Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

L’arruolamento precoce degli studenti e la militarizzazione della scuola

Istruiti per la guerra?

Tra i nuovi paradigmi dell’apprendimento, insieme all’educazione digitale e all’esperienza diretta inambito lavorativo, si sta inserendo l’istruzione militare come materia semi-curriculare el’addestramento volontario in caserma come appendice al percorso di formazione degli studenti.
30 dicembre 2022
Valeria Poletti

Il 27 marzo 2019, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di Legge riguardo ad un “progetto sperimentale per la realizzazione di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra diciotto e ventidue anni". È stato votato da una maggioranza mai vista: 453 voti a favore, 10 contrari e sei astenuti.

«Scopo dell'iniziativa è quello di offrire alle giovani generazioni l'opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza (non retribuito, nda) di almeno sei mesi nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell'ordinamento militare, non solo ai fini di un arricchimento personale ma anche in vista del conseguimento di determinati benefici che la medesima proposta di legge collega allo svolgimento, con esito positivo, del percorso formativo svolto in ambito militare».

L’idea non è nuova.

«Le disposizioni sull'istruzione premilitare, rappresentano un altissimo riconoscimento all'attività svolta sino ad oggi dalla M. V. S. N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nda), dai Fasci giovanili di combattimento, dall'0. N. B.4 (Opera Nazionale Balilla, nda). Lo Stato, affida a questi Istituti l'onore e onere della premilitare, che vuol essere non solo conoscenza dei comandi e delle armi ma educazione perfetta e totalitaria di tutta la gioventù italiana dagli 8 ai 21
anni. (...) Sin dal 1924 l'istruzione premilitare fu affidata alla Milizia, ma solo a titolo di esperimento; susseguentemente, e cioè nel 1926, visti gli ottimi risultati ottenuti, le venne assegnata in via definitiva. Compito arduo e difficile, poiché la frequenza ai corsi era allora volontaria e la Milizia non disponeva che di scarsi mezzi. (...) La legge dà ora all'istruzione uno sviluppo ampio e completo, creando speciali corsi affidati alla Milizia con il concorso di quadri e mezzi delle Forze Armate e con l'aiuto di Enti statali e parastatali. (...) Parallelamente allo sviluppo fisico-psichico e professionale del giovane, nelle varie fasi dagli 8 ai 21 anni, viene stabilito l'obbligo della cultura militare nelle scuole medie ed universitarie». Così argomentava l’onorevole Volpe durante la seduta della Camera 20 dicembre 1934 nella quale, su invito dell’onorevole Storace, il disegno di legge veniva approvato per acclamazione.

In epoca fascista l’esercizio delle armi doveva assumere un tratto eroico, come pure nella retorica nazional-patriottica del primo e secondo dopoguerra. Nella democrazia attuale deve evocare avventura e autocompiacimento. Ma lo scopo è rimasto identico: formare i giovani all’etica militare, promuovere l’ideologia nazionalista, costruire sinergie civile-militare-industriale, standardizzare la percezione delle minacce alla sicurezza e legittimare uno stato di mobilitazione permanente,
sviluppare competenze adatte alla guerra globale.

Clicca qui per continuare a leggere l'articolo

Articoli correlati

  • Educazione alla pace: la scuola come protagonista del cambiamento
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Educazione alla pace: la scuola come protagonista del cambiamento

    Le scuole sono chiamate a diventare motori di cambiamento, proclamandosi "Scuole di Pace" e adottando programmi che promuovano valori di dialogo e risoluzione pacifica dei conflitti.
    20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Collegio Docenti: dichiarazione di "Scuola di Pace"
    Pace
    Modello di delibera

    Collegio Docenti: dichiarazione di "Scuola di Pace"

    Percorsi didattici, articolati in moduli tematici, per promuovere la rilettura della storia, della cultura e della scienza dal punto di vista della pace e l'importanza della nonviolenza come metodo di risoluzione dei conflitti, in linea con l'Obiettivo 4.7 dell'Agenda ONU 2030.
    20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Cgil Cisl Uil: “No alla chiusura dell’Università per la PACE”
    Pace
    Marche

    Cgil Cisl Uil: “No alla chiusura dell’Università per la PACE”

    L’Università per la Pace è un soggetto che costruisce la Pace attraverso la formazione, la formazione delle coscienze, di una coscienza nuova, una coscienza di pace, perché la formazione è alla base di tutto ciò che si vuole costruire di nuovo.
    12 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • La Fiaccola della Pace: un messaggio di speranza nella scuola
    Pace
    Un'iniziativa promossa da Agnese Ginocchio, presidente del Movimento Internazionale per la Pace

    La Fiaccola della Pace: un messaggio di speranza nella scuola

    Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "F. Rossi" del plesso di Letino, il comune più alto dei Monti del Matese in provincia di Caserta, hanno lanciato un appello accorato per la pace, rivolgendosi direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
    7 giugno 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)