Ultime novità
Il Sudan nell’Alto Commissariato per i diritti umani
Il Sudan siederà nell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNCHR). È stato rieletto martedì scorso, dopo che l’Africa ha presentato la sua candidatura per uno dei quattro posti che le spettano, insieme a quella del Togo, Kenya e Guinea. Una candidatura che, pur non essendo la prima nella storia di questo stato africano in Commissione per ben tre anni, è in evidente contraddizione con l’accusa di appoggiare massacri e operazioni di pulizia etnica in Darfur.5 maggio 2004 - Benedetta Cocchini- Norman Peach motiva la sua decisone di proporre Vanunu per i prossimo Premio Nobel per la Pace
Date a Vanunu il Premio Nobel per la Pace!
Articolo che parte da una possibile scoperta di un sito nucleare in Iraq con la conseguente cattura dell'eventuale spia con un esito che ricorda la vicenda di Vanunu3 maggio 2004 - Norman Paech* - Poche le differenze rispetto a Bush
Non convince il candidato democratico Kerry sulla guerra in Iraq
"Kerry è libero di criticare il presidente per la situazione attuale dell'Iraq, ma non propone una concreta politica alternativa", scrive Harold Meyerson sul Washington Post .3 maggio 2004 - www.internazionale.it - Servizio fotografico pubblicato sul Daily Mirror.
Anche militari inglesi hanno torturato dei prigionieri iracheni
Nelle note il link alle immagini. Aperta un'inchiesta. Amnesty International: «Londra e Washington hanno ignorato le nostre segnalazioni»3 maggio 2004 - www.corriere.it - Educare alla pace, un'opera costante nelle coscienze
L'impegno dei cristiani per la Pace
Il Papa: "La guerra come strumento di risoluzione delle contese fra gli Stati è stata ripudiata dalla coscienza di gran parte dell'umanità". "Educare le nuove generazioni alla Pace, deve diventare sempre più stile di vita, fondato sui quattro pilastri della verità, della giustizia, dell'amore e della libertà".1 maggio 2004 - don Marco Pagniello - Progetti di pace e piani di guerra
Taranto città operatrice di pace con padre Zanotelli e padre Kizito
Nella città dove è prevista la costruzione della "superbase" Usa, Taranto città operatrice di pace lancia a tutta l'Italia una proposta alternativa:
- digiuno cittadino in ogni porto in cui dovesse attraccare un'unità che comporti un rischio nucleare;
- richiesta alle autorità che - per motivi di sicurezza e in relazione al pericolo terrorismo - nessun permesso di attracco in nessun porto italiano venga concesso a unità navali con propulsione nucleare e che non dichiarino di non avere a bordo armi atomiche: un incidente o un attentato avrebbe conseguenze devastanti.
- proposta di reinvestimento del 5% delle spese per armi verso l'aiuto internazionale alle popolazioni povere.
- no ai progetti militari segreti che scavalcano il Parlamento, sì alla democrazia e alla sovranità popolare.19 marzo 2004 - Alessandro Marescotti - Un messaggio alle famiglie Agliana, Cupertino e Stefio
Per salvare gli ostaggi: chiedere per gli altri ciò che si chiede per se stessi
Questa è la presa di posizione firmata da alcuni tarantini dopo un ampio dibattito svoltosi il 28 aprile dopo la presentazione dell'Annuario della Pace.29 aprile 2004 - Alessandro Marescotti - 9 anni dopo un ricordo di Iqbal Masih
Chi uccide un bambino spegne il sorriso di una fata
Quante volte da bambini avevamo incubi? Tante, tantissime. E spesso erano gli stessi che ci perseguitavano tutte le notti. Spesso sognavamo i fantasmi, le streghe, qualcuno che ci voleva fare del male. O degli orchi. Poi crescendo scoprivamo che i fantasmi non esistono e che in realtà quelle che noi credavamo streghe, erano simpatiche e arzille vecchiette. E gli orchi? Gli orchi esistono?28 aprile 2004 - Alessio Di Florio - Peppe Sini: una lettera ad alcune persone amiche
Digiuno in solidarietà con i familiari dei tre italiani rapiti e minacciati di morte
Un digiuno gandhiano per condividere una sofferenza e per salvare tutte le vite umane che possono essere salvate, a cominciare da quei tre giovani nostri concittadini in Iraq.28 aprile 2004 - Peppe Sini Lettera ai familiari degli ostaggi in Iraq
Cari, vi scriviamo pubblicamente per raccogliere e rilanciare l'appello di alcuni
tra voi a manifestare subito per il ritiro immediato dei militari italiani
dall'Iraq e per la salvezza dei tre ostaggi.28 aprile 2004 - Movimento dei disobbedienti meridionali
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