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Albert - bollettino pacifista dal 23 dicembre al 29 dicembre 2024

Il 2024 è stato l'anno dell'Intelligenza artificiale generativa per la pace

Un anno fa cominciava la sperimentazione per scopi di pace delle nuove piattaforme capaci di generare testi. Lo spunto è stato il messaggio visionario di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, raccolto da Pax Christi e da PeaceLink e poi proseguito con iniziative di approfondimento.
29 dicembre 2024
Redazione PeaceLink

Albert

ALBERT

BOLLETTINO PACIFISTA

La voce della ragione in tempi di guerra


Un anno di Intelligenza Artificiale per la pace

Il 2024 è stato un anno di sperimentazione e innovazione per il movimento pacifista, grazie alla collaborazione tra PeaceLink e Pax Christi. A partire dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, le due organizzazioni hanno avviato una serie di iniziative che hanno esplorato il ruolo dell'Intelligenza Artificiale (IA) nella costruzione della pace.

L’inizio del percorso: il convegno di Gorizia

Il 31 dicembre 2023 a Gorizia si è svolto il convegno “Intelligenze Artificiali e Pace”, organizzato da Pax Christi nell’ambito della 57.ma Giornata Mondiale della Pace. L’evento ha visto la partecipazione di circa 150 partecipanti, tra cui esperti, educatori e attivisti per la pace, desiderosi di comprendere le opportunità e i rischi dell’IA. Il tema, scelto personalmente da Papa Francesco, ha evidenziato la necessità di un uso costruttivo dell’IA per promuovere il bene comune.

Norberto Julini, coordinatore nazionale di Pax Christi, ha introdotto il convegno invitando i presenti a consultare il numero speciale del mensile Mosaico di Pace, dedicato al rapporto tra IA e pace.

Le relazioni hanno offerto spunti di riflessione. 

Francesco Iannuzzelli, ingegnere ed esperto informatico di PeaceLink, ha messo in luce l’opacità della governance dell’IA rispetto alla trasparenza che aveva caratterizzato la nascita di Internet, invitando a una visione critica di un fenomeno su cui non vi è attualmente una possibilità di controllo e partecipazione della "community", come invece accadeva nella fase pionieristica della telematica.

Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, ha illustrato come l’IA possa abbattere le barriere linguistiche e aumentare la produttività del mediattivismo, proponendo un "esperanto pacifista" basato sulla traduzione automatica.

Luca Grion, filosofo morale, ha approfondito l’etica degli algoritmi, richiamando l’importanza di norme su cui incardinare la capacità di controllo pubblico normativo sulle multinazionali dell'Intelligenza Artificiale.

Il convegno si è concluso con l’invito a proseguire su un percorso di riflessione e azione condivisa sull’IA. Da quel convegno è nata l'esigenza di avviare una formazione alla comprensione e all'uso critico dell'Intelligenza Artificiale generativa. E questo è avvenuto qualche mese dopo con un corso organizzato da Pax Christi.

Il primo corso italiano di IA generativa per la pace

Il 17 aprile 2024 è infatti iniziato il primo corso in Italia dedicato all’IA generativa e alla pace, organizzato da Pax Christi e PeaceLink. Il corso, condotto da Alessandro Marescotti e strutturato su quattro incontri, si è focalizzato sull’utilizzo di piattaforme per la creazione di testi utili al giornalismo online e al mediattivismo. L’obiettivo era formare una comunità di pratica in grado di utilizzare consapevolmente l’IA e di immaginare nuovi processi di elaborazione dei testi nell'ambito della comunicazione per la pace.

Tra i risultati più rilevanti del corso vi è stata la progettazione di uno strumento operativo assistito dall'Intelligenza Artificiale generativa: un "quotidiano pacifista".

Albert, il bollettino pacifista realizzato con l'IA

E così dopo il corso c'è stata la sperimentazione del bollettino quotidiano Albert, lanciato il 25 settembre 2024. Grazie all’IA generativa, il bollettino è riuscito a elaborare quotidianamente contenuti tratti da agenzie stampa e articoli selezionati dal web. Tuttavia, l’esperimento ha rivelato un paradosso: la produzione di contenuti superava la capacità di distribuzione e fruizione da parte degli utenti. Di conseguenza, si è optato per un formato settimanale con aggiornamenti quotidiani, bilanciando qualità e accessibilità.

Un quinto incontro formativo supplementare è stato organizzato per chi aveva frequentato il corso di Intelligenza artificiale generativa per la pace. 

