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Sostituire la guerra con referendum popolari sotto la supervisione dell'ONU

Dieci idee per la pace

Un programma in dieci punti per riportare la pace, la giustizia sociale e la tutela dei diritti umani al centro dell'azione politica, promuovendo lo sviluppo sostenibile come orizzonte primario per salvare il pianeta dal disastroso cambiamento climatico
27 agosto 2023

Ecco un possibile programma pacifista articolato in dieci punti.

1. Promuovere la diplomazia e il dialogo. La base di un programma pacifista è la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo aperto e costruttivo. Sostenere il coinvolgimento di mediatori neutrali per facilitare la comunicazione tra le parti in conflitto. Sostituire la guerra con referendum popolari sotto la supervisione dell'ONU, riconoscendo a tutti la possibilità di esprimersi e di partecipare al processo di pace e di autodeterminazione.

2. Ridurre le spese militari. Ridurre progressivamente le spese militari e reinvestire tali risorse in settori come l'istruzione, la sanità, la ricerca scientifica e la lotta contro la povertà, al fine di migliorare la qualità della vita e promuovere lo sviluppo umano.

3. Smantellare le basi nucleari in Europa. Lavorare per il disarmo nucleare globale attraverso l'attuazione dei trattati internazionali che richiedono la riduzione e l'eliminazione delle armi nucleari, contribuendo così a garantire la sicurezza a livello mondiale.

4. Puntare sullo sviluppo sostenibile. Concentrarsi sullo sviluppo sostenibile e l'uso responsabile delle risorse, al fine di prevenire conflitti legati alla scarsità di risorse naturali e all'insicurezza alimentare. Spostare risorse dal settore militare alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione dell'economia. No al nucleare civile. Attuare l'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.

5. Promuovere la giustizia sociale. Combattere le disuguaglianze sociali e promuovere l'accesso equo alle risorse, all'istruzione e all'occupazione, contribuendo a ridurre le tensioni sociali e i possibili conflitti. Promuovere i relativi obiettivi dell'Agenda 2030, da "zero fame" alla riduzione delle diseguaglianze.

6. Sostenere la cooperazione internazionale. Dare forza alle organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e promuovere la cooperazione multilaterale per affrontare sfide globali come i cambiamenti climatici, la povertà e le epidemie.

7. Educare alla pace. Incentivare scambi culturali fra nazioni e programmi educativi che promuovano la cultura della pace, la risoluzione non violenta dei conflitti e il rispetto delle differenze culturali e religiose. Promuovere l'Agenda 2030 anche qui.

8. Non far mancare gli aiuti umanitari. Fornire assistenza umanitaria alle popolazioni colpite da conflitti, promuovendo il sostegno finanziario e logistico alle organizzazioni internazionali che si occupano di soccorso in situazioni di emergenza.

9. Accogliere i migranti e tutelare i diritti umani. Lottare per il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo, sostenendo il riconoscimento e la protezione dei diritti fondamentali di tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine etnica, religione o orientamento politico. Sostenere in particolare i diritti umani dei migranti e soprattutto dei minori non accompagnati.

10. Creare un clima di fiducia. Lavorare per costruire un clima internazionale di fiducia e collaborazione tra le nazioni attraverso scambi culturali, accordi commerciali equi e iniziative che promuovano la comprensione reciproca. In tale quadro va superata la contrapposizione fra blocchi e ridotta la presenza delle basi Nato.

Questi dieci punti rappresentano una visione generale di un programma pacifista che mira a ridurre i conflitti, promuovere la cooperazione e migliorare il benessere globale. In ognuno di essi si possono individuare alcune priorità entrando nel dettaglio. Marcia Pergugia-Assisi

Note: E' solo un programma di massima, una cornice entro cui collocare proposte più precise e operative. Chi vuole collaborare per arricchirlo e migliorarlo: inviare una email ad Alessandro Marescotti a.marescotti@peacelink.org

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