Liberate la pace! Il sito di “Un ponte per …” sull'emergenza ostaggi
Desideriamo segnalarvi che da alcuni giorni abbiamo attivato un servizio di comunicazione contattabile sempre tramite il nostro sito www.unponteper.it in cui vengono raccolti tutti gli appelli, i messaggi di solidarietà, le iniziative di sostegno per la liberazione dei quattro ostaggi rapiti in Iraq il 07 settembre.
Il sito, intitolato “Liberate la pace!”, è aggiornato costantemente da una decina di volontari/e e diversi traduttori e traduttrici, coordinati da “Un Ponte per…” e contiene informazioni in lingua italiana, inglese, francese, spagnola e araba (in via di potenziamento).
Sono fin'ora consultabili oltre 100 appelli per la liberazione e 200 messaggi di solidarietà, mentre sul sito http://www.petitionspot.com/petitions/freeourfriendsla la petizione “Liberate la pace!” promossa da Un Ponte per… e dal Comitato italiano Fermiamo la guerra è stata sottoscritta da 2850 persone.
Messaggi di solidarietà e appelli continuano ad arrivare ad un ritmo incalzante tanto che e i/le volontari/e e i/le traduttori e traduttrici, faticano a tenere il ritmo degli aggiornamenti.
Un Ponte per…,ringrazia ogni singola persona, ogni gruppo e associazione che in questo difficile momento ci ha espresso solidarietà.
Per comunicazioni sulle pagine dedicate agli ostaggi: speciale.simone@unponteper.it
Articoli correlati
- Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo
Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq
Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.16 novembre 2023 - "Breaking News", una volta tanto in positivo
Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi
Cercare giustizia è necessario per coloro che hanno perso la vita e per le vittime sopravvissute. E la storia merita di essere riconosciuta.2 agosto 2023 - Gulala Salih - Un recente studio scientifico ripropone la questione
Problemi di salute mentale dei veterani e militari americani
Dopo due decenni di guerra continua in Afghanistan, una crescente popolazione di veterani si presenta per cure di salute mentale. La depressione rimane una delle principali condizioni di salute mentale nei militari. E ogni anno più di seimila si suicidano. - How to fight against war disinformation? Julian Assange shows a way
"My one and only New Year's Resolution": Letter from an ex-pacifist (now no longer "ex")
January 1st of each year is the time for formulating resolutions to keep or break (usually the latter) during the 365 days ahead. So Martina, an ex-pacifist who now is no longer “ex”, has decided to make only one resolution for 2023. “That way,” she says, “I’m sure to keep it.”8 gennaio 2023 - Patrick Boylan
Sociale.network