Queste note assai amare prendono forma dopo un lunghissimo silenzio di autocensura per non esporre ad eventuali critiche distruttive quello che è stato un sogno lungamente sospirato e poi finalmente condiviso come semplice socia-cliente dall’arrivo a Napoli dei “banchieri ambulanti”.
Una banca che non lucri e non finanzi il mortifero commercio di armi!
Ma con il manifestarsi in Palestina di nuove e brucianti incandescenti evidenze della sofferenza senza apparente sbocco del popolo palestinese, a cui continua ad essere negato il diritto all’autodeterminazione, non è più possibile non segnalare anche all’esterno quello che in probabilmente inappropriati consessi, perché organizzati su altri contenuti, non ha avuto risposta né su cui è stato possibile investigare in interviste non concesse, per risposte mai giunte alle richieste spedite alle email indicate dal sito come interfaccia con il pubblico. Per questi motivi anche, alcune informazioni riportate sono frutto di un’esperienza personale vissuta e subìta dagli “innocenti” operatori napoletani investiti più volte dall’emotività incontenibile che si sprigionava alla vista del logo HP sui nuovi portatili in dotazione della sede e di ricerche in internet e restano su alcuni punti sfumate o non esistenti: chi e quando ha effettuato questa scelta? Ci si è posto il problema dell’esistenza di una campagna internazionale di disinvestimenti e boicottaggio della Helwett Packard con relative documentate motivazioni? Me ne scuso, ma non mi è stato possibile ottenerle, come invece avrei desiderato.
I portatili marchiati HP hanno fatto la loro comparsa a ridosso della congiuntura del lockdown antipandemico e qualcuno ha ritenuto provvidenziale il loro arrivo perché ha permesso di far fronte alle condizioni lavorative imposte dalle misure governative e proseguire il lavoro da casa. D’altra parte, è molto probabile che il loro acquisto fosse stato progettato prima e per altri motivi: “l'esercizio 2019 sarà caratterizzato dalla piena entrata a regime degli obiettivi del Piano Strategico di Gruppo 2018-2020 a partire dal consolidamento del processo di migrazione informatica” si legge nel Bilancio integrato dell’esercizio 2018 (1).
Banca Popolare Etica negli ultimi anni ha computer Helwett Packard, nonostante la campagna internazionale di boicottaggio di questa azienda produttrice di hardware e servizi informatici. E pure, Banca popolare Etica si è dotata di un Comitato Etico, benché solo consultivo (2). E dal Bilancio integrato dell’esercizio 2018 si legge: “A tutti i nuovi fornitori viene richiesta la sottoscrizione di un’autodichiarazione di conformità, tramite la quale si certifica il proprio non coinvolgimento in una serie di pratiche non trasparenti e in controversie sociali ed ambientali. Nel documento il fornitore ha anche la possibilità di inserire alcune buone prassi in termini di responsabilità sociale” (3). Il questionario è stato proposto pure alla Helwett Packard? Dal “nuovo Ufficio Esternalizzazioni e Fornitori” creato al primo novembre 2018, secondo quanto è scritto nel Bilancio 2019 (4)?
Brucia ricordare l’immagine del logo HP sui computer di Banca Popolare Etica, nel leggere della morte di Khader Adnan il 2 maggio, all’ottantasettesima alba del suo sciopero della fame contro la propria “detenzione amministrativa” (5), il suo sesto sciopero della fame, di cui quattro per il medesimo motivo dal 2004: detenuto in un carcere dell’occupante israeliano, senza né processo né capo d’accusa, quindi senza possibilità di scagionarsi ( imprigionato ben 12 volte!). Una mostruosità giuridica largamente impiegata da Israele contro il popolo palestinese per fiaccarne lo spirito e mutilarne la leadership.
