Vogliamo solo arrivare a Gaza, non cerchiamo lo scontro.
Attivisti a bordo della nave chiedono venga loro concesso il permesso di fare visita ai propri amici e famigliari nel territorio di Gaza, ancora sotto assedio, per consegnare il carico di medicinali, giocattoli e attrezzature necessarie per la ricostruzione. Chiedono al mondo intero di unirsi a loro.
'La gente di Gaza ha disperatamente bisogno di questi aiuti' ha detto Mairead Maguire, vincitrice del Premio Nobel per la pace e del Premio Pacem in Terris per il lavoro svolto in Irlanda del nord. Il presidente Obama ha fatto appello ai Palestinesi affinché abbandonino l'uso della violenza, ma Israele sta negando loro il diritto di resistere in maniera non-violenta all'assedio di Gaza.
La nave, priva di armi offensive, ha lasciato il porto di Larnaka, a Cipro, lunedì scorso alle 7.30 del mattino, con un equipaggio composto da 21 attivisti per i diritti umani, operatori umanitari e giornalisti provenienti da 11 diversi paesi. Tra loro la vincitrice del Premio Nobel Mairead Maguire e l'ex senatrice statunitense Cynthia McKinney. Si spera che l'imbarcazione, un traghetto riconvertito, possa arrivare a Gaza martedì pomeriggio, dopo un avventuroso viaggio per mare di 30 ore.
Alle 1.30, navi da combattimento israeliane hanno cirocndato la piccola imbarcazione civile, minacciando di aprire il fuoco se non avessero fatto dietro front. Quando gli attivisti hanno rifiutato di arrendersi alle loro minacce, le Israeli Occupation Forces ( Forze israeliane d'occupazione, l'esercito regolare israeliano) hanno cominciato a sabotare la strumentazione di bordo della piccola nave, bloccando il GPS, il radar ed i sistemi di navigazione. Questo sabotaggio è avvenuto in totale violazione delle legislazione marittima internazionale, mettendo a rischio la sicurezza dell'imbarcazione civile.
La senatrice McKinney ha dichiarato in risposta a queste intimidazioni: "Sono estremamente contrariata. Ci aspettiamo che il governo israeliano richiami i suoi mastini. Siamo civili disarmati a bordo di un'imbarcazione disarmata carica di medicinali e attrezzature per la ricostruzione per altri esseri umani che vivono a Gaza. Per quale motivo Israele vuole attaccarci?"
Huwaida Arraf, funzonario del Free Gaza Movement (Movimento per la liberazione di Gaza) e coordinatore della delegazione in questo viaggio, ha dichiarato: "Vogliamo solo arrivare a Gaza. Vogliamo fare visita ai nostri amici e consegnare loro il nostro carico di medicinali, giocattoli e materiali per la ricostruzione. Prima della partenza, la nostra nave è stata perquisita ed ha ottenuto l'autorizzazione dalle autorità portuali di Cipro."
Arraf ha proseguito: "Non cerchiamo lo scontro. Abbiamo navigato, dalle acque cipriote a quelle internazionali e vorremmo, adesso, arrivare a Gaza. Non ci siamo mai avvicinati in alcun modo a Israele. La chiusura dei confini di Gaza da parte di Israele è un atto di punizione collettiva in aperta violazione del diritto internazionale. Facciamo appello ai nostri governi perché tengano fede ai loro obblighi secondo la Convenzione di Ginevra. Se non lo faranno o fino a che questo non succederà, noi andremo avanti. Continueremo a tornare a Gaza, senza sosta, fino a che non verrà posta fine a questo assedio brutale. Invitiamo tutta la gente di buona volontà al mondo ad unirsi a noi".
Le navi del Free Gaza sono le prime imbarcazioni internazionali a navigare verso la striscia di Gaza in 41 anni. Dall'agosto del 2008, il Free Gaza Movement ha organizzato 8 missioni di mare, riuscendo ad arrivare a Gaza per 5 volte. In due occasioni precedenti, l'esercito israeliano ha usato la violenza per fermare le navi, speronando e quasi affondando la nave DIGNITY nel mese di dicembre 2008 e minacciando di sparare ed uccidere passeggeri disarmati nel mese di gennaio.
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Tradotto da Patrizia Messinese per Peacelink.
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