PeaceLink e Pax Christi, un percorso condiviso

A dicembre 2024, PeaceLink e Pax Christi hanno avviato una riflessione congiunta sull’esperienza accumulata, evidenziando la necessità di un’ulteriore collaborazione nel mediattivismo digitale. Due strumenti chiave sono stati progettati per il futuro: un database online delle associazioni e un calendario digitale degli eventi del movimento pacifista. Come dichiarato nel comunicato congiunto: “Questi strumenti rappresentano i primi passi concreti verso un coordinamento più efficace del movimento pacifista. Pax Christi e PeaceLink sono unite in questo cammino, ma occorre un ‘addestramento pacifista’ per imparare a usare questi software per la pace e la condivisione solidale”. In due incontri di progettazione, svoltisi a dicembre, il gruppo di lavoro di Pax Christi e PeaceLink ha tracciato un programma di prossime attività comuni per innovare le tecniche di elaborazione, comunicazione e condivisione digitale. E' stato creato inoltre un team di esperti per svolgere un approfondimento sui nuovi euromissili e sugli ultimi programmi militari annunciati, come GCAP ed ELSA.

Uno sguardo al futuro

L’esperienza del 2024 dimostra che l’IA, se utilizzata con responsabilità ed etica, può diventare un alleato prezioso per chi lavora per la pace e il disarmo. La collaborazione tra Pax Christi e PeaceLink ha gettato le basi per un’innovazione che combina tecnologia e valori, tracciando una strada che altri movimenti pacifisti potranno seguire per l'uso dell'Intelligenza Artificiale generativa. Con il bollettino pacifista Albert e gli strumenti digitali in fase di sviluppo, il 2024 segna un capitolo nuovo nell'esperienza progettuale del mediattivismo italiano. Se il 1991 è stato l'anno di cui è stata lanciata la telematica per la pace in Italia, il 2024 sarà ricordato nello scenario italiano come l'anno del lancio  dell'Intelligenza Artificiale per la pace, limitatamente ai suoi aspetti di generazione di testi. Assieme al pullulare di articoli e incontri che toccavano essenzialmente l'analisi critica del fenomeno dell'IA, qualcuno ha sentito il bisogno di sporcarsi le mani con le tecnologie attuali - affascinanti e inquietanti al tempo stesso - e di redigere dei progetti per poi concretizzarli. Questo è stato il 2024 per l'IA per la pace. 


Quali strumenti sono stati utilizzati per Albert

Le piattaforme dell'IA generativa

La sperimentazione su ChatGPT, Perplexity e Gemini

Nel corso del 2024, l’intelligenza artificiale generativa ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione di contenuti per il bollettino pacifista Albert. Tre piattaforme principali — ChatGPT, Perplexity e Gemini — sono state utilizzate per generare testi in grado di trasmettere un messaggio di pace e di sensibilizzazione.

ChatGPT: il cuore della sperimentazione

ChatGPT, sviluppata da OpenAI, è stata la piattaforma principale utilizzata per la produzione di contenuti. Questa IA generativa si distingue per la sua capacità di comprendere il contesto e generare risposte articolate, che possono essere adattate a una varietà di toni e registri linguistici. Nel caso di Albert, ChatGPT è stata utilizzata come banco di prova per un “addestramento pacifista”, mirato a plasmare un linguaggio e una logica orientati alla comunicazione nonviolenta. Attraverso un processo di alimentazione mirata, sono stati forniti alla piattaforma dati specifici e terminologia rilevante per il contesto pacifista. Questo approccio ha permesso di ottenere testi coerenti con i valori di PeaceLink e Pax Christi, facilitando la diffusione di un messaggio etico e universale.

Perplexity: una guida alla conoscenza

Perplexity, nota per le sue capacità di ricerca e sintesi, è stata utilizzata come strumento di supporto per la raccolta e l’organizzazione di informazioni. La piattaforma ha permesso di accedere rapidamente a fonti affidabili e di estrarre dati utili alla creazione di articoli. La sua funzione è stata cruciale per arricchire i contenuti del bollettino con riferimenti aggiornati e pertinenti, garantendo una base informativa solida e verificabile.

Gemini: innovazione e versatilità

Gemini, lanciata da Google, è stata sperimentata per la sua capacità di generare testi creativi e di alta qualità. Con il suo approccio avanzato al linguaggio naturale, Gemini ha offerto alternative stilistiche e prospettive diverse rispetto alle altre piattaforme. Questa versatilità ha permesso di ampliare le possibilità di narrazione e di selezionare il linguaggio più adatto al pubblico del bollettino.

