Opera multimediale - L’Italia Liberata. Storie partigiane
Evento patrocinato da
Anpi Nova Milanese (Monza e Brianza)
Amministrazione Comunale di Nova Milanese
Daniele Biacchessi presenta a Nova Milanese:
Opera multimediale - L’Italia Liberata. Storie partigiane
Con la vicenda resistenziale del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo.
Introduzione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici
Con musica e note di impegno civile di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Sabato 27 Aprile 2019 ore 15.30 presso Centro di cultura Villa Brivio, piazzetta Vertua Prinetti n. 4 - Nova Milanese
[1]UN RACCONTO DI VITA PARTIGIANA
La vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo.
Progetto "PER NON DIMENTICARE" - Città di Nova Milanese e Bolzano
di Fabrizio Cracolici, Presidente A.N.P.I. Sezione di Nova Milanese
e Laura Tussi, PeaceLink - Telematica per la Pace, Campagna "Siamo tutti Premi Nobel per la Pace con ICAN"
Introduzione:
La Resistenza italiana contro il nazifascismo ha ancora eroi da conoscere, da ascoltare, da commemorare. Emilio Bacio Capuzzo è uno di questi.
Noi abbiamo avuto la fortuna ed il privilegio di essere suoi compagni di lavoro e di lotta, nella sezione ANPI di Nova Milanese, che gli e’ stata poi dedicata; ma anche amici intimi dall’assidua frequentazione favorita dall’essere vicini di casa.
Per dare l’idea di questo rapporto di amicizia integrale, siamo orgogliosi di raccontare che, al momento in cui e’ spirato, eravamo nella sua camera insieme a tutti i suoi più stretti parenti.
Abbiamo quindi potuto raccogliere commossi le sue ultime parole politiche dedicate a trasmettere l’eredita’ della Resistenza nella attuale lotta per la pace: “E’ bellissimo che il premio Nobel per la pace sia stato attribuito questo anno alla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. Ora dobbiamo impegnarci per trasformare la proibizione giuridica in disarmo effettivo!”.
Fino all’ultimo respiro, Bacio dimostrava di pensare in termini di “noi” e non di “io”.
E nel “noi” comprendeva, i suoi vicini, il mondo degli affetti; i suoi prossimi di classe e di orientamento culturale e politico (ad esempio Peacelink e i Disarmisti esigenti di Alfonso Navarra); ma anche i lontani, l’intera Umanita’, nella sua speranza incamminata verso la società’ della libertà e della giustizia nella pace.
Con un libro che narra la sua avventura, abbiamo voluto ricostruire la vicenda del Partigiano Bacio e la trattazione del ventennio più buio della storia italiana contemporanea.
Emilio Bacio Capuzzo arriva nel milanese a soli 12 anni con la famiglia, per lavorare. Dal Veneto della miseria più nera, trova le grandi acciaierie del nord: unico appiglio per una vita più dignitosa.
Bacio è catapultato alla Breda di Sesto San Giovanni dove si producono i mezzi per la guerra fascista e le armi, la produzione bellica, sotto l'occupazione nazista.
Bacio, senza grandi ragionamenti politici, senza far parte di organizzazioni e partiti, comprende che quello alla Breda è un lavoro sporco al servizio della guerra e di una nuova miseria che arricchisce solo i signori dell'orrore e della barbarie razzista e fascista.
Bacio è protagonista degli scioperi del 1943 e 44 nelle grandi fabbriche del nord Milano; si unisce, con il nome di battaglia Nova, ai gruppi partigiani e conosce la deportazione nel campo di concentramento di Bolzano e il Transport verso il lager di Flossenburg, ma riesce a salvarsi buttandosi dal treno in corsa prima del confine, ossia prima del Brennero.
[1] Cfr. Cracolici F., Tussi L., Un Racconto di vita Partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo, Mimesis, Sesto San Giovanni-Udine 2012
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