Fermiamo le guerre, fermiamo le armi, non voltiamoci dall'altra parte
ALBERT - BOLLETTINO QUOTIDIANO PACIFISTA
Albert: la voce della ragione in tempi di guerra
Editoriale
Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora!
Sabato 26 ottobre, l'Italia scenderà in piazza in sette città, con Roma al centro di una mobilitazione nazionale straordinaria intitolata "Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora". Cinque reti promotrici, tra cui Europe for Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo e la Fondazione Perugia Assisi per la Cultura della Pace, insieme a oltre 400 associazioni, movimenti e organizzazioni, stanno lanciando un appello potente: fermare le guerre e costruire un mondo di pace.
La manifestazione di Roma partirà alle 14:30 da Piramide e arriverà fino al Colosseo. Il messaggio è chiaro: basta con l’impunità, la complicità e l’inazione! Le guerre che devastano il mondo – da Gaza all’Ucraina, dal Medio Oriente alle altre aree in conflitto – devono cessare. Le associazioni chiedono una conferenza di pace dell'ONU, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Questa mobilitazione non riguarda solo la pace tra le nazioni, ma anche la giustizia sociale e climatica, i diritti e la democrazia. Chiediamo la risoluzione nonviolenta dei conflitti, il disarmo, e il rifiuto del riarmo e delle spese militari crescenti. Sabato scendiamo in piazza per dire no a tutte le guerre, no all’invio di armi e no alla produzione e diffusione di armi nucleari. La pace non è un’utopia, è una possibilità che va costruita insieme, ora.
Movimenti di materiale bellico all’aeroporto di Brescia: la denuncia di Luigi Borrelli
Negli scorsi giorni, Luigi Borrelli, rappresentante sindacale di USB presso l’aeroporto civile di Montichiari di Brescia, ha denunciato pubblicamente movimenti sospetti di materiale bellico nello scalo bresciano. E' scattata una contestazione disciplinare nei suoi confronti, ma il sindacato USB si è subito mobilitato in sua difesa. L’USB ha chiesto trasparenza sui carichi pericolosi che transitano nell’aeroporto, alcuni dei quali potrebbero includere armi ed esplosivi.
I lavoratori non vogliono essere complici di una guerra per procura e chiedono risposte chiare. Già in passato erano state segnalate simili attività, e la richiesta di maggiore chiarezza continua a crescere.
Vittoria della mobilitazione studentesca a Milano: congelati i rapporti con la Reichmann University di Israele
Dopo mesi di mobilitazione, gli studenti dell’Università Statale di Milano hanno ottenuto una vittoria straordinaria: l’ateneo ha deciso di congelare i rapporti con la Reichmann University di Israele. La Reichmann University è strettamente intrecciata con le istituzioni militari israeliane.
Gli studenti palestinesi e i sostenitori del movimento studentesco hanno espresso la loro soddisfazione. Questa vittoria fa parte di una mobilitazione globale che si sta espandendo in tutto il mondo, e gli attivisti chiedono che altre università seguano l’esempio, ponendo fine ai legami con le istituzioni che supportano la guerra e l’occupazione.
Appello a tutte le realtà che si oppongono alle guerre
Mentre ci avviciniamo alla grande mobilitazione nazionale del 26 ottobre, i segnali di resistenza civile e di lotta per la pace crescono. Dai sindacati che denunciano il trasporto di armi alle università che interrompono i rapporti con le istituzioni legate alla guerra, stiamo costruendo una rete di voci che si oppone al militarismo e si impegna per un futuro di pace. È il momento di fare sentire la nostra voce, di scendere in piazza e di lavorare insieme per costruire un mondo senza guerre.
Cosa puoi fare tu: inserisci gli eventi nowar in preparazione sulla bacheca della pace cliccando qui www.peacelink.it/segnala
Per altre informazioni utili sulla pace e la nonviolenza si segnala
Adista https://www.adista.it
Azione Nonviolenta https://www.azionenonviolenta.it
Centro di Ricerca per la pace https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Gaia https://ecoistituto-italia.org/cms-4/category/gaia-rivista/
Mosaico di Pace https://www.mosaicodipace.it
Pressenza https://www.pressenza.com/it/
Qualevita info@qualevita.it
Rete Italiana Pace Disarmo https://retepacedisarmo.org
Tera Aqua https://ecoistituto-italia.org/cms-4/tera-e-aqua/
Blog
Domenico Gallo https://www.domenicogallo.it
Antonio Mazzeo http://antoniomazzeoblog.blogspot.com
Pasquale Pugliese https://pasqualepugliese.wordpress.com
Vignette Mauro Biani https://x.com/maurobiani
Vignette Natangelo https://natangelo.it
Se hai un sito utile da segnalare clicca qui https://www.peacelink.it/links/i/2849.html
Se vuoi segnalare un evento, un appuntamento pubblico o una manifestazione clicca qui: https://www.peacelink.it/segnala
Articoli correlati
- Albert - bollettino pacifista dal 16 al 22 dicembre 2024
Ucraina: è finita la fiducia della vittoria militare
Zelensky ha ammesso che l’Ucraina non ha le forze necessarie per riconquistare la Crimea e il Donbass. Siamo di fronte al fallimento di una strategia costruita sull’illusione e sulla propaganda che i mass media hanno diffuso a piene mani intossicando l'informazione pubblica.18 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 9 al 15 dicembre 2024
Ucraina, quante sono le vittime della guerra?
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente dichiarato che, dall'inizio della guerra, sarebbero morti 43.000 soldati ucraini, mentre altri 370.000 risulterebbero feriti. Ma i dati non tornano e, soprattutto, su di essi incombe il segreto di stato.14 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Manovra finanziaria: 4,6 miliardi di euro dal fondo auto all'industria bellica
Il titolo di prima pagina de Il Sole 24 Ore di oggi, 29 ottobre 2024, riporta che il governo italiano ha deciso di trasferire 4.6 miliardi di euro dai fondi pubblici destinati all'economia civile a quelli per l'industria militare.29 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
"Il 4 Novembre sosteniamo i disertori"
Il 4 novembre, di fronte al Consolato generale d’Ucraina a Milano, si tiene un presidio per chiedere un diritto fondamentale: la possibilità di asilo e permesso di soggiorno per chi rifiuta la guerra. E in tutt'Italia nelle scuole e nell'università si promuove "Stop Genocide Day".3 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network