Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Stasera alle 20.30 il coordinamento della Campagna No armi in Ucraina

"La maggioranza degli italiani non è rappresentata da chi vota per l'invio delle armi in Ucraina"

Di fronte alle decisioni che privilegiano l’intervento militare, l’iniziativa pacifista si propone di promuovere alternative di pace e di dare voce all'opinione pubblica maggioritaria. Soprattutto occorre scongiurare un allargamento della guerra fino al rischio dello scontro con armi nucleari.
22 gennaio 2025

Relazione sulla campagna “No Armi in Ucraina”

All'opinione pubblica dobbiamo dire chiaramente: "La maggioranza degli italiani non è rappresentata da chi vota per l'invio delle armi in Ucraina".

1) Approvazione al Senato del decreto sull'invio di armi in Ucraina

Nella giornata di ieri, il Senato della Repubblica ha approvato il decreto governativo che autorizza l’invio di armi all’Ucraina. Il provvedimento, che ha ottenuto una maggioranza trasversale, passa ora all’esame della Camera dei Deputati per la definitiva approvazione. Si tratta di un passaggio legislativo di grande rilevanza che continua a generare un acceso dibattito politico e civile, sia all’interno delle istituzioni che tra i cittadini e le associazioni impegnate nella promozione della pace. Prevalgono i contrari all'invio di armi in Ucraina

2) La posizione del Partito Democratico (PD)

Il Partito Democratico, pur essendo all’opposizione, ha espresso un sostegno convinto al decreto. In Senato, la formazione politica ha votato compatta a favore dell’invio di armi, sottolineando l’importanza di mantenere un allineamento con le strategie di politica estera della NATO e dell’Unione Europea. In un intervento significativo, Graziano Del Rio ha dichiarato al governo: “Siamo molto in sintonia sulla politica estera, finalmente siete voi d'accordo con noi”. Questa affermazione evidenzia una convergenza politica su temi strategici, malgrado la diversità delle posizioni sui fronti interni.

3) La Campagna “No Armi in Ucraina”

La Campagna “No Armi in Ucraina” prosegue con forza, sia attraverso iniziative online che manifestazioni nelle piazze italiane. Al momento, la campagna ha raccolto 4129 adesioni individuali e 95 adesioni da parte di associazioni. Questo crescente supporto testimonia il coinvolgimento e l’impegno di una vasta rete di cittadini e organizzazioni che chiedono una soluzione diplomatica al conflitto e il rifiuto di ogni escalation militare.

4) Informazioni sulla Campagna

Tutte le informazioni aggiornate riguardanti la Campagna sono disponibili nei seguenti spazi:

  • Bollettino settimanale Albert: una pubblicazione dedicata ai temi della pace e della nonviolenza, consultabile al link www.peacelink.it/albert;

  • Landing page della Campagna “No Armi in Ucraina”: uno spazio web che raccoglie notizie, aggiornamenti e materiali utili, visitabile al link www.peacelink.it/ucraina.

Questi strumenti rappresentano il cuore informativo dell’iniziativa, offrendo risorse per sensibilizzare e coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

Conclusioni

La Campagna “No Armi in Ucraina” continua a rappresentare una voce critica e di mobilitazione nel panorama politico e sociale italiano. Di fronte alle decisioni che privilegiano l’intervento militare, l’iniziativa pacifista si propone di promuovere alternative di pace. Soprattutto occorre scongiurare un allargamento della guerra fino al rischio dello scontro con armi nucleari. L’impegno dei cittadini e delle associazioni aderenti è essenziale per mantenere viva questa prospettiva.

Note: Per firmare la petizione cliccare su https://www.peacelink.it/noarmiucraina

Link per aderire ANCHE al Coordinamento #noarmiUcraina
https://forms.gle/PPNCX1XfH5LdBSkw7

Articoli correlati

  • I numeri reali dicono che l'UE spende 3 volte la Russia
    Editoriale
    La distorsione nella comparazione delle spese militari

    I numeri reali dicono che l'UE spende 3 volte la Russia

    L'economista Cottarelli rettifica i calcoli dell’International Institute for Strategic Studies scoprendo che l’Europa più il Regno Unito spende il 58% in più della Russia. Ma anche quella di Cottarelli è una sottostima in quanto applica anche lui la parità di potere di acquisto al settore militare.
    1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma
    Pace
    "Per ore e ore hanno tentato in tutti i modi di farci chiudere la bandiera della PerugiAssisi"

    Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma

    Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.
    19 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Perché temere il dialogo tra Russia e Stati Uniti?
    Pace
    L'Europa dei sonnambuli e la rabbia della sconfitta

    Perché temere il dialogo tra Russia e Stati Uniti?

    Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.
    18 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina: l'escalation nascosta dietro il piano europeo di "interdizione"
    Editoriale
    Un piano dai dettagli segreti

    Ucraina: l'escalation nascosta dietro il piano europeo di "interdizione"

    "Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
    16 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)