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Orrore globale

Crimini contro l'umanità.

Strupro dell'umanità, ormai il terrorismo globale ha superato anche i limiti della subumanità. La strage in Ossezia è l'ennesimo dimostrazione di quanto la vita umana stia perdendo valore. Per combattere il terrore dobbiamo fermare questa discesa agli inferi.
4 settembre 2004

I bambini,. l'infanzia sono il nostro futuro. Don Bosco insegnava che dall'educazione dei bambini veniva il nostro futuro. Quanto più vengono "educati rettamente", quanto più la società evita di cadere nella barbarie. Eppure questa semplice considerazione, tanto semplice da sembrare ovvia, l'umanità non è ancora riuscita a capirla. I nostri genitori sono vissuti sotto la guerra più sporca di tutte. Quella guerra di Vietnam dove i civili sono stati massacrati senza pietà. Emblema di quella guerra una bambina che correva sotto i bombardamenti. Ma non abbiamo imparato la lezione. New York, Madrid, Mosca, Palestina, Falluja, Afghanistan. Qualunque posto sia stato teatro della violenza ha visto la morte, l'atroce sterminio degli innocenti. Nelle strutture di morte continua a vivere lo spettro di Erode. Stiamo distruggendo il valore della vita.
Non nascondo le difficoltà nello scrivere queste righe.
L'orrore che proviene dall'Ossezia strazia e squarcia qualsiasi coscienza civile. Ad di là, oltre qualsiasi possibile polemica e ricostruzione. Dei bambini, alcuni in fasce, sono stati per giorni vittime di un terrore senza volto. Di un'atroce e inumano sequestro. Ancora una volta l'infanzia è stata testimone dei crimini degli adulti. Dal dominio sovietico fino alle guerre di Eltsin la Cecenia è stata vittima di una violenza e di una ferocia senza pari. Oggi quel rigurgito sta esplodendo, quella violenza si sta rivoltando contro l'umanità. Negli ultimi anni ci stanno ripetendo ormai giornalmente che siamo impegnati in una guerra contro il terrorismo per difendere la nostra civiltà. Ci ripetono che questa guerra è iniziata l'11 settembre 2001. Che i morti delle Twin Towers chiedono questa guerra. Agli ayatollah televisivi e mediatici di tale ferocia vorrei solo ricordare un nome: Coleen Kelly. Ha perso un fratello sotto le torri. E di fronte alla tragedia seppe dire MAI PIU' LA GUERRA. Peaceful Tomorrows, associazione dei parenti delle vittime dell'11 settembre, è nata per questo. Ma il Leviatano è stato ormai svegliato. E tutti noi ne siamo vittima. Come vivranno, come potranno continuare a vivere le vittime del terrore in Ossezia, come potranno portare ancora i bambini a scuola. Noi in Occidente, come potremo fare altrettanto. Ormai la paura di attentati ci paralizza e ci sconvolge. Davanti a tragedie come queste rimaniamo sconvolti. L'orrore per una umanità, una bestialità feroce e spietata, contraria a qualsiasi principio di umanità, anche a quello dell'uomo delle caverne, ci squarcia l'animo. Sempre più vittime della violenza degli adulti sono i bambini. Non soltanto stiamo distruggendo il presente, ma stiamo anche ipotecando un futuro di morte e violenza per i nostri figli.
Non ci rendiamo conto che l'11 settembre non è stato l'inizio. No, è stato solo l'ennesimo capitolo di un unico grande libro di violazione dell'umanità. Iniziato prima di Hiroshima, proseguito in Vietnam e giunto fino ad oggi, passando innumerevoli volte per la Cecenia, l'Afghanistan e tantissimi altri paesi. Dai bambini soldato in Africa ai kamikaze sempre più giovani in Medioriente. L'umanità ormai ha squarciato se stessa, non riesce a tornare umanità davanti al sangue innocente. Non esiste più umanità di fronte a questa violenza, fagocitata e stuprata da una ferocia bestiale e inaudita. Il terrore è entrato nelle nostre case, sta pervadendo il nostro animo. Se si voleva sconfiggere il terrorismo lo si sta alimentando. La tragedia consumatasi in Ossezia è l'ultima dimostrazione di come la morte stia vincendo la battaglia contro la vita e l'umanità. Se volevamo sconfiggere Bin Laden lo stiamo rendendo felice e gli stiamo permettendo di divertirsi come lui voleva. Davanti all'orrore di New York siamo solo stati capaci di invocare altro sangue e altra violenza. Ad un crimine contro l'umanità abbiamo risposto con altri innumerevoli crimini, identici se non peggiori per disumanità. Davanti alla strage di Madrid abbiamo insultato chi ha avuto il coraggio di dire NO ALLA GUERRA, NO AL TERRORISMO, NON ALLA VIOLENZA. Davanti alla tragedia in Ossezia cosa faremo? Ormai non riusciamo a fermare quel meccanismo di autodistruzione e disumanizzante che noi stessi abbiamo creato. Ma quei bambini non chiedono che altri bambini stiano come loro. No, ci interrogano nell'animo, ci devono squarciare e sconquassare la coscienza.
Adulti di tutto il mondo cosa state facendo? Perché volete distruggere il nostro domani? Adulti di tutto il mondo perché ci uccidete?
Perché lo fate? Sceicchi del terrore e presidenti guerrieri perché fate piangere i bambini? Perché li uccidete?
Dobbiamo fermare il crimine, l'unico crimine globale. L'infanzia c'è lo chiede. I loro pianti, le loro lacrime sono l'unica immagine che dobbiamo avere davanti.

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