L'Assemblea Parlamentare della NATO. Cos'è e quali sono le sue funzioni.
L'Assemblea parlamentare della NATO non costituisce un organo dell'Alleanza atlantica in senso stretto, non essendo esplicitamente prevista dal Trattato di Washington. Una Conferenza interparlamentare è stata istituita il 18 luglio del 1955, a Parigi, su impulso dell'allora Segretario generale della NATO, Lord Ismay. Nel 1966 essa ha assunto la denominazione di Assemblea parlamentare dell'Atlantico del Nord, e, nel giugno 1999, ha assunto l'attuale di Assemblea parlamentare della NATO.
Essa costituisce il punto di raccordo tra le istanze governative che operano in seno all'Alleanza atlantica ed i Parlamenti nazionali, favorendo, attraverso il confronto interparlamentare, lo sviluppo della solidarietà atlantica.
I principali obiettivi dell'Assemblea sono: favorire il dialogo parlamentare sulle principali tematiche della sicurezza; facilitare la consapevolezza e la comprensione, a livello parlamentare, delle questioni chiave dell'Alleanza in materia di sicurezza; rafforzare le relazioni transatlantiche.
Dal 1989 si sono andati aggiungendo alcuni nuovi e decisivi obiettivi: assistere lo sviluppo della democrazia parlamentare nell'area euroatlantica, attraverso l'integrazione dei parlamentari dei paesi non membri nei lavori dell'Assemblea; assistere da vicino i Parlamenti che desiderano aderire all'Alleanza; incrementare la cooperazione con i paesi che, pur non volendo aderire all'Alleanza, sono comunque interessati a creare dei vincoli durevoli, compresi i paesi del Caucaso e della regione mediterranea; assistere lo sviluppo dei meccanismi parlamentari e delle procedure necessarie a realizzare un efficace controllo democratico sulle forze armate.
L'Assemblea si compone di delegazioni dei Parlamenti nazionali che possono comprendere da un minimo di 3 ad un massimo di 36 parlamentari, in proporzione alla popolazione dei paesi membri. L'attuale numero dei componenti è 214, scelti tra i membri dei Parlamenti nazionali dei 19 paesi dell'Alleanza atlantica. Ai lavori dell'Assemblea partecipano altresì rappresentanti di 20 Parlamenti associati (Albania, Armenia, Austria, Azerbaijan, Bulgaria, Croazia, Estonia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Federazione russa, Finlandia, Georgia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ucraina). Sette Paesi associati sono stati tuttavia invitati ad aderire alla NATO in occasione del Vertice di Praga (novembre 2002), per cui entreranno presto a far parte a pieno titolo dell'Assemblea parlamentare (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Slovenia,Romania). La Bielorussia aveva lo status di associato, ma è stata sospesa nel 1997. Alle riunioni dell'Assemblea sono, inoltre, invitati il Parlamento europeo, alcuni altri paesi con lo status di osservatori parlamentari - Australia, Egitto, Giappone, Israele, Marocco e Tunisia - e le Assemblee parlamentari dell'OSCE e della UEO.
La Delegazione italiana è composta di 18 parlamentari, 9 deputati e 9 senatori, nominati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, su designazione dei Presidenti dei gruppi parlamentari, entro sei mesi dalla costituzione delle nuove Camere.
L'Assemblea NATO si riunisce in seduta plenaria due volte l'anno: la sessione primaverile e la sessione autunnale, denominata annuale. Al termine della sessione annuale l'Assemblea adotta raccomandazioni, risoluzioni, pareri e direttive che sono trasmesse ai governi, ai Parlamenti nazionali e al Segretario Generale della NATO. Le decisioni dell'Assemblea sono adottate a maggioranza semplice dei voti espressi. Di seguito anche una breve sintesi della riunione 2002 perché si è rivelata determinante nel modificare obiettivi e finalità della NATO.
Dal 15 al 19 novembre 2002, si è svolta ad Istanbul la 48ma Sessione annuale dell'Assemblea. I lavori sono stati incentrati sui temi all'ordine del giorno del Vertice di Praga, ovvero ampliamento della NATO e riforma della NATO stessa. L'Assemblea ha approvato una Dichiarazione sulla Trasformazione della NATO che è stata trasmessa ai Capi di stato e di Governo riuniti a Praga. Nel documento si afferma che obiettivo dell'Alleanza rimane la sicurezza dei suoi membri, ma che è tuttavia necessario un nuovo approccio che tenga conto delle nuove minacce del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa. La nuova strategia dovrà realizzarsi mantenendo il giusto equilibrio tra libertà e sicurezza. Si chiede, quindi, alla NATO di migliorare le proprie capacità, anche attraverso la creazione di forze speciali e con l'utilizzo di forze di risposta rapida e multinazionali.
Sono state inoltre approvate alcune Risoluzioni sull'Iraq, su Kaliningrad, sulla Riforma strutturale della NATO e la PESD, sul Finanziamento del terrorismo, sul Rafforzamento del Partenariato transatlantico in materia di sicurezza, sul terrorismo con armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari.
La delegazione parlamentare è composta da:
presidente - FORCIERI Giovanni Lorenzo DS_U, Senatore
membri senatori:
Frignone Guido LP
Dini Lamberto Mar-DL-U
Forlani Alessandro UDC
Gubetti Furio FI
Malan Lucio FI
Marino Luigi grippo misto
Nieddu Gianni DS-U
Palombo Mario AN
Membri deputati:
Angioni Franco DS-U
Briguglio Carmelo AN
Caligiuri Battista FI
Cammarata Diego FI
La Russa Ignazio AN
Mattarella Sergio Mar-U
Mereu Antonio UDC
Minniti Marco DS-U
Ricciotti Paolo FI
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