Chi sono gli eroi dei nostri tempi?
I nostri connazionali sequestrati in Iraq hanno potuto finalmente riabbracciare i loro familiari. Questa notizia fa piacere non foss’altro perché la solidarietà nei confronti di chi soffre è un precetto per ogni libera coscienza che crede nel valore sacrosanto della vita. Quale mestiere esercitassero questi signori, in quelle lontane terre devastate dalla violenza, non è ancora dato di sapere, anche se pare tentassero di sbarcare il lunario per aiutare le loro povere famiglie. Almeno così sembra. Definirli coraggiosi e temerari è dunque lecito, ma sembra inopportuno farne delle icone del patriottismo o eroi del tricolore. Senza voler indugiare in sterili polemiche, sarebbe importante cogliere la linea di demarcazione tra la missione di chi ha fatto una scelta a carattere religioso o filantropico per il bene comune e altri tipi di missione. Poco importa che si tratti di gesuiti, saveriani, comboniani, medici senza frontiere, operatori umanitari… tutti coloro che appartengono a queste realtà vivono, alcuni addirittura da decenni, nelle periferie del ‘villaggio globale’ in Africa, in America Latina, in Asia o Oceania prodigandosi per i poveri, senza peraltro che la madrepatria l’Italia nella fattispecie - sembri accorgersene. Rischiano spesso la vita, vengono sequestrati o addirittura uccisi nel quasi totale disinteresse della grande stampa. Lo scorso ottobre, una missionaria laica, la dottoressa Annalena Tonelli, 60 anni, è stata uccisa nel Somaliland. Una donna straordinaria che operò per i poveri senza mercede alcuna. Per non parlare di Carlo Urbani, medico italiano dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), morto nel marzo del 2003 a causa della Sars (Sindrome respiratoria acuta grave) contro cui aveva strenuamente lottato per salvare altre vite umane. E cosa dire di padre Luciano Fulvi, assassinato nel marzo scorso nel Nord Uganda, impegnato nell’apostolato in difesa di gente disperata? Per questi veri ‘eroi’ è stato issato il tricolore? Sono stati organizzati convogli presidenziali? Sono stati celebrati funerali di Stato? No! Ma forse proprio per questo è giusto dire che siamo orgogliosi della loro testimonianza che fa onore all'Italia.
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Annalena Tonelli (1943-2003)
Missionaria cattolica, scelse la povertà radicale. In Somalia ha svolto un intensissimo lavoro per realizzare scuole di alfabetizzazione per bambini e adulti tubercolotici, corsi di istruzione sanitaria al personale paramedico, una scuola per bambini sordomuti e handicappati fisici. Genocidi in Africa: “Per Non Dimenticare”
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