I ragazzi di Gaza ricordano Vittorio Arrigoni
Si chiamera' 'Stay Human', come il motto di Vittorio Arrigoni, l'italiano ucciso nella Striscia di Gaza il 15 aprile da un gruppo salafita, la nuova piattaforma web nata dalla collaborazione tra giovani blogger palestinesi e un gruppo di attivisti italiani con l'obiettivo di diffondere da Gaza notizie non solo di argomento politico, ma legate soprattutto ad aspetti culturali, di vita quotidiana e anche sportivi. A rendere noto il progetto e' stato Manolo Luppichini, il videomaker arrestato dalla polizia israeliana nel giugno 2010 durante la prima 'Freedom Flotilla', nel corso di un incontro di ieri a Roma organizzato dal 'Convoglio Restiamo Umani' (Co.R.Um), una delegazione di 80 attivisti rientrata dalla Striscia da pochi giorni. "Si tratta di una sorta di 'citizen journalism', questi ragazzi hanno creato una piattaforma che sara' una sorta di punto di snodo per il rilancio delle informazioni che vengono dalla Striscia", spiega Luppichini ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL. I giovani che hanno aderito al progetto, circa una cinquantina, realizzeranno contenuti video, scritti e audio che presto saranno raccolti e pubblicati nel sito 'stayhuman.org'. "Gia' avevamo preso dei contatti con realta' locali che lavoravano sui social network come Facebook e blog, poi quando siamo arrivati a Gaza ci siamo resi conto che condividevamo l'idea che fosse necessario creare uno strumento per canalizzare i contenuti prodotti dai ragazzi" afferma Luppichini. 'Stay Human', continua l'attivista, e' una piattaforma mediatica che non nasce con lo scopo di alimentare il "vittimismo" dei palestinesi, ma conterra' sezioni dedicate all'arte, alla cultura, allo sport e persino all'amore.
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