Nel ricordo di Michele Gesualdi
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Michele Gesualdi (Bovino, 21 dicembre 1943 - Calenzano, 18 gennaio 2018) e' stato allievo di don Milani, sindacalista, pubblico amministratore, costruttore di pace, testimone della dignita' umana. Dopo l'esperienza della scuola di Barbiana lavoro' in Germania, rientrato in Italia ebbe una lunga esperienza di impegno sindacale nella Cisl e fu poi presidente della Provincia di Firenze dal 1995 al 2004. Ha promosso e presieduto la Fondazione Don Lorenzo Milani. Gia' malato di Sla, nel 2017 scrisse una lettera aperta al Parlamento per sollecitare l'approvazione della legge sul testamento biologico.
Tra le opere di Michele Gesualdi: Don Lorenzo Milani, l'esilio di Barbiana, San Paolo Edizioni, 2016; (a cura di), Il ponte di Luciano a Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, 2008; ha inoltre curato varie raccolte di testi di don Milani: (a cura di), Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni, ultima riedizione: San Paolo Edizioni, 2007; (a cura di), Il catechismo di don Lorenzo Milani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1983; (a cura di), Don Lorenzo Milani maestro di liberta'. Il prete di Barbiana e le lotte dei lavoratori, suppl. a "Conquiste del lavoro", Roma 1987; (a cura di), Don Lorenzo Milani, Una lezione alla scuola di Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2004; (a cura di), Don Lorenzo Milani, La parola fa eguali, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2005; (a cura di), Lorenzo Milani, Perche' mi hai chiamato, San Paolo Edizioni, 2013.
Per un avvio alla conoscenza dell'esperienza della scuola di Barbiana: Don Lorenzo Milani, Tutte le opere, Mondadori, Milano 2017; Neera Fallaci, Dalla parte dell'ultimo. Vita del prete Lorenzo Milani, Milano Libri, Milano 1974, poi col titolo lievemente mutato Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rcs, Milano 1993.
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L'incontro si e' aperto con un minuto di meditazione silenziosa, poi il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato avvio alla commemorazione ricordando con viva commozione quanto abbia contato nella sua personale esperienza, ma anche in quella di tanti altri che si affacciarono all'impegno politico sul finire degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, la lettura delle opere di don Milani e della scuola di Barbiana, da Esperienze pastorali a L'obbedienza non e' piu' una virtu', dalla Lettera a una professoressa alle raccolte allora disponibili delle lettere del priore di Barbiana; quelle letture fecero parte sia della "cassetta degli attrezzi" sia della formazione morale e politica di un'intera generazione di militanti che decisero di opporsi al disordine costituito e di entrare nella lotta affinche' il movimento delle oppresse e degli oppressi realizzasse la pace, la giustizia sociale, l'eguaglianza di diritti, la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, la condivisione del bene e dei beni, la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
E Michele Gesualdi, che col fratello Francuccio al priore era unito da un legame intensamente vissuto in una vicinanza intima e filiale, che aveva curato la prima raccolta delle lettere del priore di Barbiana, che era la figura piu' nota tra quanti portavano avanti la lezione e il lascito di don Milani, e che poi fu autorevole sindacalista e successivamente pubblico amministratore, e' stato tanta parte della diffusione del pensiero e dell'azione di don Milani, testimonianza vivente del messaggio e dell'appello di Barbiana.
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Nell'impegno di Michele Gesualdi e degli altri allievi di don Milani che ne hanno proseguito in varie forme e diversi contesti la riflessione e l'azione (e qui il pensiero va subito anche al "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, e ad altre feconde esperienze), si rispecchia forse la parte migliore delle idee e delle pratiche dei movimenti sociali di quest'ultimo mezzo secolo, a cominciare dal movimento operaio, dal movimento delle donne, dal movimento pacifista e nonviolento, dal movimento ecologista, fino alle innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, di condivisione del bene e dei beni, di inveramento della democrazia.
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E ricordando Michele Gesualdi non si puo' non fare un esame di coscienza, e chiedersi come proseguire oggi la lotta che e' stata anche la sua per la liberazione dell'intera umanita' da ogni menzogna e da ogni violenza, da ogni oppressione e da ogni miseria.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la giustizia sociale: affinche' ad ogni essere umano sia dato secondo i suoi bisogni, e da ogni essere umano sia dato a seconda delle sue capacita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la pace, affinche' cessino tutte le guerre e le uccisioni, e l'umanita' si riconosca una e plurale, ed ogni persona sia libera ed eguale in diritti, fraterna e sororale, sollecita sempre del bene comune.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la democrazia, affinche' nessun essere umano sia escluso, umiliato ed offeso, abbandonato alla solitudine, al dolore, alla paura, alla morte.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la difesa della biosfera, casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta contro lo sfruttamento e la rapina, contro la schiavitu' e le dittature, contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre perseverare oggi nella scelta della nonviolenza.
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