Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Occupati Palestinesi 34/2003 dal 4 al 10 settembre 2003
Le forze israeliane continuano a violare i diritti umani nei Territori Occupati Palestinesi
a.. Le forze israeliane hanno ucciso 11 palestinesi, inclusi 2 bambini
b.. 3 delle vittime sono state uccise durante assassinii extragiudiziali
c.. le forze israeliane hanno fallito 2 tentativi di assassinio contro il fondatore ed altri due vecchi leaders del movimento Hamas
d.. Sono continuati i bombardamenti indiscriminati israeliani contro aree residenziali palestinesi che hanno portato alla more di 2 civili palestinesi ed al ferimento di altre dozzine
e.. Le forze israeliane hanno condotto una serie di incursioni in aree palestinesi della West Bank e della Striscia di Gaza
f.. Sono state invase alcune case e sono stati arrestati altri civili palestinesi
g.. Più di 100 donums di terreno agricolo sono stati rasi al suolo ed una casa è stata demolita nella Striscia di Gaza
h.. Nella continua campagna israeliana di ritorsione contro famiglie di ricercati palestinesi e di coloro che sono ritenuti responsabili di aver effettuato attacchi contro obiettivi israeliani, le forze israeliane hanno distrutto 2 case nella West Bank
i.. E' continuata la costruzione del muro di separazione nella West Bank
j.. Le forze israeliane hanno imposto una chiusura totale sulla West Bank e sulla Striscia di Gaza
Facendo seguito ai 2 attentati che hanno avuto luogo all'interno di Israele martedì 9 settembre 2003, i funzionari politici e militari israeliani hanno intensificato le loro minacce contro i palestinesi, indicando che i crimini di guerra che vengono perpetrati contro i civili palestinesi potranno continuare. Il PCHR è preoccupato che le forze di occupazione israeliani possano continuare ad intensificare la loro aggressione verso i civili palestinesi ed aumentare l'uso di forza eccessiva contro obiettivi civili, incluso l'uso di aerei da guerra.
Questo avviene quando i sistemi politico e militare israeliani hanno dichiarato che continueranno a prendere qualsiasi misura necessaria contro i dirigenti dei gruppi palestinesi quali Hamas.
Solo dopo poche ore aver emesso queste minacce, mercoledì mattina 10 settembre 2003, aerei da guerra israeliani hanno lanciato missili contro la casa del Dr. Mahmoud al-Zahhar, un vecchio dirigente del movimento Hamas, nell'area densamente popolata dei dintorni di al-Sabra nel centro di Gaza City. Al-Zahhar è sopravvissuto, ma durante l'attacco aereo sono stati uccisi suo figlio ed una delle sue guardie del corpo. Questo attacco avviene solo pochi giorni dopo il tentativo di assassinino che aveva come mira Sheikh Ahmed Yassin. Le tattiche usate in entrambi questi attacchi ricordano un assalto avvenuto il 22 luglio 2002, quando le forze israeliane hanno usato jet da combattimento F16 per prendere di mira una casa nell'area densamente popolata nei dintorni di al-Daraj nel centro di Gaza City. Questo attacco ha causato la morte di 18 palestinesi, incluso Sheikh Salh Shehada, un dirigente dell'ala militare del movimento Hamas, insieme a sua moglie, sua figlia ed alla sua guardia del corpo. Le altre vittime, per la maggior parte bambini, risiedevano nelle case vicine.
Questa settimana le forze di occupazione israeliane hanno condotto una serie di incursioni in aree controllate dall'Autorità Palestinese, durante le quali hanno ucciso alcuni civili palestinesi, hanno fatto irruzione e distrutto case ed arrestato dozzine di palestinesi, radendo al suolo aree di terreno agricolo palestinese e demolendo alcune case. Le forze di occupazione israeliane hanno continuato a bombardare aree residenziali palestinesi ed hanno mantenuto l'assedio totale imposto sui OPT.
Questa settimana, 4-10 settembre 2003, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso 11 palestinesi, e ne hanno ferite altre dozzine.
Le forze di occupazione israeliane hanno condotto 7 incursioni in aree palestinesi della Striscia di Gaza, durante le quali hanno raso al suolo grandi aree di terreno agricolo palestinese specialmente a Deir al-Balah e Khan Younis.
Le forze di occupazione israeliane hanno continuato a bombardare aree residenziali palestinesi, specialmente a Khan Younis e Rafah. Alcuni civili palestinesi, inclusi bambini, sono stati feriti.
