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La Puglia “arca di pace” e non arco di guerra tra popoli

Contro Forum G7

Una due giorni di seminari il 31 maggio e l’1 giugno a Bari per approfondire temi come guerre, lavoro, ambiente e salute, migrazioni, istruzione, Palestina, intelligenza artificiale
28 maggio 2024
Ufficio Stampa CGIL Bari
Fonte: Contro Forum G7

CONTRO FORUM G7. “VOI 7, NOI 8 MILIARDI DI PERSONE: LA PUGLIA PER UN MONDO DI PACE E GIUSTIZIA”

Una due giorni di seminari il 31 maggio e l’1 giugno per approfondire temi come guerre, lavoro, ambiente e salute, migrazioni, istruzione, Palestina, intelligenza artificiale

Contro-forum G7

La Puglia “arca di pace” (e non arco di guerra tra popoli) a giugno ospiterà il vertice dei capi di Governo che si annuncia come un summit per accelerare la transizione delle economie occidentali verso l' "economia di guerra", con costosissimi programmi di riarmo.  Dalla Puglia si deve invece alzare forte, partendo dal basso, dai cittadini che pagano i costi di un mondo sempre più ingiusto, diviso, contrassegnato da conflitti e disuguaglianze, una proposta che traguardi pace e giustizia sociale. 

È il proposito del Comitato promotore del Contro Forum G7 – del quale fanno parte Libera, Arci, Comitati per la Pace di Puglia, Cgil, Anpi, Forum Terzo Settore, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Missionari Comboniani, Unione degli Studenti, Legambiente, Movimento Nonviolento, Peacelink, PaxChristi, Io Accolgo, Un ponte per, Radici Future, Unione degli Universitari, Link, GreeAccord - che da settimane ha avviato un confronto per l’elaborazione di proposte e momenti di riflessione rispetto ai temi che l’attualità impone e che troveranno eco amplificata nella nostra regione dalla presenza dei capi di Stato.

Primi appuntamenti in vista del vertice del G7 un ciclo di seminari aperti al contributo di tutte le cittadine e i cittadini, che si terranno il 31 maggio e l’1 giugno, e per i quali sono stati previsti dei focus tematici, dai quali dovranno scaturire obiettivi e campagne su cui mobilitarsi (ad esempio per abolizione del regolamento di Dublino, campagne di boicottaggio delle aziende che inquinano o che non garantiscono la sicurezza sul lavoro, distribuzione equa nel mondo delle risorse e delle opportunità, potenziamento della sanità pubblica). 

Si parte, presso l’Istituto dei Missionari Comboniani in via G. Petroni 101 a Bari, il prossimo venerdì 31 maggio, alle ore 16 con un approfondimento sul tema istruzione; a seguire alle 18 un confronto sulla Palestina. I lavori riprenderanno il giorno seguente, sabato 1 giugno, con alle ore 9 una discussione sull’intelligenza artificiale; alle ore 11 sulla guerra; alle 15 sul lavoro; alle 17 su ambiente e salute; alle 19 sul tema migrazioni.

Nel documento predisposto dal Comitato promotore Contro forum G7 si legge come “Il pericoloso scontro in atto con la Russia potrebbe giungere a una guerra nucleare, con esiti catastrofici per l'intera umanità. I leader del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, USA), dopo due atroci anni dall’inizio della guerra in Ucraina, ancora fanno finta di non capire quello che i movimenti pacifisti, Papa Francesco e quasi tutti al mondo avevano da subito ben compreso: la necessità di un Tavolo negoziale di Pace già poche ore dopo la coraggiosa e dignitosa reazione del popolo ucraino alla criminale invasione russa. E un mare di altro sangue innocente scorre in Palestina e nei troppi teatri di guerra in corso ogni giorno, ogni secondo, nel mondo”.

Per le sigle associative e quanti animano il Comitato promotore “ci sono dei momenti in cui si avverte che non è più possibile né etico delegare, restare alla finestra senza assumere posizioni e che è necessario impegnarsi con determinazione per sostenere quelle giuste. È fin troppo evidente che ci sono molteplici deprecabili appetiti su questa, come su tutte le guerre, che sarebbe inutile enumerare, come, al contrario, c'è un unico ed enorme, assordante, irrinunciabile e indifferibile diritto dei popoli di tutto il mondo alla PACE”. 

Pace allora, che necessita di “un Tavolo negoziale sotto l’egida dell’ONU chiesto dall'Europa con una sola e autorevole voce a Russia, Ucraina, Stati Uniti e Cina, per fermare questa guerra rimuovendo le cause che certamente non potevano in alcun modo giustificarla. Andranno stabilite regole di convivenza e collaborazione pacifica tra Stati, dove prevalgano i veri diritti delle persone di ogni continente e non gli sporchi interessi militari, speculazioni finanziarie e di potere dei pochi, con sottrazioni di risorse alla risoluzione delle grandi questioni al centro dell'Agenda ONU 2030 che rischia di rimanere inattuata, rimandando ulteriormente i grandi obiettivi di giustizia e sostenibilità sociale e ambientale concordati fra tutte le nazioni”.

     

Per questo è necessario dare voce rappresentativa, organizzata, autorevole al popolo della Terra, ormai 8 miliardi di persone, “partecipando tutti, persone, associazioni, movimenti, comitati, ai dibattiti pubblici del nostro Contro forum, arricchendo l’elaborazione delle 7 tesi individuate per il giusto e pacificato governo del Pianeta, in alternativa alle tesi di guerra ai popoli e all’ambiente, che si discuteranno al Vertice G7. Basta contrapporre logiche di guerra a pratiche di guerra, fornendo agli ucraini armi sempre più sofisticate e distruttive, contribuendo all'irrefrenabile escalation militare, bramata dai vertici USA, GB e NATO, e a tante altre migliaia di vittime”.              

Altrimenti perché non fornirle anche ai palestinesi, o ai curdi che invece avevamo armato quando dovevano combattere e fermare l'Isis, via via fino alla minoranza cinese uiguri, vittima quotidianamente di ogni peggiore umiliazione e violazione dei minimi diritti umani, come le donne e i dissidenti in Iran e Afghanistan. “Una spirale di violenza infinita e insensata. 

Partiamo dal "basso", per portare sempre più su la voce dei popoli della Terra, magari con un'ONU autonoma, non più limitata da anacronistici vincoli legati ai diritti di veto. 

Per creare una consapevolezza delle decisioni e dei comportamenti individuali quotidiani, già nei consumi, che possono essere indirizzati verso pratiche e prodotti meno impattanti climaticamente di aziende che dimostrano concretamente di rispettare la salute e la dignità dei lavoratori e di ogni vivente, umano e animale.”

“Non siamo nati per avere solo beni da consumare nel ridotto delle nostre solitudini e paure sempre più rancorose e diffuse, ma per collaborare con sorelle e fratelli di ogni “colore” e credo religioso, senza più sfruttamento dell'uomo sull'uomo e di rapina insostenibile delle risorse ambientali, per un Mediterraneo, ponte tra popoli fratelli, non più cimitero di vite e di futuro, per una vita pacificata, giusta e dignitosa, finalmente per tutti”.

Note: Vedere anche
Controforum G7, l'appello dei comitati per la pace pugliesi e delle associazioni
https://lists.peacelink.it/dirittiglobali/2024/05/msg00015.html

ANPI
Contro Forum G7: voi 7 - noi 8 miliardi
https://www.anpi.it/contro-forum-g7-voi-7-noi-8-miliardi

E anche
Tutto sul Controforum G7
https://www.peacelink.it/tools/keyword.php?k=contro-forum%20g7

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