Palestina

Breve rassegna stampa

Gaza, l'insopportabile superato ogni giorno

Il bombardamento di una palazzina, preceduto da un avvertimento appena un minuto prima - troppo poco per portare via bambini e anziani - è già difficile da accettare. Ma le atrocità si moltiplicano a velocità impressionante e il Consiglio di sicurezza ONU si riunisce nella notte
21 luglio 2014
Ci sarà un nome nuovo a ricordarci l'orrore senza fine, in questo lembo di terra: "Margine di protezione". L'operazione israeliana "Piombo fuso", a cavallo del Natale 2008, durò decine di giorni e spazzò via almeno mille civili. Nel novembre 2012, l'operazione fu battezzata "Pillar of defence" ("pilastro", azione centrale della difesa). Stiamo assistendo ad un'altra strage e aumenterà il numero dei mutilati e degli orfani, ci saranno altri occhi che non vedranno più, tanti che avranno perso tutto ciò che avevano. Diminuiranno invece le prospettive di conciliazione e di pace. Le iniziative ONU e la pressione internazionale sono indecise e lente come sempre, quando si tratta di questo disperato lembo di terra.
Roof knocking: 30 secondi per salvarsi

"Civili", di Giovanni De Mauro, Internazionale 18/24 luglio 2014

Si chiama roof knocking, bussare sul tetto, e funziona così: un missile senza carica esplosiva, o con una carica molto debole, colpisce il tetto di un’abitazione dove l’esercito ritiene siano nascosti razzi o esplosivi. Le persone che vivono nell’edificio hanno alcuni minuti per scappare. Poi arriva una seconda bomba, questa volta con l’esplosivo, che rade al suolo la casa. Non sempre tutti riescono a mettersi in salvo in tempo. E capita anche che lo stesso missile di avvertimento uccida delle persone.

video sono impressionanti. L’inquadratura è fissa su un groviglio di palazzine. Si sente il sibilo di un missile, si vede l’impatto sull’edificio, che subisce qualche danno. Poi voci concitate, uomini e donne che urlano. Pochi minuti dopo, un altro fischio, ma stavolta l’esplosione è violenta, e dalla nube di calcinacci e detriti si capisce che la casa è stata distrutta. Fino a qualche anno fa, i militari israeliani usavano solo il telefono: una voce annunciava l’arrivo della bomba. Però non funzionava sempre, quindi sono passati al roof knocking. Ma non è per ragioni umanitarie che i civili vengono avvertiti.

I legali dell’esercito sostengono che se gli abitanti di una casa sono avvisati e non vanno via, possono essere considerati “danni collaterali legittimi”...

( Per continuare a leggere: http://www.internazionale.it/opinioni/giovanni-de-mauro/2014/07/18/civili-2/ )

Forze israeliane entrano a Gaza

"11 cose minime da sapere su Gaza", Il Post, 18 luglio 2014

Chi governa la Striscia e da quando, cosa è stata la "battaglia di Gaza", come funziona l'embargo imposto da Israele.

Dopo un cessate il fuoco per motivi umanitari durato circa cinque ore, Hamas ha ripreso per il decimo giorno consecutivo il lancio di razzi verso i territori israeliani dalla Striscia di Gaza, con l’esercito di Israele che è tornato a lanciare missili e a condurre attacchi aerei in territorio palestinese per indebolire i vari gruppi armati che organizzano gli attacchi. Dall’inizio delle nuove ostilità la scorsa settimana, le autorità palestinesi stimano che nella Striscia di Gaza siano morte almeno 230 persone e che ci siano centinaia di feriti.

Per capire che cosa sta succedendo nella Striscia di Gaza, e soprattutto da dove arrivano tutti i suoi problemi, Zack Beauchamp su Vox ha messo insieme una guida chiara con le cose fondamentali.

1. Geografia
La Striscia di Gaza è un’area separata dal resto degli altri territori palestinesi più grandi ed è quindi una cosa diversa dalla Cisgiordania, che fa parte della regione storico-geografica della Palestina. Prima che la Striscia di Gaza fosse occupata da Israele, il territorio era sotto il controllo dell’Egitto, che del resto confina proprio con la zona a ovest. Israele ottenne la Striscia di Gaza durante la guerra con l’Egitto del 1967 – che gli dichiarò l’Egitto – e l’ha occupata fino al 2005, anno in cui ha deciso unilateralmente di smobilitare le sue colonie e ritirare i militari.

2. Striscia di Gaza e Gaza
Gaza – o Gaza City, soprattutto sulla stampa anglosassone – è la città più grande della Striscia di Gaza: si tratta quindi di due cose diverse, anche se spesso si dice Gaza per indicare l’intera Striscia ...

( Per continuare a leggere:  http://www.ilpost.it/2014/07/18/guida-striscia-gaza-israele-hamas/ )

 

In fuga da Gaza (foto Repubblica)  "Giornata di sangue a Gaza, 100 morti. Hamas fa strage di militari israeliani e annuncia: “Abbiamo rapito un soldato”, La Stampa, 20 luglio 2014

Lo scontro più violento nel quartiere di Sajaya dove hanno perso la vita oltre 60 palestinesi tra cui 17 bambini. L’Esercito dello Stato ebraico perde 13 soldati. Kerry al Cairo per trattare la tregua. Si riunisce il consiglio di sicurezza dell’Onu.

Una domenica di sangue segna il terzo giorno dell’offensiva israeliana nella Striscia: oltre 100 palestinesi sono morti oggi, per un totale complessivo di circa 436 vittime e più di 3000 feriti dall’inizio del conflitto...

Per continuare a leggere:

La Stampa: Giornata di sangue a Gaza, 100 morti)

The Guardian "Israel using flechette shells in Gaza", HarrietSherwood in Jerusalem,  Sunday 20 July 2014 12.40 BST 
(Israele usa frecce avvelenate a Gaza)  Palestinian human rights group accuses Israel military of using shells that spray out thousands of tiny and potentially lethal darts ...  

Note: LEGGI ANCHE
http://www.ilpost.it/2014/07/13/roof-knocking/
Secondo Hamas e alcune organizzazioni umanitarie, Israele invia telefonate e missili di avvertimento anche ad abitazioni che poi non vengono attaccate, utilizzando il roof-knocking come arma di guerra psicologica

http://www.theguardian.com/world/gaza

https://twitter.com/MSF_ITALIA?original_referer=http%3A%2F%2Fwww.medicisenzafrontiere.it%2Fnotizie%2Fnews%2Fultime-news-da-gaza&tw_i=487261519840034816&tw_p=tweetembed

In fuga da Gaza (immagini) http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/20/foto/fuga_da_gaza-91986020/1/#1

Articoli correlati

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)