Nella West Bank le forze di occupazione israeliane hanno condotto una serie di incursioni in aree controllate dai palestinesi, accompagnate da bombardamenti e sparatorie indiscriminati. Il 4 settembre 2003 le forze di occupazione israeliane hanno distrutto una palazzina di 7 piani a Nablus nella quale vivevano 8 famiglie. La distruzione ha avuto luogo a seguito di uno scontro a fuoco tra le forze israeliane ed un uomo armato palestinese. L'uomo armato è stato ucciso durante lo scontro a fuoco dopo avere riportato varie ferite da arma da fuoco. Il 9 settembre 2003 le forze di occupazione israeliane hanno circondato ed hanno fatto fuoco contro una palazzina di 8 piani ad Hebron. 3 palestinesi, incluso un bimbo di 11 anni che era in una casa adiacente, sono stati uccisi nell'attacco ed altri due civili sono stati feriti. Le forze di occupazione israeliane hanno messo esplosivi nell'edificio e l'hanno distrutto lasciando 98 persone (14 famiglie) senza casa.
In 2 casi di apparenti omicidi mirati, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso 2 ragazzi palestinesi nella West Bank e nella Striscia di Gaza. Il 6 settembre 2003, le forze di occupazione israeliane hanno sparato ad un diciassettenne civile palestinese vicino al confine con Israele nella città di Jabalya nella Striscia di Gaza. E' stato ferito da alcuni colpi da fuoco ed i soldati israeliani lo hanno lasciato sul luogo, senza prestargli aiuto medico. Visto che le ambulanze palestinesi non sono state in grado di raggiungere l'area, la vittima è morta dissanguata. Le circostanze del fatto indicano che i soldati israeliani hanno sparato alla vittima senza fare alcun tentativo di arrestarlo.
Il 10 settembre 2003 le forze di occupazione israeliane hanno ucciso un ragazzo palestinese mentre stava cercando di attraversare il muro di separazione vicino al villaggio di Seilat a-Hatthia nel nord della West Bank. Hanno anche ferito ed arrestato un altro ragazzo.
Le forze di occupazione israeliane hanno bombardato il campo profughi di Balata, ad est di Nablus, mentre civili palestinesi stavano uscendo dalla moschea dopo la preghiera della sera, ed hanno ucciso 2 civili palestinesi e ne hanno feriti altri due in modo serio.
In violazione alla legge umanitaria internazionale, specialmente della Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra del 1949 e del suo articolo 33 che proibisce la punizione delle persone protette per "un offesa da loro non personalmente commessa", le forze israeliane hanno continuato a prendere misure di ritorsione contro famiglie di palestinesi che Israele accusa di aver ordinato, facilitato o eseguito attacchi contro obiettivi israeliani. In questo contesto hanno distrutto un appartamento di tre piani a Tulkarm ed un negozio ad Hebron, oltre ai 2 appartamenti distrutti a Nablus ed Hebron.
Le forze di occupazione israeliane continuano a mantenere uno stretto assedio sui Territori Occupati Palestinesi, specialmente nella West Bank. Il 7 settembre 2003 le forze di occupazione israeliane hanno imposto una completa chiusura sui Territori Occupati Palestinesi ed hanno impedito a tutti i palestinesi di entrare in Israele.
Nella Striscia di Gaza le forze di occupazione israeliane hanno ri-eretto 2 torri di osservazione ai congiungimenti di Abu Houli e al-Matahen, nel nord di Khan Younis su via Salah al-Din e le 2 torre di osservazione sono state spostate di 15-20 m dai loro siti originari. Seguendo questi ultimi sviluppi, le forze di occupazione israeliane hanno mantenuto il controllo completo su via Salah al-Din.
Mentre le forze di occupazione israeliane continuano a perpetrare violazioni dei diritti umani contro i civili palestinesi, hanno anche continuato a costruire il muro di separazione tra la West Bank ed Israele. A questo scopo hanno confiscato ulteriori aree di terreno palestinese ed hanno demolito altre case palestinesi. Dopo gli attentati suicidi il capo della polizia israeliana, Shlomo Aharoneski, ha affermato che la costruzione del muro di separazione deve continuare, ed ha aggiunto che il Primo Ministro israeliano aveva ordinato che la costruzione doveva essere accelerata. Questa settimana le forze di occupazione israeliane hanno chiuso i cancelli che separano i villaggi palestinesi, recingendoli tra il muro e la Linea Verde e tagliandoli fuori dal resto della West Bank.
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