Brucia nel leggere i dati OCHA che riportano le demolizioni delle case palestinesi, nei primi tre mesi di quest’anno 290 strutture, un incremento di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, più del doppio del 2022 per Gerusalemme Est (6); mentre ancora una casa, quella del martire palestinese Muhammad Souf viene fatta saltare in aria nella città di Haris, a Ovest di Salfit. Ancora una punizione collettiva (7), secondo la consolidata illegale (8) pratica israeliana, per sradicare il popolo palestinese dalla sua terra.
Nel recepire dal Sindacato dei giornalisti che dall’inizio del 2023 a quello di maggio sono stati denunciati 280 crimini contro i giornalisti da parte dell’occupazione. Nell’apprendere dei massicci bombardamenti israeliani che nuovamente nella notte sono stati rovesciati su Gaza, che ha risposto con 104 missili, 24 dei quali intercettati dalla difesa israeliana e delle rimostranze del partito al Governo israeliano, con il Ministro della Difesa Galant, Otama Yehudit, che reclama misure più drastiche contro i palestinesi.
Nel sapere che si rinnova, quasi a cadenza settimanale, la notizia di nuovi sradicamenti o tagli di ulivi palestinesi da parte dei coloni, che dilagano in ognidove, mentre il Governo riconosce ampliamenti di insediamenti già esistenti ed intende “autorizzarne” di nuovi (13), reclamati da passeggiate sul Monte Sabih presso Nablus scortate dall’esercito aperte dal Ministro delle Finanze Bezael Smutzich lo scorso 11 aprile (14). E il destino di interventi economici è la labilità di costruzioni effimere esposte ad un ciclone.
Nel constatare che sono stati assaltati ripetutamente quasi ogni giorno il campo profughi di Shuafat ed altri villaggi e sobborghi nell’area di Gerusalemme Est occupata, le città palestinesi di Hebron-Al Khalil e dintorni, Nablus e circondario, Jenin e la sua area, a cui da settimane si aggiunge Gerico bloccata per quindici giorni consecutivi, Tulkarem dove nella mattina del 6 maggio sono stati uccisi ancora due giovani: Samer Salah al-Shafei (22 anni) e Hamza Jamil Khreiush (22 anni) nell’assalto del campo di Nur Shams da parte dell’esercito israeliano. Segue con sistematicità in risposta a questi assassinii l’indizione di uno sciopero generale della popolazione del distretto. Quotidianamente si contano decine di “arresti” di palestinesi da parte delle forze israeliane di occupazione in tutta la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, dove negli ultimi anni sempre più sfrontate ed aggressive sono le incursioni di ebrei religiosi sulla Spianata delle moschee, scortati dalla polizia israeliana e non raramente accompagnati o preceduti da rappresentanti politici, come nel caso del Ministro Ben Gvir a gennaio di quest’anno (9). Sacrileghe incursioni sono state effettuate delle forze israeliane di occupazione all’interno della Moschea Al Aqsa (10) per due notti consecutive nelle notti del Ramadan (11) il 5 e il 6 aprile 2023 ed ancora a maggio si ripetono tentativi di celebrazioni talmudiche a ridosso di ingressi della moschea. E cresce iI numero già esagerato dei prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane: 4900, di cui ben 1016 in “detenzione amministrativa”, 160 bambini, 400 di Gerusalemme Est (12).
In un crescendo, da mesi in molte località della Cisgiordania occupata si susseguono scontri tra le forze di occupazione e resistenti palestinesi ed i morti palestinesi in 126 giorni, dall’inizio del 2023, sono 110, di cui 20 ragazzini e 2 donne.
Questo vulcano in piena attività non necessiterebbe di una netta e coerente assunzione di responsabilità nel negare con i propri acquisti il finanziamento ed il credito di una positiva considerazione commerciale a colossi industriali ed informatici rei di complicità con il sistema di oppressione israeliano?
