Tempi di Fraternità - Agenda ONU 2030: L'insegnante attore sociale
Tempi di Fraternità, donne e uomini in ricerca e confronto comunitario, presenta:
Tempi di Fraternità - Agenda ONU 2030: L'insegnante attore sociale
Agenda ONU 2030: La scuola deve mirare a una "trasformazione" personale e sociale e a un cambiamento in positivo
di Laura Tussi
Per una scuola "trasformatrice"
Diverse esperienze, condotte da piccoli gruppi di docenti e da singoli istituti scolastici, costituiscono interessanti esempi e modelli per un'educazione attiva, viva e trasformatrice, dove minoranze di insegnanti e dirigenti scolastici sperimentano proposte innovative tendenti a promuovere una scuola diversa e alternativa. La scuola è un ambito deputato alla formazione delle persone: è indispensabile che possa disporre delle risorse necessarie per assumere un ruolo positivo e attivo nella formazione e nell'educazione di persone capaci di affrontare i temi contemporanei e le sfide del nuovo millennio. Sono necessari più mezzi, strumenti, spazi di riflessione e di formazione per chi promuove e "crea" ambiti didattici e interdisciplinari e vuole continuare a fare scuola credendo nella valenza politica e sociale del ruolo insegnante. L'associazionismo non governativo è un altro fattore importante nella formazione delle persone. Le ONG (associazioni non governative) sono al fianco e a supporto degli insegnanti più impegnati, in una cooperazione che permette di migliorare e ampliare la ricerca congiunta già sviluppata, l'informazione disponibile, il sostegno a pratiche e a iniziative comuni, lo sviluppo di metodologie in un patto educativo, un'alleanza tra attori della formazione per affrontare le questioni, i problemi, le sfide della nostra contemporaneità. [1]"Il tentativo di inserire una prospettiva globale nei contenuti veicolati dalla scuola è avvenuto nei decenni passati - e avviene tutt'oggi - anche grazie al coinvolgimento di educatori extrascolastici operanti, per esempio, in Organizzazioni Non Governative che, attraverso quella che viene definita Educazione allo Sviluppo, hanno portato e portano 'un po' di mondo in classe' sensibilizzando gli alunni (e sempre più spesso anche gli insegnanti) rispetto alle tematiche degli squilibri tra paesi del nord e paesi del sud del mondo e rispetto all'interdipendenza tra essi".
Le difficoltà del ruolo scolastico
Purtroppo l'istituzione scuola spesso resta infatti ancora solo luogo di mera istruzione e non promuove sufficientemente l'apprendimento dialogico e trasformatore che richiede al docente il ruolo più complesso di animatore, attore, tutore, sperimentatore. Gli insegnanti più illuminati e impegnati infatti superano la fase più critica della situazione relazionale. L'insegnante illuminato non trasmette conoscenze disciplinari già definite, ma approfondisce la relazione con lo studente, considerandolo una persona nella sua completezza, non solo intellettuale, ma anche emotiva, fisica, psicologica.
L'insegnante per la "trasformazione" e per il cambiamento in positivo
L'insegnante illuminato fornisce al proprio studente la possibilità di una partecipazione attiva e condivisa alla costruzione di saperi e esperienze individuali e collettive, perché è consapevole che lo studente non deve solo ricevere, incamerare e dimostrare di possedere contenuti: non è una scatola da riempire, ma un soggetto dialogico che interagisce, crea e costruisce cultura, in simbiosi con l'adulto e con il docente. Invece la scuola tradizionale è ancora basata su rigidi rapporti gerarchici e su un'organizzazione scolastica meramente disciplinare e isolata dal contesto familiare, sociale e culturale, in cui gli insegnanti vivono una situazione di crescente perdita del loro ruolo morale, etico e sociale, ma al contempo vedono aumentare le esigenze e le responsabilità di una società in crisi. L'insegnante illuminato invece fornisce e crea contesti favorevoli e esperienze democratiche, ponendosi controcorrente rispetto alle rigide pratiche dottrinarie, costruendo una cultura obiettiva, facendo controinformazione sui temi della pace, dell'ambiente, dei diritti umani, nella cooperazione solidale, per realizzare contesti quotidiani di dialogo e di attivismo per costruire la pace a scuola e nel quotidiano.
Bibliografia:
H. Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 1964
Z. Bauman, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000
[1] Progetto "Conectando Mundos" coofinanziato dalla commissione europea. Frutto della condivisione di visioni e di esperienze delle quattro ONG europee partner di progetto: CIDAC - Portogallo, Inizjamed - Malta, Intermon Oxfam - Spagna e Ucodep - Italia che, dopo essersi aperte ai contributi arricchenti di insegnanti e educatori, oggi propongono questo progetto come riflessione e impegno a tutti gli attori che operano, collaborano e influenzano il settore educativo a livello nazionale e internazionale, affinché l'educazione alla cittadinanza globale riceva sempre maggiore riconoscimento.
Articoli correlati
- Discorso agli studenti e ai docenti del Liceo Artistico Calò a Taranto
I giovani e la cultura della pace
C'è una bellissima agenda dell'ONU che ha bisogno dell'appoggio di tutti i popoli: è l'Agenda ONU 2030. Questa agenda ha la pace fra i suoi obiettivi. Voi giovani siete la nostra speranza per il futuro, l'unica nostra speranza per un futuro migliore, per un futuro di pace.28 novembre 2023 - Alessandro Marescotti - Educazione civica
L'Agenda ONU 2030 nella nostra scuola
Quest'anno ho trattato responsabilità sociale d'impresa e finanza etica. Condivido qui il lavoro di Francine, una ragazza di origini asiatiche. Mi ha emozionato la delicatezza e la forza dei pensieri.20 maggio 2021 - Alessandra Mastrorilli - A scuola con Agenda Onu 2030
L’Agenda delle idee
Progetti di sviluppo dell’educazione all’attivismo partecipativo in base agli obiettivi di Agenda Onu 20305 dicembre 2020 - Laura Tussi - Un ambito culturale di impegno nel sito della rivista tempi di fraternità
Tempi di fraternità: pace per l’umanità
Un innovativo spazio di accoglienza all’interno del sito della rivista Tempi di Fraternità dal titolo emblematico Pace per l’umanità24 novembre 2020 - Laura Tussi
Sociale.network