Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

All’ambasciatore della Repubblica del Libano in Italia

Appello per Hannibal Gheddafi detenuto da sette anni senza processo

Rimanere in carcere senza processo è una violazione dell'articolo 10 della Dichiarazione universale dei diritti umani. In assenza di processo e di imputazione specifica, una persona non può essere tenuta in carcere dal 2016.
2 luglio 2023
Associazione PeaceLink

Logo PeaceLink

All’ambasciatore della Repubblica del Libano in Italia  

Oggetto: appello per Hannibal Gheddafi, detenuto nelle carceri libanesi dal 2016 senza processo e senza alcuna ragione legale.

Signor Ambasciatore, 

Peacelink è un’organizzazione italiana per la pace e i diritti umani nata nel 1991. Ci siamo spesso opposti, in questi decenni, alle guerre di aggressione dirette e per procura portate avanti dai paesi occidentali, compresa l’Italia.

Ci rivolgiamo rispettosamente, tramite la Sua persona, alle istituzioni libanesi – governo, magistratura, Parlamento – affinché operino per porre fine al più presto alla detenzione di Hannibal Gheddafi nelle carceri libanesi, dal 2016, senza processo e senza imputazioni specifiche.

Abbiamo letto del suo caso in occasione dello sciopero della fame intrapreso agli inizi di giugno, nell’intervista rilasciata dal suo avvocato alla Associated Press e in una nota della agenzia Reuters. In un servizio della Abc si legge che Hannibal Gheddafi, che aveva ottenuto asilo politico in Siria, l’11 dicembre 2015 fu prelevato e portato in Libano, a Bekaa da un gruppo armato. Dopo alcune settimane, la polizia libanese annunciò di aver trovato il detenuto a Baalbek ma invece di liberarlo e di arrestare i carcerieri, lasciò andare questi ultimi e lo incarcerò a Beirut. Da allora egli vive in una cella sotterranea.

Hannibal Gheddafi non ha avuto alcun processo, in violazione della Dichiarazione universale dei diritti umani (art. 10). 

Riteniamo che il Libano sia un paese democratico e rispettoso dei diritti umani, e che questa situazione possa nuocere all’immagine del paese nel mondo. In omaggio anche alla divisione dei poteri, la magistratura libanese dovrebbe riconoscere, in assenza di processo e di imputazione specifica, che una persona non può essere tenuta in carcere dal 2016. 

La preghiamo, signor ambasciatore, di inviare questa lettera alle autorità libanesi.

Voglia gradire i nostri saluti più cordiali.

Alessandro Marescotti

Presidente dell'Associazione PeaceLink                                             

a.marescotti@peacelink.org 

Note: Articolo 10 della Dichiarazione universale dei diritti umani

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articoli correlati

  • Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity
    Migranti
    PeaceLink accoglie con entusiasmo questa vittoria e continuerà a dare voce ai diritti dei migranti

    Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity

    La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
    Redazione PeaceLink
  • Per i diritti di Hannibal Gheddafi si muove anche Human Rights Watch
    Pace
    Il figlio di Muhammar Gheddafi è in carcere in Libano

    Per i diritti di Hannibal Gheddafi si muove anche Human Rights Watch

    “La detenzione preventiva e arbitraria di Hannibal Gheddafi con accuse false mette in ridicolo il già teso sistema giudiziario libanese", ha dichiarato Human Rights Watch. "Le autorità libanesi hanno esaurito da tempo ogni giustificazione e dovrebbero rilasciarlo".
    17 gennaio 2024 - Marinella Correggia
  • Azione pacifista per contestare i 100 anni dell'Aeronautica Militare
    Pace
    A Gallarate azione davanti a sette scolaresche

    Azione pacifista per contestare i 100 anni dell'Aeronautica Militare

    In provincia di Varese, durante una celebrazione dei 100 anni dell'Aeronautica Militare Italiana, alcuni attivisti hanno esposto degli striscioni con su scritto "non c'è niente da festeggiare". Ecco il video di PeaceLink
    24 maggio 2023 - Redazione PeaceLink
  • Il mio Buon Proposito per il nuovo anno: lettera di una ex-pacifista (ora non più “ex”)
    MediaWatch
    Come combattere la disinformazione di guerra? Julian Assange ce lo insegna.

    Il mio Buon Proposito per il nuovo anno: lettera di una ex-pacifista (ora non più “ex”)

    Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.
    2 gennaio 2023 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)