12 giugno: Giornata mondiale contro il lavoro minorile
ROMA - Sono 246 milioni i baby lavoratori nel mondo. Un esercito di bambini e ragazzi impiegati in vari settori per lo più senza nessuna tutela. Di questi, la maggior parte (186,3 milioni) ha meno di 14 anni. Lo denuncia il rapporto dell'Ilo (Organizzazione mondiale del lavoro) pubblicato oggi a Ginevra in occasione della terza giornata mondiale sul lavoro minorile che si svolge domani 12 giugno.
Ma i contorni reali del fenomeno sfuggono alle statistiche perché lo sfruttamento dei minori è molto spesso legato al lavoro clandestino.
PICCOLI SCHIAVI DOMESTICI - Un fenomeno sommerso soprattutto nel caso dei «piccoli servi» impiegati nelle case. Bambini costretti a portare a scuola i figli dei padroni mentre è loro negato ogni accesso all'istruzione; sottoposti a intere giornate di lavoro in cambio di un angolo di pavimento per dormire; bambini vittime di abusi. Quel che si sa per certo è che sono almeno 10 milioni nel mondo i minori sfruttati come lavoratori domestici, in condizioni che talvolta sfiorano la schiavitù. Nella grande maggioranza di questi casi di sfruttamento si tratta di bambine, anche giovanissime. Proprio ai piccoli schiavi domestici, un fenomeno «molto diffuso e in aumento», ma difficile da misurare perché nascosto e quindi invisibile è dedicato quest'anno il rapporto dell'Ilo.
LAVORI PERICOLOSI - Il fenomeno del lavoro minorile non interessa soltanto i Paesi sottosviluppati: ben 2,5 milioni di baby lavoratori si trovano nei Paesi industrializzati.
La maggior parte non gode di nessuna protezione ed è impiegata in attività pericolose (170,5 milioni). E ogni anno, 22.000 di loro restano coinvolti in incidenti sul lavoro.
Il 70% è impiegato nelle attività agricole, l'8% nelle imprese manifatturiere, stessa percentuale anche per commercio, ristorazione e settore alberghiero, il 7%, infine, lavora nei servizi sociali e alle persone, come ad esempio i lavori domestici. Sono 8,4 milioni i minori prigionieri della schiavitù, della servitù per debiti, della prostituzione, della pornografia, e di altre attività illecite. Un milione e 200mila, invece, le vittime della tratta di esseri umani, anche a scopo di traffico di organi.
I dati sono stati diffusi oggi durante la conferenza «L'impegno dell'Italia per sconfiggere il lavoro minorile», organizzata a Roma a Villa Aldobrandini.
QUASI 150 MILA IN ITALIA - L'Osservatorio sul lavoro minorile in Italia ha diffuso oggi i dati Istat sul fenomeno. Nel nostro Paese i baby lavoratori sono 144.285. Oltre la metà (il 59%) lavora con genitori o parenti.
Ben 12.168 hanno meno di 10 anni, 66.047 tra gli 11 e i 13 e 69.070 hanno 14 anni.
Il triste primato spetta al Nordest dove risulta che prima dei 15 anni ha lavorato il 19,4% dei minori. Nel Nordovest il 14,1%, il 13,9% al Sud, il 12,3% nelle Isole e il 9,6% al Centro.
Per far fronte al fenomeno oggi è arrivata una buona notizia: riprende il tavolo contro il lavoro minorile, con una novità: insieme alle parti sociali, governo, sindacati, imprenditori, siederanno anche le organizzazioni non governative.
11 giugno 2004
http://www.ilo.org
12 giugno: World Day Against Child Labour (Giornata mondiale contro il lavoro minorile)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/event/cl2004/index.htm
Le iniziative di Mani Tese
http://www.globalmarch.it/
I dati della CGIL sul lavoro minorile
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2004/04_Aprile/14/lavoro_minori.shtml
Pagina web sul lavoro minorile, le campagne, le associazioni
http://www.centerville.it/centerville/Link/Testo_Link.htm
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