La debacle in Afghanistan mostra che avremmo dovuto ascoltare, non criminalizzare, Julian Assange
Ora molti dei crimini che le nostre truppe hanno commesso in questi 20 anni, il giornalista Julian Assange li aveva già rivelati sul suo sito Wikileaks. Ma i politici e i mass media occidentali non hanno voluto far conoscere le sue denunce. Anzi, hanno preferito diffamare Assange e sostenere il tentativo, da parte delle autorità statunitensi, di incarcerarlo per decenni (il che, visto le sue precarie condizioni, vale una condanna a morte).
"Invece quante vite afghane – e occidentali – avremmo potuto salvare se avessimo agito alla luce delle rivelazioni di Assange!" dicono gli U.S. Citizens for Peace & Justice – Rome, un gruppo di pacifisti statunitensi abitanti la Capitale. "Bisogna perciò sfruttare il clamore della nostra disfatta in Afghanistan per esigere la liberazione di chi ha cercato di farci capire quello che le nostre truppe stavano facendo realmente laggiù per ben 20 anni. Bisogna tornare in piazza all'inizio di settembre con la parola d'ordine: Non uccidere il messaggero!"
Già si parla di manifestazioni simili nel mese di settembre in molti altri paesi, per galvanizzare l’opinione pubblica mondiale a favore di Assange prima dell’udienza che egli dovrà affrontare in Gran Bretagna il prossimo 27 ottobre. L’Alto Tribunale della Gran Bretagna dovrà rideliberare, infatti, sulla sua estradizione negli Stati Uniti, momentaneamente bloccata. Questo perché la settimana scorsa (11 agosto), i giudici britannici hanno consentito al governo americano di riaprire il caso sulla base di obiezioni alla testimonianza chiave di uno psicologo, quella che giustificò il blocco temporaneo.
Se le obiezioni statunitensi verranno accolte in ottobre, Assange potrebbe essere immediatamente rispedito negli Stati Uniti dove rischia una pena detentiva di 175 anni per rivelazioni di documenti ufficiali riguardanti presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi da militari statunitensi -- in Aghanistan e non solo.
Invece non è prevista nessuna indagine, da parte del governo USA, su quei crimini e tanto meno l’imputazione dei militari che li avrebbero commessi. Solo il messaggero va sottoposto a processo.
Articoli correlati
- Terza puntata dall'Odessa del fotoreporter Mauro Carlo Zanella
Ucraina, una guerra che l’Unione Europea poteva evitare, ma ha alimentato
La guerra in Ucraina ci porta indietro di oltre cent’anni, alla Prima Guerra Mondiale: le città sostanzialmente al sicuro, dove si prova a continuare a vivere una vita normale e i ragazzi in trincea a morire per conquistare o difendere la striscia di terra contesa.29 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella - Il racconto natalizio di un inviato in Ucraina
Natale a Odessa
La mattina di Natale mi sono svegliato nel buio più totale. Fortunatamente un amico pacifista mi aveva regalato una minuscola torcia che fa una luce incredibile; senza di essa sarebbe stato problematico vestirsi e scendere le ripide scale in fondo al corridoio.28 dicembre 2024 - Mauro Carlo Zanella - Cosa possiamo fare per lui
David McBride, un nuovo caso Assange
In questa pagina web puoi leggere la storia di questo coraggioso avvocato militare australiano che ha denunciato i crimini di guerra in Afghanistan. E' stato condannato per aver obbedito alla sua coscienza e rivelato la verità.22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti - La prima uscita pubblica del cofondatore di WikiLeaks da quando è uomo libero
Julian Assange a Strasburgo: “I giornalisti devono essere attivisti per la verità”
”Journalists must be activists for the truth”: così Julian Assange ha concluso il suo intervento questa mattina a Strasburgo, davanti alla Commissione per gli affari giuridici dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE).1 ottobre 2024 - Patrick Boylan
Sociale.network