Palestina

COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE SU NABLUS

5 gennaio 2004
ASSOCIAZIONE PER LA PACE

La situazione della città palestinese di Nablus (la più grande della Cisgiordania)
si fa sempre più drammatica. Da giorni infatti l?esercito israeliano ha
occupato la città, in particolare il centro storico, gettando nel terrore
e nella disperazione la popolazione civile. Omicidi, ?arresti? indiscriminati,
requisizione di case, distruzione di palazzi, incursioni sanguinose nei
campi profughi sono le azioni messe in atto dagli occupanti. Anche per i
volontari internazionali presenti in città, e fra questi coloro che operano
nel nostro presidio, le condizioni di permanenza diventano sempre più difficili.
Nella giornata di ieri una volontaria italiana è stata ferita dai calcinacci
prodotti da un colpo di avvertimento sparato da un soldato israeliano che
le impediva l?accesso ad una casa dove voleva con altri volontari assistere
gli abitanti.

Per la delegazione italiana presente in Palestina alle iniziative di GIPPP,
composta dall?Assopace e dalle Donne in Nero, è stato molto difficile poter
entrare in città, mentre sui volontari presenti grava la minaccia di espulsione.
Ma quello che più ci indigna è il silenzio della cosiddetta comunità internazionale
che assiste indifferente alle più gravi violazioni dei diritti umani. Che
dire degli atti di vero e proprio terrorismo in divisa come gli omicidi
?mirati?, o delle uccisioni di donne e bambini come ?effetti collaterali?,
e delle requisizioni di case, delle distruzioni di interi palazzi, o di
quelle azioni mafiose come le rappresaglie sui familiari dei kamikaze?
L?appello che lanciamo è di intensificare la presenza internazionale in
Palestina, di rafforzare i legami con le realtà pacifiste israeliane e palestinesi,
di demolire ?l?altro muro?, quello della disinformazione e dell?indifferenza,
di fermare l?onda di morte e di disperazione che si abbatte sulla popolazione
palestinese, per opera del governo Sharon, ma anche con la complicità di
chi finge di non vedere.

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