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Il Comitato per la pace di Taranto per il 4 Novembre

"Onoriamo i disertori, stop a politiche di riarmo"

"I disertori di allora, che si opposero al conflitto, seppero anticipare lo spirito della Carta costituzionale contribuendo con il loro atto di coraggio a gettare le basi di un pensiero pacifista che è nostro dovere mantenere vivo".
4 novembre 2024
Adnkronos

LUNEDÌ 04 NOVEMBRE 2024 16.13.21

4 NOVEMBRE: COMITATO PACE TARANTO, 'ONORIAMO DISERTORI, STOP A POLITICHE RIARMO'

Quello che non ci hanno detto sul 4 Novembre

ADN0929 7 CRO 0 ADN CRO NAZ 4 NOVEMBRE: COMITATO PACE TARANTO, 'ONORIAMO DISERTORI, STOP A POLITICHE RIARMO' = TARANTO, 04 nov. - (Adnkronos) - "In occasione del 4 novembre, giornata in cui si ricorda la fine della Prima guerra mondiale, desideriamo fare appello alla memoria storica per riflettere su quella che fu definita 'un'inutile strage'. È un giorno in cui onoriamo non solo le vittime di quel conflitto sanguinoso, ma anche coloro che, come disertori, scelsero di non prendere parte alla violenza, pagando spesso un prezzo altissimo per la loro disobbedienza, come coloro che furono vittime dell'iniquo militarismo cadorniano imperante nelle trincee del fronte". Lo sottolinea il Comitato per la Pace di TARANTO. "La Prima guerra mondiale rappresenta, infatti, un drammatico esempio - afferma - di come la guerra non possa e non debba essere considerata un mezzo per risolvere le controversie internazionali, in netto contrasto con il principio sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione. I disertori di allora, che si opposero al conflitto, seppero anticipare lo spirito della Carta costituzionale contribuendo con il loro atto di coraggio a gettare le basi di un pensiero pacifista che è nostro dovere mantenere vivo. Oggi, nel ricordo di quegli uomini, è fondamentale esprimere solidarietà anche a tutti coloro che, nel presente, rifiutano di prendere parte alle guerre in corso. La loro scelta - evidenzia il Comitato - risuona come un messaggio universale di pace e resistenza contro l'orrore della violenza e delle armi". Tra i motivi della presa di posizione nella giornata del 4 Novembre anche la politica di riarmo. "Ci riferiamo alle previsioni di spesa militare per il 2025", sostengono i pacifisti. "La spesa italiana per la difesa è destinata a raggiungere la cifra record di oltre 32 miliardi di euro, con un incremento del 12,4% rispetto all'anno precedente e un aumento complessivo del 60% nell'ultimo decennio. Di particolare preoccupazione - afferma - è l'impennata dei fondi per l'acquisto di nuovi armamenti, che supereranno i 13 miliardi di euro, con una crescita del 77% negli ultimi cinque anni. Questi numeri - continua il Comitato per la Pace - sollevano interrogativi inquietanti sulla reale necessità di destinare risorse così ingenti che sarebbero richiesti dalle necessità della sanità, dell'istruzione, dell'ambiente e dello stato sociale. Oggi, come ieri, il nostro impegno è rivolto a fare della pace un riferimento per tutte le persone di buona volontà, stanche della guerra e indignate per quanto sta accadendo: il popolo della pace il 4 Novembre - conclude - onora le vittime e chiede uno stop alle politiche di riarmo". (Pas/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-NOV-24 16:13 NNNN

Regole di disciplina militare in combattimento

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