AEX EQUO – PARC
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE PER LA PACE, LA TERRA E LA LIBERTA’ DEL POPOLO PALESTINESE
AIUTIAMO I PICCOLI PRODUTTORI E LE POPOLAZIONI RURALI CON UN PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La violenta e costante repressione sferrata dall'esercito israeliano contro la popolazione palestinese ha provocato, tra l'altro, una grave crisi economica, con disoccupazione al 51% e distruzione dei campi coltivati, di moltissime abitazioni private e di molte attività produttive. La situazione non solo è drammatica, ma rischia di peggiorare proprio perché sono state eliminate le risorse economiche, con la conseguenza che moltissime famiglie sono profughe nel proprio paese e non hanno reddito sufficiente per coprire i bisogni di base. Il PARC (Palestinian Agricultural Relief Committees) è una ONG palestinese attiva da 20 anni nel settore dello sviluppo rurale, della protezione ambientale e nel sostegno alle organizzazioni di donne. Da alcuni anni la cooperativa Ex Aequo vende il cous cous e mandorle prodotte da gruppi legati al PARC, sostenendo il lavoro di gruppi di donne nelle aree rurali. I danni che ha subito il PARC sono ingenti, l'esercito israeliano, distruggendone alcune infrastrutture di distribuzione e commercializzazione, ha voluto infliggere un grave colpo soprattutto a chi lavora per la pace, per la democrazia e per lo sviluppo in Palestina.
Nel corso di questi anni il commercio equo e solidale per il PARC ha rappresentato un concreto sostegno alle comunità rurali della Palestina e ha in qualche modo attenuato gli effetti della guerra, attraverso la costituzione di reti di solidarietà attiva con l'Italia e alcuni paesi europei. Queste reti hanno consentito di ampliare la gamma di prodotti da commercializzare nei canali del commercio equo e solidale e ciò significa che devono essere migliorate le infrastrutture locali (spesso distrutte o danneggiate dalla guerra) per la conservazione e il mantenimento dei prodotti agricoli provenienti dalle comunità locali.
Il progetto prevede la ristrutturazione di un centro (sito nel distretto di Ramallah) per la conservazione e il confezionamento di prodotti alimentari (cous cous, olio d’oliva, mandorle, datteri, ecc.); il centro é di proprietà e gestito dal PARC. Il progetto propone di adeguarne il sistema idraulico, igienico- sanitario ed elettrico. Verranno inoltre ampliati gli spazi e la capacità di conservazione e confezionamento dei prodotti.
Con la ristrutturazione sarà ampliata la capacità produttiva del Centro con un conseguente aumento dei posti di lavoro nello stesso e una maggiore richiesta di materie prime ai produttori locali. Di fatto, la riabilitazione influirà positivamente sull’esportazione dei prodotti assicurando un maggiore quantità e migliore efficienza nella distribuzione della merce e migliorando la qualità del prodotto grazie un migliore confezionamento. In questo modo si aumenterà la competitività e la qualità dei prodotti con un conseguente allargamento del mercato degli stessi.
Inoltre, con la migliorata ricettività del magazzino sarà possibile stoccare anche l'olio d'oliva, principale prodotto dei contadini palestinesi, che trova una sua potenziale collocazione nel mercato di alcuni paesi arabi (Libia, Arabia Saudita, ecc.) e che al momento non trova sbocco anche a causa delle difficoltà di conservazione. Infatti, un possibile e auspicabile futuro sviluppo del progetto prevede l'acquisto e l'installazione di una macchina imbottigliatrice dell'olio d'oliva (al momento viene conservato in contenitori di plastica …) , per renderlo più competitivo rispetto agli altri oli d'oliva presenti nei mercati dei paesi del Golfo. Un quadro di questo tipo, renderebbe i contadini palestinesi meno esposti alla crisi economica e umanitaria e il modello di sviluppo socio-economico del PARC avrebbe una ricaduta ancora più ampia su tutta la Palestina.
Tutti coloro interessati a partecipare e/o contribuire all'iniziativa possono mettersi direttamente in contatto con:
Ex Aequo Bottega del Mondo
Bologna, via Altabella, 2 – tel. 051/233588
e-mail: tulmac@virgilio.it
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[1] Fabio Marcelli (primo ricercatore presso l'Istituto di studi giuridici internazionali del CNR) e Domenico Gallo (magistrato)
[2] Vedere www.hrw.org/reports/2002/israel3/israel 0502-01.htm
[3] Vedere www.hrw.org/press/2002/05/jeninmap0503.htm
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