Un confronto collaborativo

Ogni giorno, i contenuti generati dalle tre piattaforme venivano messi a confronto per scegliere il testo linguisticamente più efficace e adatto alle esigenze del bollettino Albert. Questo processo di selezione non solo ha garantito una qualità elevata, ma ha anche fornito una panoramica delle potenzialità e dei limiti di ciascuna piattaforma.

Le prospettive di NotebookLM

NotebookLM, sviluppato da Google, è uno strumento di Intelligenza Artificiale generativa innovativo. A differenza di altre piattaforme di IA generativa, NotebookLM consente di "addestrare" (il verbo non è tecnicamente appropriato ma rende l'idea) il modello su documenti specifici scelti dall'utente, garantendo che l’output prodotto si basi su fonti solide e attendibili.

Questa funzionalità lo rende ideale per applicazioni come il bollettino Albert, dove la qualità e la coerenza delle informazioni sono prioritarie. Utilizzando NotebookLM, è possibile caricare documenti di base altamente affidabili, come report, agenzie stampa, articoli accademici o documenti di organizzazioni internazionali. L'IA generativa opererebbe così entro limiti ben definiti, minimizzando il rischio delle cosiddette "allucinazioni", ovvero errori o invenzioni che si verificano quando l’IA genera contenuti in modo improvvisato.

Inoltre è possibile fornire il link di un video di Youtube e ricevere l'elenco testuale degli argomenti trattati ad esempio in un'intervista o in una live. Una prima analisi di questo strumento si può leggere cliccando su

Intelligenza artificiale per la pace e l'uso degli LLM. Un caso di studio: NotebookLM

Potere trovare un breve saggio con alcune informazioni e riflessioni, anche se è un argomento ancora da affinare. Qui alcune slide provvisorie di informazione su questo strumento.

Un cenno a Copilot 

Copilot, uno strumento avanzato di Intelligenza Artificiale sviluppato da Microsoft, è particolarmente interessante per la sua capacità di generare informazioni citando puntualmente le fonti utilizzate. Questa caratteristica lo rende simile a Perplexity. Grazie a questa trasparenza, Copilot è diventato uno strumento utile in ambiti che richiedono un’accurata verifica delle informazioni.

L'importanza del reperimento umano delle fonti

Nonostante il potenziale di strumenti come Copilot, il bollettino Albert ha scelto un approccio differente per garantire l'affidabilità e l'integrità delle informazioni. Il reperimento delle fonti è stato affidato esclusivamente all’intervento umano, evitando di delegare questa fase cruciale all’IA. Questa scelta riflette la volontà di mantenere un saldo controllo sull’attendibilità e sulla qualità dei contenuti, specialmente in un contesto delicato come quello del mediattivismo pacifista. La supervisione diretta degli operatori ha permesso di preservare l’aderenza ai valori etici e la credibilità del bollettino.

L’esperienza di Albert sottolinea che l’IA, pur essendo un alleato prezioso nella produzione e nella gestione dei contenuti, deve essere utilizzata con discernimento e integrata in processi di lavoro che ne valorizzino i punti di forza senza compromettere l’accuratezza delle informazioni. Il controllo umano rimane essenziale per un’informazione responsabile.

Un futuro di addestramento e sperimentazione

ChatGPT si è distinta anche come strumento di sperimentazione per l’"addestramento pacifista" dell'IA. Attraverso esercizi mirati e un feedback continuo, si è lavorato per affinare la capacità dell’IA di generare argomentazioni che promuovessero la pace, il dialogo e l'etica della nonviolenza.

L’esperienza del 2024 ha dimostrato che l’IA generativa - se addestrata a lungo e con metodo - può diventare un alleato prezioso per il mediattivismo, offrendo strumenti innovativi per elaborare rapidamente testi per la pace. Con la giusta formazione e un uso etico, queste tecnologie possono trasformarsi in potenti veicoli per la costruzione di una comunicazione che un tempo poteva essere realizzata pagando ghostwriter e personale formato in apposite scuole di giornalismo.

Il ghostwriter dei pacifisti

Le organizzazioni pacifiste che non si possono permettere - come i ministeri e i grandi partiti - uffici stampa, traduttori e ghostwriter, oggi si possono avvalere di risorse nuove e per di più gratuite che sono in grado di lavorare velocemente ad ogni ora e in ogni circostanza, controbattendo punto per punto, ora dopo ora, alla retorica della guerra. Il movimento per la pace può fare un salto di qualità elaborando testi adatti al contesto, senza fare scadenti copia e incolla di tardivi comunicati e senza apparire muto di fronte agli appuntamenti della storia. Ci sono situazioni in cui bisogna dire qualcosa e dimostrare che si ha un punto di vista diverso da esprimere. Albert serve proprio a questo. 


