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Le tre carte italiane

8 gennaio 2005
Raffaele K. Salinari
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Continua il gioco delle tre carte per gli aiuti italiani alle popolazione colpite dal maremoto. Il Ministro del tesoro «libera» 35 milioni di euro da affidare alla Cooperazione raschiando il fondo del barile di un dicastero già ridotto ai minimi termini. Per far fare bella figura a Fini non si esita a spostare i residui, già previsti per altre operazioni di aiuto, verso l'area certo più colpita ma oggi anche più coperta dai media. Manovra grave: in primo luogo perché convoglia verso una zona, seppur in grave situazione, cifre destinate ad altre popolazioni in stato di necessità, mettendole in competizione tra loro, e poi perché non sappiamo in che tempi si spenderanno i fondi, dato che la struttura della Farnesina non è in grado di assicurare interventi di vera emergenza. La legge operante, la 49 dell' 87, non prevede queste procedure. Due le conseguenze: un fondo per la cooperazione che l'anno prossimo sarà pari a zero, e dunque in caso di altri disastri nessuno potrà contare sull'aiuto pubblico italiano, a meno che non si lanci una seconda Operazione Arcobaleno sottraendo fondi privati a beneficio dello stato, e una gara all'accaparramento dei fondi da parte di imprese private od Ong che pur non operando nella zona si scopriranno una vocazione in tal senso. Accantonata per il momento la guerra tra Fini e Protezione civile continua dunque quella del posizionamento italiano in campo internazionale. Ma le misure straordinarie senza una riforma della cooperazione potranno supplire forse a un problema politico contingente, certamente non risponderanno ai problemi di un aiuto efficiente. I fondi dovevano e potevano essere trovati altrimenti, come più volte ha spiegato la campagna Sbilanciamoci. Ma è nel merito della gestione che si dovrà aprire un osservatorio indipendente per valutare se i fondi andranno a buon fine, e in che tempi, se saranno davvero utilizzati da chi conosce la zona e opera attraverso partners locali affidabili.

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