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Donne in Iran

"Io sono Saba e ho vent'anni". In carcere perché rifiuta il velo

L’ultimo giorno di libertà in Iran, per le donne e non solo, è in alcuni scatti straordinari di Hengameh Golestan a Teheran. Dal giorno dopo, 8 marzo 1979, l'uso della hijab fu imposto per legge.
8 marzo 2020

7 marzo 1979 a Teheran

Il 7 marzo 1979 centomila manifestanti si riversarono nelle strade di Teheran, in grandissima parte donne. Il giorno dopo sarebbe entrato in vigore l’obbligo per legge di indossare sul capo un velo, dando il via a restrizioni e controlli sempre più umilianti per le donne e all'applicazione di pene pesantissime.

E' difficile sapere quale fosse il modo di vivere e di vestire delle iraniane negli anni Settanta, in mancanza di testimonianze, volutamente distrutte dal regime Khomeinista. Anche per questo le donne ritratte dalla fotografa iraniana Hengameh Golestan, allora  ventisettenne, esprimono una forza straordinaria, anche se nulla potè quella imponente manifestazione contro l'intolleranza della rivoluzione antimodernista degli Ayatollah.

Contro l'obbligo di usare la hijab. Saba e la madre

In una situazione sempre più cupa nel paese, il cammino delle iraniane per uscire dall’oppressione è fatto di gesti coraggiosissimi, contrastati da una repressione feroce, difficile da accettare.

Saba e sua madre Raheleh avevano promosso una campagna per l’uguaglianza di genere fatta di gesti che in Occidente farebbero sorridere. Ma il regime, comunque sempre violento con le donne, è infastidito dalle manifestazioni di questi ultimi anni, iniziate nell'Università di Teheran. Saba è stata arrestata nell’agosto del 2018 durante una protesta pacifica, costretta in isolamento per 11 giorni e pressata durante gli interrogatori con false informazioni riguardanti Raheleh.

Da un video dell'iraniana Saba-Kord Afshari

Sua madre l’ha sostenuta pubblicamente, ha registrato video insieme ad altre donne ed ha mostrato il proprio volto e dichiarato il proprio nome per lasciare una testimonianza, sapendo di potere essere presto arrestata. In un video si rivolge a un giudice, disperata e incredula dopo avere saputo della richiesta di una condanna a 24 anni di carcere a carico della figlia. Saba-Kord Afshari sta oggi scontando una pena pesantissima, conseguenza di accuse infamanti coniate sui comportamenti delle donne, e anche sua madre Raheleh Ahmadi è in carcere, condannata ad una pena di 4 anni. Pressoché tutte le donne che hanno manifestato, che prestano assistenza legale o che fanno parte di organizzazioni attive nel campo dei diritti civili, hanno subito la stessa sorte. Il regime persegue tenacemente il suo obiettivo di stroncare sul nascere qualsiasi sogno di libertà.

Note: Le foto di Hengameh Golestan (video di vanilla magazine)
https://www.vanillamagazine.it/8-marzo-1979-10-fotografie-dell-ultimo-giorno-senza-velo-in-iran/?fbclid=IwAR0Y_pUlAleFmBxs3mobJBVT5goRywnVEbWJNfIbky-SCzQJKTqA9mH_aww

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