Violenze ed abusi all'ombra della guerra
- 28 agosto 2006
Secondo un’indagine di B’Tselem dall’inizio dell’operazione “Summer rain” nella Striscia di Gaza, il 28 giugno 2006, c’e’ stato un sostanziale incremento dei casi di abusi, umiliazioni e violenze da parte dei soldati israeliani e della polizia di frontiera in Cisgiordania. Dalla data di inizio dei bombardamenti sul Libano, 12 luglio 2006, l’aumentare di questo genere di azioni è ancora più evidente.
In un rapporto diffuso lo scorso 23 agosto a Gerusalemme, B’Tselem afferma che le pesanti restrizioni alla libertà di movimento imposte ai palestinesi della Cisgiordania nelle ultime settimane sono la causa diretta dell’intensificarsi delle violenze contro i civili palestinesi. E gli eventi bellici in Libano e nella Striscia di Gaza hanno giocato un ruolo importante, principalmente per due motivi. In primo luogo i soldati israeliani hanno accumulato un gran senso di frustrazione alle notizie delle perdite di civili e militari causate da Hizbollah, frustrazione sfogata con un aumento dell’aggressività contro i palestinesi. In secondo luogo con la disattenzione dell’opinione pubblica internazionale, focalizzata sulla crisi libanese e, anche se in misura molto minore, su Gaza, le forse di sicurezza israeliane hanno probabilmente pensato che nessuno chiedesse loro conto del comportamento violento e degli abusi contro i palestinesi in Cisgiordania.
B’Tselem ha presentato una denuncia chiedendo che la magistratura e i vertici politici e militari intervengano per punire i responsabili di almeno sei casi di violenza documentati nel rapporto, commessi dalle forze di sicurezza in diversi posti di blocco in Cisgiordania. Le azioni descritte in questi casi mostrano un “comportamento crudele, inumano e degradante, proibito dalle leggi internazionali”.
http://btselem.org
IL RAPPORTO COMPLETO (in inglese):
http://www.btselem.org/english/Beating_and_Abuse/20060821_Rise_in_security_forces_violence.asp
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