IA Open Source: la vera prospettiva per un futuro etico

Nel panorama dell’Intelligenza Artificiale, una strada promettente è rappresentata dalle piattaforme non proprietarie, basate su modelli "open". Questo approccio, ispirato alla filosofia del software open source, mira a garantire trasparenza e un maggiore controllo da parte degli utenti, riducendo al minimo i rischi legati all’uso di tecnologie chiuse e centralizzate.

Le piattaforme open source consentono alle comunità di sviluppatori e ricercatori di contribuire direttamente al miglioramento degli strumenti, promuovendo l'innovazione e garantendo che i modelli di IA siano più trasparenti, accessibili e personalizzabili. Per Albert, un bollettino che si fonda sui principi della nonviolenza e dell’etica, questa filosofia rappresenta un’opportunità per adottare strumenti in linea con i propri valori. La strada è però ancora lunga.

Si legga 

Chi spinge per un’intelligenza artificiale aperta

https://www.guerredirete.it/chi-spinge-per-unintelligenza-artificiale-aperta/


Ecco un riepilogo dei punti principali discussi nel video.

  • Situazione in Siria. Il video inizia con una panoramica della situazione in Siria, descrivendo come il collasso del regime di Assad abbia portato al caos nelle aree settentrionali. I gruppi jihadisti appoggiati dalla Turchia combattono contro le forze curde, tecnicamente sostenute dagli Stati Uniti, mentre Israele crea una zona cuscinetto dopo aver occupato il monte Hermon.
    • Si discute del ruolo degli Stati Uniti nel conflitto siriano e di come abbiano sostenuto, insieme ad altre potenze, i ribelli moderati contro il regime di Assad.
    • Viene evidenziato il ruolo della Turchia, che sembra aver acquisito un'influenza significativa in Siria, con incontri tra il ministro degli esteri turco e figure chiave del governo siriano.
    • Si menziona come la Turchia, tramite i soldi del Qatar, abbia comprato l'apparato del regime di Bashar Assad.
    • Le basi russe in Siria vengono ridimensionate, con alcune strutture minori abbandonate e un riorientamento verso una base a Bengasi in Libia. La Russia manterrà due basi principali a Latakia e Tartus.
  • Conflitto russo-ucraino. Si parla dell'avanzata delle forze russe in Ucraina e dell'attentato a Mosca che ha ucciso il tenente generale russo Igor Kirillov.
    • Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, afferma che i russi stanno mettendo alla prova l'Occidente e che è necessario aumentare la spesa militare al di sopra del 2% del PIL per garantire la pace.
    • Si discute della pressione dell'amministrazione Biden su Kiev per abbassare l'età minima per il reclutamento nelle forze armate ucraine.
    • Il presidente ucraino Zelensky ammette che i territori del Donbass e della Crimea sono controllati dai russi.
    • Il presidente russo Putin dichiara la disponibilità del Cremlino a negoziare con l'Ucraina, ma solo con rappresentanti legittimi e sulla base degli accordi di Istanbul.
    • Si sottolinea come l'idea di isolare la Russia abbia portato in realtà a un isolamento dell'Occidente, con Russia e Iran che hanno stretto alleanze militari e industriali.
  • Ruolo della Turchia. Si analizza l'importanza della Turchia, che torna a essere una potenza nel mondo arabo, grazie anche alla sua classe dirigente.
    • Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, è descritto come la figura chiave nella gestione delle operazioni turche in Siria.
  • Israele e Iran. Si discute di come la situazione in Siria abbia indebolito l'asse della resistenza e l'influenza iraniana, potenzialmente spingendo l'Iran a rafforzare il suo programma nucleare.
    • Si menziona come Israele abbia distrutto gli arsenali dell'esercito siriano, preoccupato che potessero finire in mano ad altri nemici.
    • Si ipotizza che l'Iran potrebbe contrattaccare in Siria, possibilmente aiutando i curdi a resistere alle milizie turche.
    • Viene anche detto che se l’Iran si dotasse dell'arma atomica, l'equilibrio del potere nella regione cambierebbe e costringerebbe anche altre nazioni a farlo.
  • Politica degli Stati Uniti. Si sottolinea come gli Stati Uniti abbiano cambiato la loro politica verso la destabilizzazione delle aree energetiche, a partire dal 2010, anno in cui sono diventati autosufficienti per l'energia.
    • Si evidenzia che gli Stati Uniti hanno iniziato a destabilizzare aree energetiche che non servono più a loro ma che sono cruciali per altri paesi, come l'Europa e la Cina.
    • Si menziona come l'amministrazione Biden abbia fatto una legge per la riduzione dell'inflazione che incentiva le aziende europee a trasferirsi negli Stati Uniti, dove l'energia costa meno.
  • NATO e spesa militare. Si critica la retorica della NATO e la richiesta di aumentare la spesa militare, evidenziando come ciò possa portare al crollo dei consensi nei confronti dei governi europei.
    • Si sottolinea che l'aumento della spesa militare non garantisce la pace e che i costi della difesa sono cresciuti in maniera esponenziale.
    • Viene fatto l’esempio del Regno Unito, che nonostante l'aumento delle spese per la difesa, dovrà rinunciare a diverse navi, elicotteri e droni.
    • Si mette in dubbio il senso di aumentare le spese militari per poi comprare armamenti statunitensi, affossando l'industria della difesa europea.
  • Possibile ruolo di Trump. Si discute di come l'eventuale ritorno di Trump alla presidenza potrebbe portare a un cambiamento nello scenario internazionale, con un focus sull'area dell'Indo-Pacifico e sulla necessità di avere buoni rapporti con Putin.
    • Si menziona come Trump potrebbe sacrificare l'Ucraina per altri interessi strategici.
  • Obiettivo degli Stati Uniti. Si ipotizza che l'obiettivo degli Stati Uniti sia quello di seminare caos, soprattutto in Eurasia, per mantenere la loro egemonia.

