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Operano come volontarie di "Un ponte per"

Due pacifiste rapite in Iraq. Sono Simona Pari e Simona Torretta

Simona Torretta aveva accusato le forze armate Usa di usare cluster bombs nell'aprile 2004. L'Ong italiana era dal 1991 in Iraq. Il 2 settembre un razzo aveva colpito la casa adiacente agli uffici di "Un Ponte per" ma le due volontarie avevano continuato a operare per un progetto di assistenza ai bambini iracheni. PeaceLink conosce da tempo "Un ponte per" e in più occasioni ha diffuso gli appelli di questa coraggiosa associazione.
7 settembre 2004

Simona Torretta

Questa ragazza a sinistra è Simona Torretta.

Aveva assunto una posizione di intransigente denuncia delle violenze dei comandi Usa.

E' dal 1996 in Iraq.

Questa a destra è Simona Pari. Impegnata in programmi educativi.
Simona Pari


Alle ore 17 ora locale (ore 15 in Italia) del 7 settembre in Iraq sono state rapite a Bagdad.

Operano come volontarie per un'Ong (Organizzazione non governativa) molto conosciuta e stimata in tutto l'Iraq: "Un ponte per".

Il logo di "Un ponte per", l'associazione pacifista impegnata in Iraq dal 1991.

Hanno rispettivamente 29 e 30 anni.

L'organizzazione non governativa e' operativa nella capitale irachena dal 1991 e fu costituita per portare soccorso alle popolazioni dopo i bombardamenti americani del 1991 e l'embargo successivo.

La notizia è stata diffusa da Al Jazeera e confermata da "Un ponte per".

"Un ponte per" è una organizzazione pacifista molto nota e apprezzata dalla popolazione irachena; si era battuta contro la guerra e aveva promosso nel 2003 un'imponente campagna "preventiva" con un manifesto che aveva fatto il giro di Internet (lo riportiamo qui accanto).
"Un ponte per": il manifesto della campagna contro la guerra realizzato dall'associazione pacifista nel 2003

L'azione di rapimento va considerata alla luce di queste informazioni di fondo.

Il 2 settembre un razzo aveva colpito la casa adiacente agli uffici di Un Ponte per, Intersos e ICS a Baghdad. L'esplosione non aveva causato feriti e il lancio di almeno tre razzi non sembrava fosse diretto a colpire gli uffici delle organizzazioni italiane. Questo il comunicato emesso il giorno dopo:

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"Ieri sera un razzo ha accidentalmente colpito la casa adiacente agli uffici di Un Ponte Per, Intersos e ICS a Baghdad. L'esplosione non ha causato feriti: ha colpito il giardino della casa vicina e ha danneggiato parzialmente un muro divisorio. Il razzo e' stato solo uno di una raffica che ha colpito varie zone del quartiere. Secondo i primi accertamenti, il lancio di almeno tre razzi non era diretto assolutamente a colpire gli uffici delle organizzazioni italiane.
Sono pertando destituite di fondamento le notizie su un presuntoattaco alle Ong italiane. Nei mesi e nei giorni passati, incidenti di questo tipo sono accaduti in tutte le zone del Paese, colpendo abitazioni civili da tutti considerati luoghi non target. Un Ponte Per, Intersos e ICS continueranno con serenita' il lavoro nel paese, prestando come sempre la massima attenzione per la sicurezza degli operatori italiani e iracheni".

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Le volontarie rapite non avevano quindi rinunciato a operare per un progetto di aiuto ai bambini delle scuole elementari di Baghdad.

Dall'Italia a Natale erano stati inviati quaderni e altro materiale scolastico per 30 scuole elemetari e per cambiare i vetri alle finestre di 14 scuole. (1)

Per l'estate 2004 "Un Ponte per" aveva iniziato a Bassora il progetto "Saif Hulu – ESTATE FELICE". Un progetto che - con l’aiuto di animatori locali e insegnanti e volontari italiani - ha favorito la partecipazione dei bambini alla vita sociale attraverso attività doposcuola e ha promosso l’educazione alla pace, aiutando l’integrazione di bambini disabili. (2)

PeaceLink conosce da tempo "Un ponte per" e in più occasioni ha diffuso gli appelli di questa coraggiosa associazione. (3) In particolare aveva sostenuto il progetto di diffusione dei datteri, in violazione dell'embargo (Campagna Datteri Made in Iraq, a sostegno dei piccoli coltivatori di datteri a Bassora) con appositi banner.

E' importante sapere che "Un ponte per" era ed è un'associazione impegnata, stando dalla parte dei civili iracheni, a fermare il massacro di Falluja. (4)
Nel maggio scorso ha fatto giungere 630.000 litri d'acqua a settimana per gli abitanti di Falluja ad una popolazione stremata dai bombardamenti Usa, fornendo 3.000 pasticche di cloro in modo da rendere le strutture in grado di sterilizzare autonomamente l'acqua. (5)
Simona Torretta, capomissione di "Un ponte per", aveva saputo collegare il suo impegno pacifista ad una straordinaria concretezza d'azione che l'avevano resa popolare e apprezzata fra la gente. Ad esempio si batteva contro l'aumento di malattie gastrointestinali in particolar modo tra i bambini, causate dalla mancanza d'acqua.

