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Forte imbarazzo del governo americano e britannico

Il Segretario generale dell'Onu: "La guerra in Iraq è illegale"

Kofi Annan ha definito l'invasione dell'Iraq una violazione della Carta delle Nazioni Unite.
17 settembre 2004
www.repubblica.it 16/9/04 (http://www.repubblica.it/2004/i/dirette/sezioni/esteri/iraq/16sett/index.html)

Vignetta di Vauro Kofi Annan ha definito "illegale" la decisione dell'amministrazione Usa d'invadere l'Iraq nel marzo dell'anno scorso. "Io", ha dichiarato il segretario generale dell'Onu alla 'Bbc', "sono uno di coloro i quali ritengono che ci sarebbe dovuta prima essere una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza". A proposito della guerra intrapresa per rovesciare l'ex regime di Saddam Hussein, Annan ha aggiunto senza mezzi termini: "Ho già manifestato come dal nostro punto di vista l'invasione dell'Iraq non sia avvenuta in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, e come dunque, sotto il profilo della Carta, essa sia stata illegale".

Note: Governo Gb ad Annan: "Guerra legale e necessaria"

La guerra in Iraq "non solo è stata legale ma anche necessaria": lo ha detto stamane il governo britannico, replicando al segretario dell'Onu, Kofi Annan, che, in un'intervista alla Bbc World Service, aveva sostenuto ieri che la guerra irachena "non era in conformità con la Carta delle Nazioni Unite" e pertanto "illegale".


Bush ad Annan: "C'era la risoluzione"
Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha affermato oggi che le Nazioni Unite avevano votato in favore di un intervento militare in Iraq, rispondendo al segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, secondo cui la guerra era "illegale". "Le Nazioni Unite hanno esaminato (i rapporti della) stessa intelligence che ho visto io - ha detto Bush - e hanno concluso che Saddam Hussein rappresentava una minaccia. Il Consiglio di Sicurezza ha votato con 15 voti a favore e nessuno contrario perchè Saddam ammetta e disarmi per evitare pesanti conseguenze". Poi la frecciata: "Penso che quando le organizzazioni dicono qualcosa, meglio che lo rispettino", ha detto il presidente americano.

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