Lettera a Kiev
mi chiamo Bryan e sono un ragazzo italiano. Frequento la scuola Augusto Righi a Taranto e grazie al mio professore ho avuto la fortuna di conoscere la tua storia.
Ti voglio dire che hai molto coraggio e ti stimo per quello che stai facendo per il tuo Paese.
La tua storia mi ha commosso e ricorda che in questa battaglia non sei solo, scommetto che altre persone, a parte me, hanno preso a cuore la tua situazione.
Sei una persona speciale e spero che un giorno riusciremo a incontrarci.
Spero che questa situazione termini al più presto.
È inaccettabile vedere il Mondo finire per così poco.
Yurii credo che tu sia d'accordo con me.
Ti auguro una buona Pasqua e una vita serena.
Ti voglio bene.
Bryan
---
Questa è solo una delle lettere che sono arrivate a Yurii Sheliazhenko, il pacifista di Kiev che, nonostante tutto, continua a svolgere il suo ruolo di collegamento con i costruttori di pace che non hanno rinunciato a sperare e a lottare per una soluzione pacifica in Ucraina. Yurii è segretario esecutivo dell'Ukrainian Pacifist Movement.
Ho creduto giusto focalizzare l'attenzione dei miei studenti sulla terribile realtà della guerra rendendoli partecipi di un semplice gesto di pace: scrivere una lettera a Kiev.
In Ucraina la Pasqua verrà celebrata, per gli ortodossi, il prossimo 24 aprile. I cattolici l'hanno celebrata ieri.
Ma cosa hanno scritto gli studenti? Ecco alcune frasi estratte qua e là.
Gaetano: "Caro amico, in questo momento vorrei esserti vicino sia fisicamente che moralmente. Sono con te, siamo con voi. Credi sempre in te stesso, non abbandonare mai il tuo vero obiettivo. Ce la puoi fare".
Andrea: "Ciao Yurii, sono un ragazzo della scuola Augusto Righi di Taranto. Il prof ci ha parlato di te e di come ti ha conosciuto e allora noi ragazzi abbiamo pensato di scriverti questa lettera per augurare una buona Pasqua a te e a tutte le persone che, come te, non riusciranno purtroppo a passare al meglio questa Pasqua. Ti auguro il meglio e spero che tornerete a vivere la vostra vita il prima possibile".
Marco: "Caro Yurii, spero che tu stia bene nonostante sia ingiusto tutto questo, l'Ucraina ha il diritto di unirsi alla NATO e all'Unione Europea poiché è una nazione indipendente che certamente non vuole diventare una nazione "a cuscinetto" come la Bielorussia".
Giuseppe: "Ciao Yurii, sono un ragazzo di Taranto, da qualche settimana con il professore abbiamo parlato della guerra in Ucraina. Mentre parlavamo, il professore ha fatto il tuo nome e ha spiegato quello che stai facendo in Ucraina, e mi è piaciuto come tu abbia rifiutato la legge marziale. Anche se siamo molto lontani vorrei mandarti un messaggio di speranza".
Stefano: "Caro Yuri so bene che questa sarà una delle tante email che riceverai e probabilmente non la leggerai perché lì avete diversi problemi. Siamo in un periodo in cui le persone come te sono Eroi e ti meriti questa definizione per ciò che fai. Vorrei tanto poter aiutare te e tutti gli ucraini ma purtroppo non posso fare molto da qui. Ma sappi che tutto il mondo è con te, insieme si può porre fine a tutto questo. Bisogna solo resistere ancora un po’. Spero che la prossima volta che ci scriviamo possa essere un periodo migliore".
Vincenzo P.: "Con la guerra, nessuno esce vincitore. Da entrambe le parti ci sono tantissime perdite. Ci sono soldati che sperano di tornare a casa dalle loro mogli, dai propri figli, insomma dalla famiglia. Ma questo desiderio viene distrutto. Sono veramente sconfortato nel vedere come il genere umano, invece di crescere, rimanga sempre allo stesso livello. Si fa un passo avanti e due passi indietro. Vi chiedo di “stringere i denti” ancora per poco e so che potete farcela, non smettete di sperare. Aspetto una vostra risposta".
Vincenzo G.: "Grazie al prof ho conosciuto la tua storia. Credo che tu possa essere un esempio per tutti quanti in questo mondo. Dove tutti agiscono con la violenza tu riesci, anche con i bombardamenti russi, a cercare la pace. Ti volevo chiedere: com'è possibile lottare per la pace quando intorno a te c'è solo sangue e distruzione? Come riesci ad essere così determinato per cercare di portare la pace fra noi uomini? Come fai a trovare un attimo di pace nell'inferno che stai vivendo? Spero che tu riesca, insieme alla sua associazione, a far cessare questo conflitto".
Articoli correlati
- Volantini contro la guerra per le iniziative dell'8 Marzo
Noi Donne non ci stiamo alla guerra!
La proposta al Consiglio europeo di Ursula Von Der Leyen, di un piano di riarmo che preveda lo stanziamento di 800 miliardi di euro per la difesa europea è inaccettabile, doppiamente inaccettabile perché è una dichiarazione di guerra e perché proviene da una donna.7 marzo 2025 - Donne contro il riarmo - L'Europa esce a pezzi dalla guerra in Ucraina
ReArm Europe
Investire nel riarmo contro la Russia da parte europea è un drammatico errore strategico che solo politici ignoranti, manipolati o corrotti possono intraprendere. Significa obbligare la Russia a fare altrettanto sfidandola sul terreno che le è più congeniale.6 marzo 2025 - Carlo Volpi - In risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica
Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo
“Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.Lettera collettiva - Albert - bollettino pacifista dal 3 al 9 marzo 2025
L'Europa del riarmo distrugge scuole, case e ospedali
L’appello di Michele Serra su Repubblica invita a scendere in piazza per difendere l’Europa, ma quale Europa? Non quella che abbiamo sognato e per cui ci siamo battuti. Non l’Europa di Willy Brandt e Olof Palme, di Giorgio La Pira e don Tonino Bello, di Enrico Berlinguer e Sandro Pertini.4 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network