Perché non aderire all’ampia campagna di boicottaggio lanciata nel 2016 (15) dal movimento internazionale a guida palestinese del BDS (16) che chiedeva, appunto, di non acquistare HP (17)? E pure un’eco internazionale con relative vittorie la campagna l’aveva ottenuta sin dall’aprile 2017 con i disinvestimenti decisi dal Consiglio del Comune di Portland nello Stato dell’Oregon (18) e poi a maggio con l’adesione del più grande sindacato inglese dei docenti National Union of Teachers (NUT) (19) che aveva deciso di non acquistarne né prodotti né servizi. L’anno dopo nell’aprile 2018 Dublino l’aveva assunta (20) decidendo di sciogliere i contratti con HP, a giugno 2018 era stata la volta del più ampio movimento degli studenti indiani con oltre 4 milioni di membri(21), ad aprile 2019 fu poi il Federatie Nederlandse Vakbeweging (FNV), il più seguìto sindacato olandese, ad abbandonare HP come partner nelle sue offerte ai propri membri (22). Diverse Chiese cristiane nel corso degli anni avevano effettuato analoghe scelte. Inoltre, c’è anche una petizione online (23). E’ improbabile che limiti linguistici abbiano costituito un’invalicabile ostacolo alla conoscenza di questa campagna, poiché non sono mancati testi, comunicazioni in italiano e mobilitazioni sin dal 2016 (24) ed abbastanza efficaci da ottenere in Italia, sin dal 2016, a maggio l’adesione del sindacato USB (25) ed a giugno dell’ONG Un Ponte per.. (26).
E pure, Banca Popolare Etica ha realizzato progetti “a favore dei Palestinesi” (27), sul sito presenta persino un’analisi economica dell’area. Perché, allora, non ha aderito alla campagna di boicottaggio e disinvestimenti verso Helwett Packard?
Perché, forse, non è d’accordo ideologicamente con il BDS?
Ma collaborare con una multinazionale che a sua volta collabora attivamente con i propri prodotti e servizi con un sistema di apartheid (28) colonizzazione ed occupazione militare è forse una mera questione “ideologica”? La stessa “ideologia” di chiamarsi, come banca, “etica”. E’ proprio quella che è alla base della scelta effettuata da tante socie e tanti soci ed utenti, è il motivo stesso dell’esistenza di una Banca Etica. Per le lezioni di “realismo” disincantato ci bastano le altre banche.
Banca Popolare Etica, in coerenza con le finalità e principi della finanza etica a cui si ispira, all’articolo 5 dello Statuto approvato il 30 maggio 1998, e tutt’ora presente, afferma “ la finanza eticamente orientata è sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche” (29). “Banca Etica inoltre, nel corso della selezione dei propri fornitori, prende in considerazione ulteriori criteri extra-finanziari, ad esempio l’appartenenza alle reti di Economia Sociale”, recita il Bilancio Integrato 2018, PIANO STRATEGICO 2018-2020 (30).
Un acquisto è un atto decisamente economico e, come ci insegna da decenni Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo con le sue Guide al consumo critico, le sue conseguenze non sono solo economiche.
E’ questo anche il caso dei computer e servizi informatici della statunitense Hewlett Packard.
Helwett Packard è una multinazionale statunitense di tecnologia informatica che nel 2015 si è scissa in due corporation, entrambe implicate nel regime israeliano di apartheid colonizzazione ed occupazione. HPInc fornisce dal 2009 hardware all'esercito israeliano (31), strumento fondamentale per il mantenimento dell’occupazione della Cisgiordania inclusa Gerusalemme Est e Golan siriano dal lontano 1967 e per la prosecuzione della colonizzazione. HPE, nonostante la graduale eliminazione e sostituzione del sistema precedente che la vedeva fornire i server ai registri della popolazione israeliana, ha ancora contratti con la polizia israeliana, anch’essa attiva nell’oppressione e violazione dei diritti umani dei palestinesi (32) e non da ora (33), con l’Autorità penitenziaria israeliana e con il Ministero degli Interni israeliano (34), istituzioni che permettono la discriminazione dei palestinesi cittadini (di serie C) israeliani (35) e l’espulsione in massa di migranti (36).