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Queste sono le informazioni pervenute subito dopo il rapimento (6)

17:33 Commando composto da 20 uomini
L'associazione "Un ponte per..." ha fatto sapere che il blitz nella sede dell'organizzazione a Bagdad è stato compiuto da venti uomini armati, che hanno detto di essere un gruppo islamico.

17:23 Vertice a palazzo Chigi
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha convocato per questa sera a Palazzo Chigi una riunione con tutti i ministri interessati, per fare il punto sulla situazione in Iraq.

17:05 Italiane rapite con un blitz
L'irruzione dei guerriglieri è avvenuta a Bagdad. Rapiti due italiane, un'altra donna e un ingegnere iracheno.

16:40 "Un ponte per..." conferma il rapimento di due volontarie
L'associazione "Un ponte per..." ha confermato che due persone del suo staff sono state rapite in Iraq.

16:30 Rapite 2 pacifiste italiane
Si tratta di Simona Torretta, 27 anni, di Rimini, e Simona Pari, 29 anni, di Roma erano coordinatrici di "Un ponte per...". La prima si trovava in Iraq da due anni, la seconda da uno.

--- Approfondimenti ---

SIMONA TORRETTA

Simona Torretta aveva accusato le forze armate Usa di usare cluster bombs nell'aprile 2004. "Un ponte per" fa parte di un Coordinamento delle ong in Iraq (Ncci) che ha elaborato un dossier sulle «violazione delle convenzioni
internazionali che regolano i conflitti armati» da parte dei comandi americani
http://italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_4415.html

SIMONA PARI

Nata a Bologna nel '75, Simona Pari ha vissuto a Rimini per poi tornare sotto le Due Torri, dove si è laureata in filosofia. La ragazza ha lavorato per alcuni anni nel capoluogo emiliano, dove vive, collaborando sia all'attivita' del network "Xing" del centro culturale "Link" sia al festival teatrale di Santarcangelo di Romagna.
Giornalista pubblicista, Pari ha collaborato con vari quotidiani e periodici, occupandosi di cronaca bianca, questioni sociali, esteri ecultura. La giovane donna è appassionata, in particolare, di teatro. Il padre Luciano è un noto avvocato di Rimini. Anche la madre, Donatella Rossi, è una legale.
Pari ha collaborato per due anni con Save the Children Italia occupandosi di programmi internazionali e traffico di minori.
"E' una persona giovane e molto intelligente", dice con la voce rotta dalla sorpresa Silvia Fanti, collega per anni di Pari al "Link", uno fra i piu' noti centri sociali di Bologna. "Sono due anni e mezzo che manca da Bologna, l'ultima volta che ci siamo sentite e' stato nel maggio scorso, quando e' rientrata in italia per un breve periodo. A parte l'attivita' pubblicistica ritengo pero' che la sua attivita' principale sia nel sociale e nella cooperazione".
"Simona Pari e' una ragazza coraggiosa, molto motivata e convinta di quello che sta facendo. Non aveva particolari timori, almeno fino a qualche giorno fa'': a parlare di una delle due ragazze rapite in Iraq e' il responsabile per l' Emilia-Romagna di 'Unponte per ...', Sergio Coronica che conosce sia Simona Pari, di Rimini, sia la romana Simona Torretta, insieme alla quale e' stato anche nella capitale irachena.
Entrambe le ragazze - racconta Coronica - si stavano occupando del progetto istruzione dell' Ong e per questo motivo anche la Torretta aveva visitato alcune scuole dell' Emilia-Romagna.
''Simona Pari, che era in Iraq da circa un anno, faceva avanti indietro con l' Italia da dove e' ripartita circa un mese fa - continua Coronica - mentre Simona Torretta stava quasi sempre a Baghdad".
''Una ragazza solare, entusiasta, attiva''. La descrizione di Simona Pari, ''una bella ragazza, slanciata e magrolina'' e' di Luca Santarelli, che per due anni ha lavorato insieme alla ragazza riminese.
Una ragazza che non si e' mai fermata, anche scegliendo di abbandonare il livello di vita abbastanza elevato che aveva a Rimini.
(Fonte: http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5357116:/2004/09/07:)

Note: (1) http://www.sottovoce.it/posta/ponteper.htm
(2) http://www.buonpernoi.it/ViewDoc.asp?ArticleID=3430
(3) http://italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_4571.html
(4) http://italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_4712.html
(5) http://unimondo.oneworld.net/article/view/92042/1/3877
http://lists.peacelink.it/pcknews/msg07708.html
(6) http://notizie.tiscali.it/special/iraq/articoli/settembre/07/diretta_iraq.html
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"Un ponte per..." ONG
piazza Vittorio Emanuele II, 132
00185 ROMA
tel. 06 6780808
Web: http://www.unponteper.it
Email: posta@unponteper.it
uff-stampa@unponteper.it

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