A Sderot si parte con le aule bunker
Alla ripresa dell'anno scolastico in Israele, prevista per domani, gli studenti della cittadina di Sderot, troveranno ad accoglierli 200 soldati che li assisteranno in caso di allarme per i razzi artigianali Qassam che vengono lanciati dai gruppi armati palestinesi dalla Striscia di Gaza. Il generale Yitzhak Gershon, comandante del Fronte interno, ricordando che ogni scuola a Sderot è dotata di «aule rinforzate» nelle quali muri, soffitto e finestre sono collaudati per sopportare l'impatto di un'esplosione, ha sostenuto che non c'è motivo di allarme e che l'esercito può garantire una protezione adeguata. Le sue assicurazioni però tranquillizzano solo in minima parte i genitori degli studenti che, da parte loro, hanno deciso di sospendere, ma di non annullare, le annunciate proteste contro l'inizio dell'anno scolastico.
«Se la situazione è come viene descritta e se ci sono così tante aule protette, perché il generale o il ministro della difesa (Ehud Barak) non firmano un documento di garanzia per la sicurezza delle classi?», ha chiesto Sasson Sara, rappresentante dell'associazione dei genitori e degli insegnanti di Sderot. «Vorrei sapere se il generale manderebbe i propri figli a studiare in un rifugio per otto ore al giorno. Gershon capisce cosa significa questo?». Resta alta nel frattempo la tensione tra le famiglie di Sderot e il ministro dell'istruzione Yuli Tamir, sfociata il 24 agosto in una rissa e scontri con la polizia.
Il ministro, visitando la cittadina, aveva promesso ai genitori la costruzione di sei nuove scuole con protezioni speciali e la ristrutturazione di gran parte dei rifugi sotterranei. Era stata però chiara nel dire che l'anno scolastico sarebbe cominciato regolarmente in tutto il paese, quindi anche a Sderot. Parole accolte male dai familiari degli studenti che avevano perciò reagito con violenza. Batya Katar, un'altra rappresentante dell'associazione dei genitori, aveva replicato che le scuole rimarranno chiuse e gli studenti tenuti a casa se non verranno consegnati subito 54 scuolabus blindati e garantita la possibilità per gli studenti di iscriversi in istituti di altri centri abitati. La stampa israeliana ha riferito che almeno 700 dei 4.100 studenti di Sderot, domani andranno a scuola in altre città. Un numero che, con ogni probabilità, è destinato ad aumentare.
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