Il pacifismo: delegittimato e sotto assedio
Rispetto a sessanta anni fa va notato che l’assedio posto al pacifismo non proviene dalla destra militarista ma dalla sinistra con l’elmetto, quella governativa. Siamo stati delegittimati non dai nostri avversari ma dai nostri “amici”. È stata la sinistra – che un tempo marciava contro gli euromissili – ad abbandonare e poi a isolare il movimento che si opponeva alla guerra in Afghanistan. Il movimento pacifista è stato sabotato dall’interno. Ci chiedevano una legittimazione della guerra per i diritti umani. È stata usata una raffinata retorica (i partigiani che facevano la guerra contro Hitler e Mussolini) e sono stati resuscitati anche temi cari al colonialismo (ricordiamoci che Giolitti e Mussolini andavano in Africa per “liberare gli schiavi”). In nome dei diritti umani ci hanno chiesto di rinunciare alla bandiera della pace e ci hanno proposto un elmetto umanitario. Sembrava che il mondo dovesse essere rimesso a posto con missioni militari altruistiche e che chiunque si opponesse a questo altruismo con le stellette fosse insensibile ai valori della libertà.
Il tradimento della sinistra è durato più di vent’anni e ha scolpito coscienze nuove, ha sfigurato l’identità di quella che un tempo era l’Italia progressista e pacifica.
Pasolini direbbe che una parte dell’Italia è stata sfregiata e bruttata per sempre. Era l’Italia dei nostri padri e dei nostri nonni, quella che la guerra l’aveva patita e per questo condannata per sempre.
Ci è stata chiesta l’abiura. Un’abiura ai nostri valori giovanili, e tutto questo per la loro carriera politica. È avvenuta una cosa così vergognosa sotto il profilo etico che è difficile persino scriverne.
Il tradimento è passato dal terreno della pace a quello ambientale e qui la sinistra in carriera ha fatto il resto dei suoi disastri. Molti di noi si sono dovuti riconvertire da pacifisti a ecologisti per difendere i territori e la salute, io stesso l’ho fatto per il caso ILVA.
L'articolo integrale del 24 settembre 2021 ha come titolo "La sinistra con l'elmetto ha ucciso il pacifismo" (https://micromegaedizioni.net/2021/09/24/pacifismo-sinistra/).
Articoli correlati
- Contro il militarismo e per la pace
Manifesto per la diserzione civile
La diserzione civile comincia con l’impegno a smentire la propaganda e a far circolare informazione veritiera. Contrastare i piani di riarmo vuol dire pretendere il finanziamento della spesa sociale per la sanità, la scuola, l’ambiente sottraendo fondi alla militarizzazione. - Global Women for Peace - United against NATO
Donne Unite contro la NATO: un coordinamento globale per la pace
Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Si era dichiarato obiettore di coscienza durante la prima guerra mondiale
"Guerra alla guerra" di Ernest Friedrich
Cento anni fa il cittadino del mondo Ernest Friedrich, nato nel 1894 a Breslavia dava alle stampe il libro "Krieg dem Kriege" (Guerra alla guerra). Anarco-pacifista e antimilitarista, voleva ispirare un disgusto attivo e spronare all’azione.1 marzo 2024 - Marinella Correggia - Un patrimonio culturale del movimento pacifista
Dall'agenda Giorni Nonviolenti alla rivista Qualevita
“Qualevita” è una rivista di riflessione nonviolenta che offre ai lettori analisi e spunti sui grandi temi della pace e della giustizia. L'agenda "Giorni Nonviolenti" è stata negli zainetti di migliaia di pacifisti. Entrambe sono frutto del costante impegno di Pasquale Iannamorelli.24 dicembre 2023 - Alessandro Marescotti
Sociale.network