La guerra dei gasdotti: Ucraina, Siria, Qatar, Turchia; Stati Uniti e altro ancora

Ecco un elenco dei contenuti di questo video.

  • Il gas naturale come "oro blu". Il video introduce il concetto del gas naturale come risorsa fondamentale, paragonabile al grano per l'antica Roma o alle spezie per il X secolo. Viene definito l'"oro blu" del nostro tempo, essenziale per l'energia elettrica, il riscaldamento e i trasporti.
  • Il gas come strumento geopolitico. Il controllo delle risorse di gas naturale viene presentato come una leva geopolitica, che permette di acquisire potere politico e ricattare altre nazioni. Le nazioni con le maggiori riserve di gas naturale, come la Russia e i paesi del Golfo Persico, hanno quindi un vantaggio strategico.
  • La Russia e il monopolio del gas in Europa. Il video sottolinea come la Russia, attraverso Gazprom, abbia acquisito il monopolio del mercato europeo del gas tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000.
  • L'ascesa di Vladimir Putin coincide con questo periodo, con la nomina di figure di fiducia alla guida di Gazprom. La statalizzazione di Gazprom ha permesso alla Russia di esercitare un controllo diretto sul mercato del gas europeo.
  • L'Ucraina come via di transito del gas. L'Ucraina ha svolto un ruolo cruciale come paese di transito per il gas russo verso l'Europa, guadagnando ingenti somme attraverso i pedaggi. Tuttavia, questa dipendenza dal transito attraverso l'Ucraina ha portato a tensioni con la Russia.
  • Il ruolo degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti non hanno visto di buon occhio l'influenza della Russia nel mercato europeo del gas. Per contrastare questo potere, gli Stati Uniti hanno sostenuto un cambio di governo in Ucraina nel 2004, con la "rivoluzione arancione". L'obiettivo era quello di interrompere il corridoio del gas tra Russia ed Europa.
  • I gasdotti alternativi. La Russia, in risposta all'influenza occidentale in Ucraina, ha cercato di aggirare il paese come via di transito costruendo il gasdotto Nord Stream 1 che collega direttamente la Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. In seguito, è stato completato il Nord Stream 2.
  • La crisi del gas e la diversificazione energetica. Le dispute tra Russia e Ucraina sul gas, con accuse di prelievi illegali e debiti non pagati, hanno portato a crisi del gas e hanno spinto l'Europa a cercare fonti di energia alternative. L'Europa ha considerato l'opzione di rimuovere l'Ucraina dalla catena di distribuzione del gas.
  • Il gasdotto del Qatar in Siria. Gli Stati Uniti, in alleanza con il Qatar, hanno proposto un gasdotto alternativo che avrebbe dovuto collegare il Qatar all'Europa attraverso l'Arabia Saudita, la Giordania, la Siria e la Turchia.
  • Il rifiuto di Assad, alleato di Putin, di consentire la costruzione di questo gasdotto, è stato un punto di svolta.
  • La guerra in Siria e la lotta per il gas. Il rifiuto di Assad al gasdotto del Qatar ha portato a una campagna contro il suo regime. La guerra in Siria viene quindi presentata come parte di una più ampia guerra economica per il controllo delle risorse di gas.
  • La Turchia come attore chiave. La Turchia, alleata della NATO ma anche partner commerciale della Russia, ha assunto un ruolo chiave nel panorama energetico. La Turchia è in grado di esercitare influenza sia sulla Russia che sull'Occidente.
  • Il sabotaggio del Nord Stream 2. Il video menziona il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2 nel 2022, che ha ulteriormente destabilizzato la situazione energetica.
  • La "guerra silenziosa" per il gas. Il video conclude che la guerra in Ucraina e in Siria sono solo le ultime fasi di una guerra economica per il controllo delle risorse di gas che dura da 20 anni. Questa guerra, definita come la "più lunga e silenziosa della storia", vede le superpotenze competere per il controllo dell'energia.

