L'India non ha davvero bisogno di aiuti?
Milano, 6 gennaio 2005
Le notizie che ci giungono dall’India sono richieste di aiuto e di sostegno. I nostri partner, ong, associazioni e diocesi, presenti in Tamil Nadu e in Andhra Pradesh si stanno adoperando per portare i primi soccorsi presso le popolazioni costiere. Materiali vengono scaricati dai camion giornalmente. Sono stati organizzati campi profughi nell’interno. La popolazione, terrorizzata non vuole ritornare sulla costa.
Per far fronte a questo drammatico momento, i responsabili delle associazioni indiane ritengono sia fondamentale tornare al più presto alla normalità. Ricostruire i villaggi, dare supporto psicologico alle comunità, ed evitare un pericolosissimo esodo di disperati verso le città dell’interno.
Per realizzare tutto questo ci voglio fondi e la società civile indiana ne è perfettamente consapevole. Le richieste di finanziamento per l’emergenza e per la ricostruzione continuano giornalmente ad arrivare a Mani Tese.
Perché il Governo indiano sostiene di non aver bisogno di aiuti internazionali? Le risposte si posso intuire facilmente, ma la popolazione ne paga le conseguenze.
Alla luce dei primi stanziamenti effettuati dal Ministero Affari Esteri italiano, l’India non risulta ancora tra i Paesi beneficiari. Mani Tese chiede che venga ascoltato l’appello della società civile indiana e che vengano aperti canali di finanziamento attraverso le ONG che operano da anni nelle zone colpite del sud del Paese.
Per sostenere, con Mani Tese, i progetti dei parnter indiani:
C.C.P. 291278, intestato a Mani Tese, P.le Gambara 7/9, 20146 Milano.
Conto Corrente Bancario n° 40, Banca Popolare Etica, CAB 12100, ABI 05018, CIN X.
Per versamenti con carta di credito, telefonare al numero verde 800-552456.
Indicare nella causale: Emergenza Maremoto India, progetto n° 2060.
Per ulteriori informazioni: Erica Pedone – Ufficio Stampa Mani Tese – P.le Gambara 7/9 – 20146 – Milano. Tel. 02/4075165 – fax 02/4046890 – 338/9960030.
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