In un momento in cui il popolo ucraino è esausto, con migliaia di giovani arruolati a forza o in fuga, la retorica della vittoria sembra lontana dalle preoccupazioni quotidiane delle persone comuni. Zelensky è crollato al 15% dei consensi, secondo un recente sondaggio.
Gli appelli da parte ucraina per un rapido ingresso dell’Ucraina nella NATO rischiano inoltre di far aumentare lo scontro per ottenere, da parte russa, una Caporetto per Zelensky.
È paradossale osservare che il Piano per la Vittoria di Zelensky - approvato dalla von der Leyen - sembra essere più che mai funzionale alla strategia militare del Cremlino che ha preparato la Russia a una guerra di lunga durata (ha preparato scorte militari notevolissime). Putin - che teme un approccio realistico e diplomatico che gli faccia scoprire le carte - ha gioco facile a farsi beffe del Piano della Vittoria che, con il suo irreale slancio per piegare le armate russe, otterrà con molta probabilità l'esatto opposto.
Solo se l'escalation dovesse diventare tale da coinvolgere la Nato, Zelensky avrebbe la probabilità di vincere la guerra, ma lo scontro diventerebbe nucleare.
Alessandro Marescotti