Tende contro le Guerre
Le Tende contro le Guerre dovrebbero ospitare persone e diverse iniziative, in modo da restare attive h24, fino a quando ci saranno le condizioni per farlo. La piattaforma di adesione è asciutta e largamente inclusiva.
- Cessate il fuoco immediato e permanente
- Ripristino e applicazione del Diritto Internazionale
- Liberazione contestuale dei prigionieri israeliani e palestinesi
- Stop alla vendita di armi destinate a Israele
“La vostra fame di cibo. La nostra fame di giustizia”
Il segnale più netto e di forte impatto simbolico è lo sciopero della fame a staffetta. Nelle mini-tendopoli si dovrebbero alternare persone comuni, parlamentari, autorità religiose delle diverse confessioni, accademici e accademiche, rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tutte persone disposte a condividere, anche solo a livello simbolico, la degradante condizione imposta ai due milioni di abitanti di Gaza dal governo di estrema destra al potere in Israele.
Allo sciopero della fame si possono affiancare diverse attività, come dibattiti, conferenze, proiezioni, dirette streaming, collegamenti internazionali, workshop, letture, mostre d’arte e fotografiche, piccoli eventi teatrali o musicali.
Insomma, le Tende contro le Guerre (TECLEG) sarebbero luoghi simbolici e di denuncia dove dare vita a punti informativi e a presidi solidali permanenti in sostegno di coloro che subiscono la più grave crisi umanitaria degli ultimi 80 anni. Ma non solo: i venti di guerra che soffiano sull’Europa e nel mondo intero vanno contrastati. Servono gesti concreti per rifiutare il linguaggio bellico e contestare i suoi ipocriti cantori.
Lanciamo questa proposta pronti a elaborarne insieme forma e sostanza, nella convinzione che servono con urgenza gesti eclatanti, per non lasciare che un’intera popolazione subisca il genocidio in diretta video, mentre il resto del mondo resta passivamente a guardare.
Il gruppo di persone che ha aderito dal primo momento a questa proposta ha trovato ampia convergenza sulle linee base che muovono questa iniziativa:
Gli Stati Nazione vogliono giustificare un conflitto armato globale mettendo le popolazioni davanti al fatto compiuto. L’Italia è già direttamente coinvolta nella guerra.
Sebbene l’offensiva israeliana su Gaza sia oggi la più insopportabile delle ingiustizie e la più macroscopica fra le violazioni del diritto internazionale, negli ultimi decenni l’aumento dei teatri di guerra è dilagante. Il tema dunque non è solo la Palestina, ma la guerra globale permanente nelle sue articolazioni.
É necessario un luogo accogliente nel quale aprire un dibattito allargato sul clima di guerra permanente e sugli elementi che lo determinano. Per farlo bisogna abbattere alcuni steccati e puntare ad argomenti di convergenza condivisibili da un’ampia platea di organizzazioni, associazioni, movimenti e singole persone.
É urgente organizzare azioni/interventi eclatanti e visibili per mantenere l’attenzione sul genocidio in corso a Gaza, sulla guerra permanente e sulle ricadute economiche, sociali e climatiche che questi eventi determinano.
Dopo i recenti ulteriori sviluppi all’ospedale Shifa, all’ambasciata iraniana a Damasco e alla strage degli operatori umanitari di World Central Kitchen, il gruppo promotore di TECLEG lancia un’assemblea urgente per giovedì 4 aprile alle 18:30 negli spazi di Spin Time Labs in Via di S. Croce in Gerusalemme, 55 a Roma, aperta a tutte le componenti che si oppongono alle guerre, per attivare da subito una modalità di intervento in piazza, conforme alle proposte contenute in questo documento.
Decideremo tempi e luoghi dell’iniziativa in piazza auspicando la partecipazione attiva di tutte e tutti.
Per informazioni e adesioni: tendecontroleguerre@inventati.org
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