L'esercito israeliano usa le flechette
sulle scale. Ho pensato che l'intero edificio stesse crollando". I vicini
guardavano dalle finestre. Quattro elicotteri Apache, dono Usa, erano
sospesi nel cielo, due da ogni lato lato sopra le nostre teste, e
sparavano missili su un auto. Le esplosioni erano terrificanti, per una
popolazione gia' terrorizzata e presa di mira.
E' stato un assassinio mirato. Una delle vittime era dentista in una
clinica dell'università Islamica di Gaza, e leader dell'ala politica di
Hamas: il dottor Ibrahim Ahmad al-Maqadmeh.
Dopo che i militari hanno finito di sputare missili, le macchine volanti
sono rimaste con arroganza nel cielo per 15 minuti, nessuno sapeva se
stessero per sparare di nuovo. Un uomo mi ha detto che volevano sincerarsi
di aver ucciso gli occupanti dell'auto. "Hanno aspettato per vedere se
qualcuno ne usciva vivo". Nessuno ne e' uscito.
Le persone uccise sono, oltre al dentista: Abdul Rahman Zuheer al-Amudi,
29 anni, del campo profughi ash-Shati. Khalid Jum'a, 30 anni, di Jabalia.
Ala' Udeh al-Shukri, 30 anni, di Gaza. Altre due persone sono ferite.
Inoltre, diverse case e una seconda macchina sono state danneggiate.
Due notti fa i militari hanno ucciso dieci persone: otto del campo
profughi el-Bureij e due della zona di Namsawi nel Khan Younis Camp. Sono
circa 100 i palestinesi uccisi dai militari nell'ultima settimana nella
sola Striscia di Gaza.
L'ospedale Shifa a Gaza è stracolmo.
C'è una polemica internazionale, il governo militare israeliano nega di
aver usato le "flechettes", prodotte in USA e proibite dal diritto
internazionale, inserite nelle granate da carro usate durante il massacro
di due giorni fa nel campo di Jabalia. Ho parlato col dottor Mu'awiya
Hassanain, direttore generale delle emergenze, ministro palestinese della
salute, capo chirurgo di traumatologia, e chirurgo vascolare all'ospedale
Shifa, il principale di Gaza.
"Vorrei dire e annunciare che l'esercito israeliano sta usando granate da
carro riempite di flechettes. Esse penetrano nel corpo causando la morte,
penetrando testa, collo, petto, addome, raggiungendo le due grosse arterie
femorale e l'aorta e causando così shock da dissanguamento. Sono il
responsabile e il dottore medico-legale per tutti quelli dell'intifada.
Sono il "dottor intifada". Sono il primo a vedere ed esaminare le vittime
degli attacchi israeliani. Ciò che ho visto nel giorno criminoso e
sanguinoso dell'attacco al campo di Jabalia è il risultato di granate
piene di flechettes usate dai soldati, che in pochi minuti hanno causato
la morte di otto palestinesi e ne hanno ferite oltre 60. Le flechettes
penetrano nella testa e, arrivando al cervello, e causano la morte. La
loro penetrazione nei grandi vasi sanguigni causa severe emorragie, la
penetrazione nel petto fa esplodere cuore, polmoni, addome. Tutti i
palestinesi in questione sono morti a causa di queste flechettes".
All'ospedale ho visitato un ragazzo che è stato ferito durante l'attacco,
si trovava accanto ai pompieri mentre lavoravano a Jabalia. Entrambe le
sue cosce sono avvolte da spesse bende, il naso è fracassato e impastato
di sangue, e sta cercando di guarire. E' difficile per le famiglie
muoversi nell'ospedale a causa dei troppi feriti, stanze e corsie sono
piene di gente. Chiedo al dottore di mostrarmi una flechette. Ne prende
una in mano e dice "Le estraggo da cadaveri, dai corpi, insieme con altre
shrapnel. Soffriamo molto a causa dei militari israeliani".
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