Secondo "appuntamento mondiale dei Giovani della Pace"
Negli ultimi decenni abbiamo visto tante volte, nei vari consessi mondiali a partire dal G8, i cosiddetti Grandi della Terra riunirsi attorno ad un tavolo e decidere il futuro dell'umanità. Nelle parole e nelle promesse(mai rispettate!!!!) spesso si tornava a parlare di Terzo Mondo. Si facevano promesse e si lanciavano iniziative. Puntualmente però, finito il consesso, tutti tornavano a casa e le parole restavano tali. Ma soprattutto si è soffocata la voce del Terzo Mondo. Il G8, ma anche altri organismi internazionali, hanno sempre guardato al cosiddetto Terzo Mondo con sguardi superficiali e con discorsi paternalistici, impedendo ai Paesi che lo compongono di parlare e di decidere del proprio futuro.
Ma quello che non hanno fatto (e mai faranno!!!!!) i Capi di Stato lo ha fatto un bancario di una sessantina d'anni di Torino. Ernesto Olivero, questo il suo nome, due anni fa ha riunito nella centralissima Piazza S. Carlo di Torino 100mila giovani. Insieme a loro ha realizzato quello che è stato definito "il G8 alla rovescia". In quell'occasione i "grandi della Terra", gli adulti, si sono messi da parte per ascoltare. Hanno lasciato parlare i protagonisti di un futuro migliore che parta dall'oggi e da ognuno di noi. In quell'occasione fu redatta la Carta, manifesto del loro impegno e della loro speranza per la costruzione della "civiltà dell'amore". L'Abbé Pierre, 50 anni fa, nel momento in cui con l'appello di Radio Lussemburgo costruiva il primo mattone della futura Comunità di Emmaus, usò il termine "collera dell'Amore". I giovani del Sermig oggi hanno preso il testimone dell'Abbé e vogliono dimostrare ai grandi, agli adulti, che non è vero che non hanno valori. Vogliono prendere in mano il loro futuro e costruirlo sui cammini e sulle rotte dell'Amore e della Pace. Leggo sul sito http://www.korazym.org "I giovani chiedono un mondo nel quale valori di fraternità e rispetto siano alla base di ogni rapporto; un mondo in cui loro stessi siano artefici della pace e che non permetta all’indifferenza di annientare segni di giustizia. In un mondo dove terrorismo, armi e odio sembrano farla da padroni i giovani dicono ai “grandi” che loro scelgono la via del dialogo come soluzione ai conflitti e chiave per la convivenza rispettosa tra i popoli… perché “la pace vincerà se dialoghiamo”!
Il dialogo ci espone in prima persona contro pregiudizi e barriere ed è realmente possibile solo se ognuno accetta di mettersi in gioco e, magari, di cambiare qualcuna delle proprie idee trovando un punto d’incontro con gli altri. Il II appuntamento Mondiale dei Giovani della pace, incontro biennale, non è solo occasione per gridare un fermo “no” alla guerra, ma anche, e soprattutto, momento per confrontarsi e crescere nella convinzione di una quotidianità nutrita dalla pace concreta, fatta di solidarietà, compassione (nel senso vero del termine, “portare insieme”), perdono e amore. Il Sermig pone tutto ciò alla base del proprio credo e vuole che i giovani, tutti i giovani, ne diventino consapevoli; lo slogan che la fraternità fondata da Ernesto Olivero grida a questo mondo assetato di giustizia è: “Giovane, il futuro sei tu"! Tu, giovane, che ti interessi di economia, ecologia, solidarietà, politica, medicina, insegnamento, religione, scienza, tecnologia… "
Con questo progetto e questi forti ideali nel cuore l'evento, che si svolgerà il 3 ottobre, è stato presentato ad Asti, dove quest'anno sarà realizzato tra Piazza del Palio, Piazza Siri e le vie limitrofe. La presentazione, avvenuta il 23 giugno, si è conclusa con le parole di Ernesto Olivero. "è molto più facile dire “no” alla guerra, anziché “sì” alla pace, ma non per questo ci si scoraggia: “vogliamo far in modo che la parola chiave, “dialogo”, entri nell'economia, nella disabilità, nelle malattie, entri nell'industria, entri nella politica. Ma il dialogo avviene solo se sedendomi attorno ad un tavolo sono pronto a cambiare idea" e così si dà avvio a una “rivoluzione d'amore, in cui tutti possono trovare gli strumenti per una maggior vita."
Queste parole sono la maniera migliore per esprimere le intenzioni con le quali l'Appuntamento è stato realizzato, quasi un manifesto d'intenti programmatico. Un manifesto di Pace.
Per seguire l'appuntamento dei giovani del Sermig si può andare sul loro sito, http://www.giovaniepace.org. Qui si possono trovare tutte le informazioni relative alla giornata del 3 ottobre e all'opera di Pace del Sermig.
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