Domani a Lugo di Romagna si alzerà una voce forte e chiara per chiedere il cessate il fuoco.
La guerra sembra soffocare le speranze di pace.
Durante l'incontro dal titolo "Cessate il fuoco" gli organizzatori esprimeranno il loro profondo sdegno per la crudeltà e la violenza che avviliscono l'umanità intera. Citando la filosofa Simone Weil, ricorderanno che "tutto ciò che è sottoposto al contatto con la violenza è avvilito: le vittime subiscono la massima offesa; gli oppressori offendono se stessi".
L'evento vedrà la partecipazione di personalità come Marco Tarquinio ed Angela Dogliotti, che sottolineeranno l'urgenza di portare le istanze di pace al Parlamento Europeo. Il monito degli organizzatori sarà chiaro: la voce dei popoli dovrà farsi sentire, e la richiesta di un cessate il fuoco dovrà prevalere su ogni logica bellicista. Sarà inoltre messo in discussione il ruolo delle istituzioni internazionali e di figure politiche come Mario Draghi, il cui operato è criticato per aver favorito la corsa al riarmo, sostenendo un modello economico neoliberista e militarizzato.
Nel corso dell’incontro, si rifletterà anche sulla centralità della nonviolenza nel messaggio di Papa Francesco. Nelle sue encicliche “Laudato si’” e “Fratelli tutti”, il Papa ha più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di una riconversione etica e spirituale che metta al centro la cura del creato e la pace tra i popoli. Tuttavia, si sottolineerà come le istituzioni politiche spesso ignorino queste voci di saggezza, lasciando spazio a una retorica di guerra che ormai pervade i grandi media.
Come ha detto Piero Calamandrei: "Ognuno di noi, se la nuova guerra verrà, sarà colpevole per non averla impedita".
Lugo di Romagna lancerà il suo appello, unendosi al coro di chi crede che un mondo senza guerra sia ancora possibile.