Palestina

18 tra agenzie delle Nazioni Unite e ONG protestano per la chiusura della Striscia di Gaza

21 maggio 2003
UNRWA, Agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi

L'11 maggio 2003, le autorità israeliane hanno chiuso il passaggio di Erez, la frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza, in entrambe le direzioni di entrata ed uscita, a tutti gli internazionali esclusi i possessori di passaporti e visti diplomatici.
Gli effetti della chiusura coinvolgono tutti i membri internazionali delle agenzie delle Nazioni Unite, delle Organizzazioni Non Governative e delle altre agenzie umanitarie e di sviluppo.

Questa mossa segue a 4 settimane di aumento consistente delle restrizioni, che hanno seriamente intralciato la libertà di movimento degli operatori e la distribuzione di aiuti umanitari a un milione e duecentomila di palestinesi.
Il 17 maggio 2003, le autorità israeliane hanno parzialmente abbandonato queste restrizioni verso alcuni membri di agenzie delle Nazioni Unite, ma non per i membri di tutte le altre organizzazioni internazionali che necessitano di attraversare Erez.
Le restrizioni non sono state anche applicate per alcuni membri di una organizzazione non governativa umanitaria.

Le sottoscritte organizzazioni delle Nazioni Unite, organizzazioni non governative e altre organizzazioni internazionali, protestano per la dura imposizione d'Israele di queste misure senza precedenti, che sono una diretta violazione del diritto internazionale.

Noi rispettiamo pienamente l'esigenza della sicurezza di Israele, ma rifiutiamo fermamente il diretto legame con essa, delle misure imposte a Erez nell ultimo mese. Misure che considerano un membro delle Nazioni Unite o un lavoratore internazionale di un agenzia umanitaria, come un pericolo per la sicurezza di Israele o dei suoi cittadini.
Noi chiediamo alle autorità di Israele di riaprire immediatamente il passaggio di Erez, 24 ore su 24, per tutti gli internazionali membri di tutte le agenzie delle Nazioni Unite e di tutte le altre agenzie umanitarie internazionali e per lo sviluppo, che operano nella Striscia di Gaza.
Noi auspichiamo un veloce ritorno delle procedure che permetteranno ai membri internazionali delle Nazioni Unite e di tutte le altre organizzazioni umanitarie e di sviluppo, di entrare e uscire liberamente da Gaza, senza problemi.

La chiusura di Erez ha reso il lavoro delle agenzie ONU, delle ONG e delle altre agenzie umanitarie e di sviluppo, senza dubbio molto difficile, inefficiente e impegnativo. Se queste nuove restrizioni persistono, un numero di organizzazioni internazionali e non governative potrebbero essere obbligate a chiudere le loro attività nella Striscia di Gaza.
"Médecins du Monde " e "UNAIS" hanno già annunciato che a causa del blocco di Erez, hanno dovuto sospendere i loro progetti a Gaza.

Non ci è chiaro perché il Governo di Israele ha imposto queste restrizioni senza precedenti.
Le restrizioni sono una violazione del diritto internazionale e , in molti casi, di accordi bilaterali tra il Governo di Israele e le agenzie in questione. Inoltre vanno contro le assicurazioni sull'accesso agli aiuti umanitari dato nell'agosto dell'anno scorso dal Governo di Israele al segretario Generale dell'Onu per gli aiuti umanaitari, Catherine Bertini.

Noi non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione ufficiale sulla necessità di queste restrizioni, giunte in un momento in cui il Governo d'Israele ha promesso pubblicamente di facilitare le condizioni della popolazione nei Territori Occupati e di sostenere gli aiuti umanitari.
Se il Governo d'Israele è sincero nella volontà di supportare i nostri sforzi umanitari, queste restrizioni devono essere abbandonate immediatamente.

Firamatari:
United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA); World Food Programme (WFP); United Nations Development Programme (UNDP); Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA); World Health Organisation (WHO); Office of the High Commissioner for Human Rights; Médecins sans Frontières; Médecins du Monde; Pharmaciens sans Frontières Comité International; Oxfam GB; Care International; Merlin; Enfants Refugiés du Monde; Solidaridad Internacional; CRIC (Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione); Movement for Peace, Disarmament and Liberty; UNA International Service (UK); World Vision.
Per ulteriori informazioni:
Paul McCann UNRWA HQ Gaza on (972) 8 677 7526.

Note: Fonte: www.plaestinemonitor.org

Traduzione a cura dell Operazione Colomba - Comunità Papa Giovanni XXIII
www.operazionecolomba.org
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