Una panoramica degli interessi geopolitici degli Stati Uniti

Ciò che segue è un testo elaborato da NotebookLM dovo aver trascritto, rielaborato e analizzato il contenuto di entrambi i video sopra riportati.

Il prompt di partenza è il seguente: "Analizzando entrambi i video quale ruolo geopolitico svolgono gli Stati Uniti? Quali sono le ragioni economiche che dividono Russia e Stati Uniti nello scacchiere mondiale?"

Risposta di NotebookLM

Analizzando entrambi i video, gli Stati Uniti emergono come un attore geopolitico con un ruolo complesso e in evoluzione, mosso da interessi economici e strategici spesso in contrasto con quelli di altre potenze. Le ragioni economiche alla base della rivalità tra Stati Uniti e Russia si intrecciano con dinamiche di potere che influenzano gli equilibri globali.

Ecco un riepilogo del ruolo geopolitico degli Stati Uniti e delle ragioni economiche che dividono Stati Uniti e Russia, secondo le fonti fornite.

Ruolo geopolitico degli Stati Uniti

  • Intervento in Siria. Gli Stati Uniti sono stati tra i promotori della guerra civile in Siria, sostenendo i ribelli moderati contro il regime di Assad. Tuttavia, questa strategia ha portato a risultati ambigui, con milizie che si sono mescolate a gruppi jihadisti. Gli Stati Uniti hanno anche supportato le forze curde in Siria, ma questo sostegno è stato spesso incostante.
  • Supporto a cambi di regime. Gli Stati Uniti sono stati attivi nel promuovere cambiamenti di regime in diverse nazioni, spesso con l'obiettivo di contrastare l'influenza di potenze rivali. Un esempio è la rivoluzione arancione in Ucraina nel 2004.
  • Destabilizzazione delle aree energetiche. A partire dal 2010, gli Stati Uniti, diventati autosufficienti dal punto di vista energetico, hanno iniziato a destabilizzare le aree energetiche che non sono più cruciali per loro, ma che sono vitali per altre nazioni, come l'Europa e la Cina. Questo è evidenziato dalle primavere arabe e dal conflitto in Ucraina.
  • Competizione con la Russia. Gli Stati Uniti hanno sempre visto l'espansione dell'influenza russa in Europa come una minaccia. Hanno tentato di limitare il controllo russo sulle risorse energetiche e hanno contrastato i progetti di gasdotti russi come il Nord Stream 1 e 2.
  • Uso del terrorismo. Gli Stati Uniti sono stati accusati di avere un approccio ambiguo verso il terrorismo, con personaggi che emergono da carceri statunitensi per poi diventare figure chiave nei conflitti in Medio Oriente.
  • Posizione verso Israele. Gli Stati Uniti non hanno impedito a Israele di bombardare e distruggere arsenali in Siria.
  • Egemonia e "seminare caos". Uno degli obiettivi principali degli Stati Uniti sarebbe quello di seminare il caos, soprattutto in Eurasia, per mantenere la propria egemonia globale.

