Non dobbiamo abituarci ad un’economia di guerra
Nella consapevolezza delle drammaticità dell’attuale contesto geopolitico, e peculiarmente per quanto accade in Palestina, in Ucraina e in decine di conflitti dimenticati dai media, Pax Christi Italia ha aderito al Comitato per la realizzazione del “Controvertice G7”, composto da tante realtà del mondo laico e religioso, che oggi 31 maggio e domani 1 giugno si tiene a Bari, presso l’Istituto dei Missionari Comboniani.
A fronte dell’imminente vertice dei “7 Grandi” che rischia di mettere in atto iniziative insufficienti, inadeguate o, peggio ancora, legate ad interessi che aggravano ingiustizia e sofferenza per tanta parte dell’umanità, non possiamo tacere. Vogliamo ribadire che la risoluzione delle controversie internazionali non può più fare ricorso alla violenza e alla guerra, che è inaccettabile l’ipotesi dell’escalation fino all’uso di armi atomiche, che contrastiamo quei discorsi secondo cui dobbiamo abituarci ad un’economia di guerra, che la questione dei migranti non può e non deve essere risolta innalzando muri, che un autentico sviluppo umano non è ineluttabilmente legato all’utilizzo delle fonti energetiche fossili e all’inquinamento ambientale.
E, mentre necessita un inderogabile impegno per la risoluzione della fame nel mondo, per una migliore qualità di vita di miliardi di persone che anelano a lavoro, salute e istruzione, assistiamo sgomenti alle tantissime risorse che vengono scandalosamente distorte per le armi, con una spesa mondiale che nello scorso anno ha sfiorato i 2.500 miliardi di dollari.
Convinti, perciò, che bisogna rivolgere energie, menti e risorse ai veri bisogni dei popoli, auguriamo lavori proficui a tutti i partecipanti dei diversi e significativi seminari in cui è articolato il Controvertice. Possano i loro lavori essere forieri di ricca riflessione e significative proposte, atte anche ad un maggior coinvolgimento dell’opinione pubblica e a stimolare politici e governanti a farsi veramente e concretamente carico di un necessario e improcrastinabile cambiamento per un mondo più giusto, fraterno e pacificato.
Impruneta, 31 maggio 2024
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