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Carovana della Pace 2004

Vita Piena per Tutti: adesso non domani! Cammini di liberazione per la Chiesa e la Società Civile

Tre Carovane (NordEst-Adriatica, NordOvest-Tirrenica e Sud) dal 7 al 19 settembre 2004 formate da giovani, immigrati, testimoni dal Brasile, Kenia e Congo e con Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, mons.G.Bregantini, Beppe Grillo, Giuliana Martirani, Moni Ovadia, p.Giulio Albanese...
31 maggio 2004
Carovana della Pace 2004
Fonte: Famiglia Missionaria Comboniana

VITA PIENA PER TUTTI: adesso, non domani!
Cammini di liberazione per la chiesa e la società civile

www.giovaniemissione.it

Oggi si parla di “nuovo ordine mondiale”. Ma chi lo definisce? Per chi vale? Quanto durerà questo ordine che conserva pochi ricchi e potenti, tutti gli altri poveri e senza alcun potere?
L’ ‘ordine’ oggi è assicurato con violenza da chi si sente privo della sua sicurezza e si impone su tutti. Il potere si spartisce tra i forti e più di quattro miliardi di poveri continuano a non contare nulla nella riorganizzazione del mondo.

Adesso, non domani! E’ urgente che la nostra storia italiana dia risposte decise su questo.
Invece stiamo diventando dei “notai dello status quo e non i profeti del futuro nuovo”, di cieli nuovi e terra nuova. Idoli suadenti bussano alle porte delle nostre case e conquistano il cuore di tutti, ricchi e poveri: il mito della bellezza, del profitto, del potere a tutti i costi.
In questo tutti sono nemici di tutti: detta legge il desiderio, che parte dai bisogni e dimentica i diritti; la produzione sfrenata soddisfa l’appetito ma affama popoli interi e inaridisce il pianeta.

Nel settembre 2002 la Carovana della Pace dei missionari-e comboniani ha incontrato migliaia di persone – molti i giovani – da Verona a Trento, da Mestre a Milano, da Genova a Firenze, da Terracina (LT) a Molfetta (BA) e da Pesaro a Bologna. Siamo ripartiti nello sforzo comune di superare la logica della guerra e del nemico, abbattere le barriere dell’ingiustizia economica e sociale, per recuperare il senso della comunità e di un’informazione che intesse relazioni umane, non di esclusione.

E’ ancora troppo poco!
Continuiamo a credere in un millennio senza esclusi dove la società civile e la chiesa, popolo di Dio in cammino, devono mettersi al servizio del bene comune, del diritto internazionale e della costruzione attiva della pace: un cammino di spiritualità e di liberazione nonviolento, iniziando sempre dalle periferie.

Per questo, dal 7 al 19 settembre 2004 le Carovane della Pace ripartono, dai confini della nostra Italia, luoghi di incontro e non barriere di divisione.
Interroghiamo l’Unione Europea. La sfidiamo a redimere la sua storia di violenza e a recuperare il suo patrimonio di civiltà: è tempo di preparare politiche alternative all’unica autorità imposta. Tempo di rilanciare la solidarietà internazionale ed il diritto dei più deboli. Lo gridiamo ai confini del nostro paese e lo invochiamo nell’azione politica delle piccole comunità locali, vigilanti sulla cooperazione, sul disarmo e su politiche di accoglienza.
Crediamo nel Mediterraneo come luogo di incontro, culla delle civiltà, crogiuolo dei popoli, riscattandolo dal ruolo di tomba dei disperati che finora ha tenuto lontano le carovane di nuovi schiavi dalla nostra terra. Riflettiamo con la società civile e la chiesa sulla liberazione da tutte le forme di schiavitù moderne.
Chiediamo alla comunità civile e alle comunità cristiane di varcare i confini dentro cui si sono rinchiuse, per cominciare a dialogare tra loro e lasciarsi abitare dai poveri.
Guardare alla storia con i loro occhi è attraversare uno dei confini più profondi che separano gli esseri umani tra loro.

E’ per strada che ci incontreremo con la chiesa locale e la società civile.
La chiesa locale deve recuperare l’esperienza delle piccole comunità cristiane di base che vivono e resistono nel sud del mondo, fondate sulla Parola di Dio.
E’ urgente il bisogno di una società civile organizzata, soggetto politico capace di parlare ai partiti e alle istituzioni, stretta attorno ad una carta d’intenti chiara e condivisa.

Così camminiamo con tre carovane regionali, tutte dirette verso le origini: appuntamento finale a Nola, uno dei luoghi dove hanno trovato Vita le prime comunità cristiane in resistenza nel cuore dell’impero romano.
Le nostre origini ci insegnino il coraggio della condivisione dei beni e il dono della vita come alternativa al potere oppressivo.

Da Limone sul Garda, un limen (“confine”) che Daniele Comboni ha dischiuso all’Africa nell’800, partiranno tre Carovane di Pace: la prima incontrerà Gorizia, Treviso, Cesena, Jesi, Teramo; la seconda Varese, Torino, Modena, Fiesole, Roma; la terza Alessano, S. Maria di Leuca, Taranto, Scanzano Jonico, Locri, Licata e Palermo.
Vogliamo ascoltare la voce e la speranza dei popoli del sud del mondo: Valdeci, dal Brasile, p. Joseph Mumbere, dal Congo, p. Daniele ed un giovane testimone dalle baraccopoli del Kenya.

Il nostro impegno comincia da ieri con i profeti che, anche se perseguitati e uccisi, hanno denunciato le cause delle povertà proponendo vita per tutti. Insieme a loro viviamo nell’oggi la fatica della costruzione di un mondo altro. La storia è nei poveri. Loro sono chiamati ad essere soggetti attivi di ogni cambio storico e non risorsa pietistica della nostra solidarietà. A loro ridiamo la parola…

Missionari e Missionarie Comboniani in Italia
I giovani del cammino G.I.M.

Ulteriori informazione e approfondimenti
al sito: www.giovaniemissione.it

Contatti: carovana@giovaniemissione.it
p. Dàrio 340-12.28.499

Ufficio Stampa: Silvia smarcuz@libero.it

Note: Visita il sito www.giovaniemissione.it

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