Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma
Tra i tanti commenti sotto questo post, emerge tuttavia una forte delusione per la scelta della Fondazione Marcia PerugiAssisi di partecipare a un evento ritenuto vicino alle posizioni di un'Europa sempre più orientata al riarmo. Sergio Zoppini scrive: "Ci volevano far chiudere la bandiera... Ci hanno esclusi dal palco... Forse eravate con chi la vuole la guerra...". Francesca Grossi rincara la dose: "Eravate nella piazza sbagliata".
Le critiche più dure arrivano da attivisti storici del movimento pacifista. Mario Actis Grosso accusa: "Vi siete assunti una bella responsabilità tradendo decenni di lotte per la pace. Partecipando a quella piazza avete di fatto avvallato un'Europa del riarmo, tradendo e buttando alle ortiche i decenni di lotte pacifiste, a partire da Comiso contro i missili. L'Europa che abbiamo sempre sostenuto era quella dei popoli, non quella di banchieri e armaioli. Vergogna!"
Francesco Fiore sottolinea il rischio di legittimare chi continua a promuovere politiche belliciste: "Avete fatto il loro gioco. Era chiaro che chi ha organizzato l'evento sono quelli che hanno sempre voluto sostenere con le armi la guerra in Ucraina e Gaza. Visto che la guerra in Ucraina è persa, fanno ancora finta di dire che con le armi si risolve il problema. Non hanno avuto il coraggio di dire 'abbiamo sbagliato' e rimettono in mezzo la difesa in Europa con le armi. Emergency è stata coerente e non ha aderito".
Loredana Cinti esprime un giudizio netto: "Avete fatto male, avete sbagliato piazza, la pace ha un costo ed è quello della coerenza". Un'opinione condivisa anche da Daniela De Rossi: "Mi sono meravigliata che la Fondazione Marcia Perugia-Assisi abbia potuto condividere quella piazza con chi, invece, sta dalla parte dell'Europa bellicista che stanzia miliardi per riarmarsi".
Non manca chi si dice deluso al punto da riconsiderare il proprio sostegno alla Marcia Perugia-Assisi. Panzela Campinu scrive: "Sempre partecipato alla Perugia Assisi, da ora in poi ci penserò due volte. Siete andati a una manifestazione organizzata da Repubblica". Anche Esposito Manca prende le distanze: "Non vi seguirò più e non aderirò più alla Perugia Assisi".
Tra le poche voci fuori dal coro di critiche c’è Stefania Conforti, che prova a vedere il lato positivo della situazione: "Immagino che Marcia PerugiAssisi abbia partecipato cercando di far vedere che un'altra Europa è possibile. A che serve ora polemizzare?" Immediatamente arriva la risposta di un altro utente, "Giustizia Olistica": "Avete fatto bene ad andare, così abbiamo la certezza, la prova provata e con tanto di testimoni che quella piazza vuole la guerra. Mettete i video del momento in cui vi fanno chiudere la bandiera e vi negano il palco, così lo diffondiamo e li svergognamo!"
L'episodio mostra la crescente frattura all'interno del movimento pacifista. Il dibattito è aperto e, a giudicare dalle reazioni, è destinato a far discutere ancora a lungo.
Articoli correlati
- L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi
Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato9 aprile 2025 - Rossana De Simone - "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"
Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso
Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile
L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 24 al 30 marzo 2025
Sparano sulle ambulanze
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.30 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network