Ragioni economiche della rivalità tra Stati Uniti e Russia

  • Controllo delle risorse energetiche. Il gas naturale è diventato una leva geopolitica, e il controllo dei giacimenti di gas e dei gasdotti è una delle principali ragioni della competizione tra Stati Uniti e Russia. La Russia, con Gazprom, ha acquisito un ruolo dominante nel mercato europeo del gas, mentre gli Stati Uniti cercano di contrastare questa influenza.
  • Il mercato europeo del gas. Il mercato europeo del gas, con un valore di oltre 300 miliardi di dollari all'anno, è un terreno di scontro tra Stati Uniti e Russia. Gli Stati Uniti hanno cercato di ridurre la dipendenza europea dal gas russo attraverso progetti alternativi come il gasdotto del Qatar.
  • Autosufficienza energetica statunitense. A partire dal 2010, gli Stati Uniti sono diventati autosufficienti e grandi esportatori di energia. Ciò ha portato a un cambiamento nella loro politica estera, con una maggiore enfasi sulla destabilizzazione di aree energetiche che non sono più vitali per loro, ma cruciali per altre potenze.
  • Concorrenza economica. Gli Stati Uniti cercano di ostacolare la concorrenza economica di altri paesi, ad esempio attraverso la legge per la riduzione dell'inflazione che incentiva le aziende europee a trasferirsi negli Stati Uniti.
  • Interessi contrastanti. Gli interessi economici degli Stati Uniti non coincidono necessariamente con quelli dell'Europa. Gli Stati Uniti hanno fatto pressione sull'Europa per smettere di comprare il gas russo e per acquistare gas liquido dagli Stati Uniti, anche se questo è più costoso.
  • Industria della difesa. Gli Stati Uniti cercano di favorire la propria industria della difesa vendendo armi all'Europa, anche a scapito dell'industria europea.

In sintesi, gli Stati Uniti perseguono una politica estera volta a mantenere la propria egemonia globale, anche a costo di destabilizzare aree critiche e di entrare in competizione economica con altri paesi. La rivalità con la Russia è strettamente legata al controllo delle risorse energetiche, in particolare del gas, e alla competizione per l'influenza politica ed economica in Europa e nel resto del mondo.


In provincia di Bari

Gioia del Colle e Putignano approvano ordini del giorno per la pace e il rafforzamento dell'ONU

Entrambi i comuni, riconoscendo il ruolo centrale delle Nazioni Unite, ribadiscono la necessità di un sistema internazionale fondato sulla legalità e il rispetto dei diritti umani. Con questi atti esprimono la volontà di aderire alla rete degli enti locali per la pace.

https://www.peacelink.it/pace/a/50474.html

Aggiornamenti sul GCAP

Caccia Tempest (GCAP) in una descrizione grafica artistica

Il programma GCAP (Global Combat Air Programme) è un'iniziativa internazionale per lo sviluppo di un sistema di aerei da combattimento di sesta generazione. Il programma vede la collaborazione tra Italia, Regno Unito e Giappone, con la possibilità di accogliere altri paesi in futuro.

Ecco i punti chiave del programma.

  • Obiettivo principale. Il GCAP mira a creare un sistema di combattimento aereo di sesta generazione, integrato con sistemi non pilotati, satelliti e altre risorse militari. Questo sistema sarà connesso tramite una rete "intelligente" basata su cloud, intelligenza artificiale e datalink di nuova generazione.
  • Organizzazione. È stata istituita un'organizzazione governativa internazionale (GCAP International Government Organization) con personalità giuridica, con sede principale nel Regno Unito, a Reading. Questa organizzazione è responsabile della gestione e dello sviluppo del programma.
    • L'organizzazione è composta da due organi principali: un Comitato Direttivo (Steering Committee) e l'Agenzia GCAP.
    • Il Comitato Direttivo ha funzioni di guida, direzione, controllo e supervisione del programma.
    • L'Agenzia GCAP è responsabile della gestione, coordinamento ed esecuzione di tutte le fasi del programma.
  • Paesi partecipanti. Attualmente, i paesi partecipanti sono Italia, Regno Unito e Giappone. Inizialmente, anche la Svezia era coinvolta nel progetto, ma in seguito ha deciso di abbandonarlo.
  • Aziende coinvolte. Le aziende capofila per i rispettivi paesi sono Leonardo (Italia), Bae Systems (Regno Unito) e Mitsubishi (Giappone). Altre aziende italiane coinvolte includono MBDA Italia, Elettronica e Avio GE, oltre a piccole e medie imprese.
  • Tempistiche e sostituzione. In Italia, i nuovi velivoli GCAP sono destinati a sostituire la flotta di Eurofighter a partire dal 2035, con una vita operativa estesa fino alle ultime decadi del secolo.
  • Tecnologia e innovazione. Il programma GCAP punta a sviluppare tecnologie innovative con ricadute in vari settori, tra cui intelligenza artificiale, quantum computing, big data e materiali tecnologicamente avanzati. Il progetto mira a creare un network di competenze che coinvolga aziende, centri di ricerca e università, con benefici per l'intero sistema industriale nazionale.
  • Aspetti finanziari. Le Parti concorderanno i termini di contribuzione finanziaria nelle varie fasi del programma tramite accordi successivi. Per l'Italia, i finanziamenti sono previsti nell'ambito delle allocazioni del Ministero della Difesa. È stato stanziato un budget di 7.526 milioni di euro fino al 2050 per il programma. Per il 2024, sono previsti oneri di 3.646.660 euro, ridotti rispetto ai 6.036.640 iniziali.
  • Cooperazione e sviluppo. Il GCAP è un'iniziativa che mira a rivoluzionare il settore della difesa internazionale attraverso un nuovo modello di collaborazione. Si prevede un processo di cooperazione che coinvolgerà aziende leader, PMI, centri di ricerca e università, formando un network di competenze.
  • Obiettivi strategici per l'Italia. Il programma GCAP è considerato essenziale per mantenere la sovranità operativa, tecnologica e industriale nel settore combat air, preservando la capacità di progettare, sviluppare e certificare sistemi aerei avanzati. Il GCAP rappresenta anche un'opportunità per sviluppare competenze in settori avanzati e creare opportunità occupazionali.

