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Nemmeno un parola sul diritto umano all'obiezione di coscienza al servizio militare

Premio Nobel alla ONG ucraina che ha sostenuto la necessità della guerra e l'adesione alla NATO

L'ONG Center for Civil Liberties (Ucraina) ha recentemente ricevuto il Premio Nobel per la Pace insieme ai difensori dei diritti umani russi e bielorussi. Qual è il segreto del suo successo? Insistere sul fatto che la guerra è necessaria e che non sono possibili negoziati
Yurii Sheliazhenko (Ukrainian Pacifist Movement)
Tradotto da per PeaceLink

L'ONG Center for Civil Liberties (Ucraina) ha recentemente ricevuto il Premio Nobel per la Pace insieme ai difensori dei diritti umani russi e bielorussi.


Qual è il segreto ucraino del successo? 

– Non fare affidamento sul sostegno dei cittadini locali, abbracciare i donatori internazionali con le loro agende, come il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e il NED (National Endowment for Democracy); Alfred Nobel

– sostenere l'adesione dell'Ucraina alla NATO, esprimendo riprovazione verso coloro che cercano un compromesso con la Russia e chiedendo all'Occidente di impegnarsi in una guerra contro la Russia da parte ucraina imponendo la no-fly zone e la consegna di armamenti;

– insistere sul fatto che la guerra è necessaria per la sopravvivenza e che non sono possibili negoziati;

– insistere sul fatto che le istituzioni internazionali sono inutili e che pertanto gli attivisti per i diritti umani devono chiedere armi per le forze armate ucraine;

– insistere sul fatto che solo Putin viola i diritti umani in Ucraina e solo l'esercito ucraino è un vero difensore dei diritti umani;

– non criticare mai il governo ucraino per la soppressione di media, partiti e personaggi pubblici filorussi;

– non criticare mai l'esercito ucraino per crimini di guerra, per violazioni dei diritti umani legate allo sforzo bellico e alla mobilitazione militare, come il pestaggio degli studenti da parte della guardia di frontiera per il loro tentativo di studiare all'estero invece di diventare carne da cannone, e nessuno dovrebbe sentirti dire nemmeno un parola sul diritto umano all'obiezione di coscienza al servizio militare.

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Il Comitato del Nobel ha assegnato ancora una volta un premio per la pace che viola la volontà di Alfred Nobel e lo scopo per cui il premio è stato creato, selezionando i destinatari che palesemente non sono "la persona che ha fatto di più o meglio per promuovere la comunione tra le nazioni, l'abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e l'istituzione e la promozione di congressi di pace".

Con gli occhi puntati sulle notizie del giorno, non c'era dubbio che il Comitato avrebbe trovato un modo per concentrarsi sull'Ucraina. Ma si è tenuto alla larga da chiunque cercasse di ridurre il rischio che quella guerra, finora relativamente minore, creasse un'apocalisse nucleare. Ha evitato chiunque si opponesse a entrambe le parti della guerra, o chiunque sostenesse un cessate il fuoco o negoziati o disarmo. Non ha nemmeno fatto la scelta che ci si poteva aspettare di scegliere un avversario della guerra russa in Russia e un avversario della guerra ucraina in Ucraina. Invece, il Comitato per il Nobel ha scelto difensori dei diritti umani e della democrazia in Bielorussia, Russia e Ucraina. Ma il gruppo in Ucraina è riconosciuto per essersi "impegnato in sforzi per identificare e documentare i crimini di guerra russi contro la popolazione civile ucraina", senza alcuna menzione della guerra come crimine o della possibilità che la parte ucraina in guerra stesse commettendo atrocità. Il Comitato per il Nobel avrebbe potuto apprendere dall'esperienza di Amnesty International per essere ampiamente denunciata nella documentazione dei crimini di guerra da parte ucraina. Il fatto che tutte le parti di tutte le guerre hanno sempre fallito e sempre falliranno nell'impegnarsi in operazioni umanitarie è forse il motivo per cui Alfred Nobel ha istituito un premio per promuovere l'abolizione della guerra. È un peccato che il premio sia così abusato. A causa del suo uso improprio, World BEYOND War ha invece creato i War Abolisher Awards (Premi per l'Abolizione della Guerra).

David Swanson

(World BEYOND War)

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