Per la ricorrenza del Giorno della Memoria delle vittime della Shoah
Salvare le vite è il primo dovere
Quella violenza assoluta va contrastata con una opposizione assoluta. Ad ogni violenza occorre opporre la difesa del valore della dignità umana. La massima della tua azione sia: agisci nei confronti delle altre persone così come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
27 gennaio 2020
Peppe Sini (La nonviolenza in cammino - nonviolenza@peacelink.it)

Il 27 gennaio e' il giorno in cui l'umanita' intera fa memoria delle vittime della Shoah. Esse ci convocano a una presa di coscienza, e ad un'assunzione di responsabilita'.
I campi di sterminio ci hanno rivelato cio' che degli esseri umani possono fare di altri esseri umani; la memoria di quell'orrore irrevocabile ed immedicabile ci chiede di agire affinche' esso non possa ripetersi mai piu'. Quella violenza assoluta va contrastata con una opposizione assoluta: ad ogni violenza occorre opporre la nonviolenza, che e' la lotta la piu' nitida e intransigente, la piu' concreta e coerente, contro ogni violazione della dignita' umana.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La massima della tua azione sia: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te. Sii tu l'umanita come dovrebbe essere.
Parole chiave:
giorno della memoria
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