In sintesi, il GCAP è un programma estrememente oneroso (si veda il file allegato) che va oltre la semplice acquisizione di nuovi aerei da combattimento. È un progetto di cooperazione bellica internazionale che mira a sviluppare nuove tecnologie militari, rafforzare le capacità industriali dei paesi partecipanti e garantire un'influenza geopolitica a livello globale.


L'aumento delle spese militari nella Legge di Bilancio: una scelta che preoccupa

La Legge di Bilancio 2025, ormai in discussione al Senato, riserva un’attenzione particolare agli investimenti nel settore della difesa, con una cifra che fa riflettere: 35 miliardi di euro nel periodo 2025-2039. Si tratta di una misura che va ad aggiungersi al finanziamento, stabilito per la prima volta come permanente, delle missioni internazionali di pace. 

Nel 2025, la spesa destinata alla difesa italiana salirà ancora. Secondo l’Osservatorio Mil€x, la spesa per la difesa nel prossimo anno toccherà quota 32 miliardi di euro, con 13 miliardi destinati all’acquisto di nuove armi. Questo incremento potrebbe non fermarsi a questa cifra, considerando che il totale potrebbe arrivare fino a 33 miliardi se si sommano i costi per le basi militari e i fondi europei. Un aumento che segna un cambio di passo nella politica militare italiana, con una crescita netta di oltre 2,1 miliardi di euro (+7,31%) rispetto alle previsioni del 2024.

Questo incremento delle risorse destinate alla difesa è un tema caldo in Italia e nel resto del mondo. È il frutto delle dinamiche politiche e geopolitiche che caratterizzano un periodo segnato dalla guerra in Ucraina, dal riarmo globale e dal crescente pericolo di conflitti militari internazionali. Tuttavia, questo orientamento rischia di mettere in ombra altre voci di spesa altrettanto urgenti, come la sanità, l’istruzione e la lotta alla povertà.

La manovra di bilancio, ormai quasi blindata, è in discussione al Senato, dove il tempo per un dibattito approfondito è praticamente nullo, a causa dei tempi stretti per l’approvazione. Senza una discussione approfondita e un adeguato dibattito pubblico, il rischio è che vengano messe in secondo piano le spese sociali veramente necessarie. In questo contesto, il pacifismo e le politiche di disarmo si trovano ad affrontare un momento difficile.

Occorre elevare una visibile richiesta di revisione della spesa militare. L’andamento delle discussioni parlamentari sulla Legge di Bilancio, la cui approvazione definitiva è prevista per il 28 dicembre, rappresenta un momento cruciale. Sarà importante seguire attentamente l’evoluzione di queste misure e sostenere i parlamentari che si oppongono alle scelte di aumento della spesa bellica. (26.12.2024)


E' stata approvata la legge di bilancio con voto di fiducia

Gonfiate le spese militari con i soldi sottratti alla scuola

La CGIL scuola protesta ed evidenzia come si stiano sottraendo risorse fondamentali al sistema educativo per gonfiare ulteriormente il bilancio della difesa. Investire sull’istruzione è l’unico modo per costruire una società giusta e inclusiva, ma questa manovra va nella direzione opposta.

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(2912.2024)
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