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Corpi civili di Pace: presto una realtà?

In occasione di una manifestazione a favore del servizio civile Sergio Marelli, presidente delle Ong, torna sulla costruzione della difesa nonviolenta.
17 luglio 2004

Qualche giorno fa, intevenendo alla Manifestazione Nazionale a difesa del Servizio Civile, Sergio Marelli, presidente dell'Associazione delle Ong Italiane, è tornato a parlare di corpi civili di Pace. La grande intuizione di Alexander Langer, che dieci anni fa la lanciò al Parlamento Europeo, è sempre rimasta lettera morta. Oggi, afferma Marelli, c'è necessità di affermare un nuovo modello di difesa comune, fondato sulla solidarietà, sull'accoglienza (e in questi giorni Italia docet) e sulla convivenza pacifica. Nel suo intervento Marelli ricorda che la Costituzione Europea appena varata, è nata con la grave assenza del ripudio della guerra, ma ha previsto i corpi civili di Pace. Per questo è necessario fare pressing sui parlamentari europei appena eletti per la loro attuazione "al fine di promuovere nei giovani la cultura alla cittadinanza attiva e per garantire un futuro sicuro e pacifico all'Europa”.
Proseguendo nel suo discorso Sergio Marelli è poi tornato sulla situazione finanziaria delle Ong Italiane, in perenne credito con la Farnesina. “Nelle ultime settimane ci siamo sentiti in dovere di difendere una categoria, quella dei giovani impegnati nel volontariato, nell'associazionismo e nel servizio civile da numerosi tentativi di scippi dei loro diritti. Giovani che vogliono farsi carico dei problemi del paese, rischiano di rimanere a casa. Le Ong italiane che operano prevalentemente nel servizio civile estero nei paesi dei Sud del mondo, sono in credito con lo Stato italiano di 400 mila euro. Ad oggi è di fatto l'associazionismo che sta finanziando il governo italiano e non viceversa, e questo è inammissibile.

Ci chiediamo perché l'Italia continui a minacciare di togliere risorse al Terzo Settore, come paventato nei giorni scorsi all'interno del Decreto taglia spese dell'ex Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, quando gli altri paesi europei, per i quali vale lo stesso momento sfavorevole di congiuntura economia, aumentano le risorse a favore del Non Profit. Forse, se si diminuissero le spese per gli armamenti che in Italia incidono 10 volte di piu' sul Pil, ( l'italia spende l'1,5 % del Pil per gli armamenti e solo lo 0,16% per gli aiuti umanitari) rispetto alle risorse per la Cooperazione internazionale, e si smettesse di minacciare tagli ai finanziamenti per il Terzo Settore, gli operatori dell'associazionismo, i volontari e i giovani del servizio civile potrebbero continuare a guardare con fiducia alle Istituzioni di questo paese”.
L'intervento di Marelli viene a pochi mesi dall'istituzione nel nostro Paese di un tavolo di coordinamento tra gli enti di servizio civile e di obiettori di coscienza, nato proprio allo scopo di contribuire alla nascita nel nostro Paese dei corpi civili di Pace. Per questo è importante non abbassare la guardia, né trascurare l'importanza delle sue parole. Tra un anno saranno passati dieci anni da quando Alex Langer ci ha lasciati. La sua perdita non ha portato solo un grandissimo vuoto in tutti noi, ma anche una pesante eredità. Che dobbiamo meritare. Proseguendo sulla strada per la realizzazione del sogno per il quale tanto si battè, sarebbe il primo passo per poter dire, almeno dieci anni dopo, "Alex stiamo cercando di meritarci i grandi doni che ci hai lasciato".

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