Non è possibile attendersi da Banca Popolare Etica meno della sua recessione immediata da ogni contratto eventualmente in essere con HPInc e con HPE, oltre che una chiarificazione su di una simile scelta.
(1) https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/01/2_Bilancio-Integrato-31.12.2018_PUB.pdf 57
(2) Statuto Art. 48 – Comitato Etico https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/05/Statuto-Banca-Etica.pdf
(3) https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/01/2_Bilancio-Integrato-31.12.2018_PUB.pdf pag. 129
(4) https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/01/BancaEtica_Integrato-2019_ESEC.pdf pag. 102
(5) https://www.addameer.org/news/5021
(6) https://www.ochaopt.org/content/west-bank-demolitions-and-displacement-january-march-2023
(7) https://www.assopacepalestina.org/2019/03/09/aumentano-le-punizioni-collettive-di-israele-nei-confronti-dei-palestinesi/
(8) IV Convenzione di Ginevra per la protezione della popolazione civile in tempo di guerra https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/1951/300_302_297/it entrata in vigore il 21 ottobre1950, “Art. 33 Nessuna persona protetta può essere punita per un’infrazione che non ha commesso personalmente. Le pene collettive, come pure qualsiasi misura d’intimidazione o di terrorismo, sono vietate.”
(9) https://tg.la7.it/esteri/il-ministro-ben-gvir-va-sulla-spianata-delle-moschee-riesplode-la-protesta-03-01-2023-179008
(10) https://www.rainews.it/video/2023/04/gerusalemme-polizia-israeliana-irrompe-nella-moschea-di-al-aqsa-scontri-e-feriti---il-video-dcea7299-18fb-420e-b1c9-96528e09d778.html
(11) https://ilmanifesto.it/raid-alla-spianata-di-al-aqsa-34-razzi-libanesi-su-israele-guerra-vicina
(12) https://www.addameer.org/statistics
(13) https://www.lindipendente.online/2023/02/17/lopposizione-di-facciata-degli-stati-occidentali-alle-nuove-colonie-israeliane/
(14) https://www.rainews.it/video/2023/04/esercito-israeliano-e-palestinesi-si-scontrano-mentre-i-coloni-marciano-verso-un-avamposto-illegale--df78440a-fefe-4e26-920d-42e6208d2107.html
(15) In late 2016, the International Boycott HP Week of Action included 150 actions in 30 countries supporting the HP boycott! https://uscpr.org/hpwoaroundup/
(16) https://bdsmovement.net/what-is-bds
(17) https://bdsmovement.net/boycott-hp ; https://bdsitalia.org/index.php/campagne/altre-campagne/hp
(18) https://electronicintifada.net/blogs/charlotte-silver/under-pressure-over-israel-portland-divests-all-corporations
(19) https://electronicintifada.net/blogs/asa-winstanley/uk-teachers-union-now-hp-free-zone-due-israel-ties
(20) http://www.ipsc.ie/bds/dublin-city-council-votes-to-support-palestinian-bds-movement-discontinue-hp-contracts
(21) https://bdsmovement.net/news/hewlett-packard-hp-faces-120-million-potential-losses-due-its-complicity-israels-violations
(22) https://bdsmovement.net/news/victory-boycott-hp-campaign-netherlands-trade-union-fnv-drops-hp-partner-its-member-offers
(23) https://secure.avaaz.org/campaign/en/israel_palestine_this_is_how_it_ends_loc/?pv=231&rc=fb
(24) https://secure.avaaz.org/campaign/en/israel_palestine_this_is_how_it_ends_loc/?pv=231&rc=fb
(25) https://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-hp/2053-usb-hp
(26) https://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-hp/2061-upp-hp
(27) https://www.bancaetica.it/hogar-nino-dios-un-progetto-di-accoglienza-in-palestina/ ; https://www.bancaetica.it/palestina-terra-fertile-per-la-microfinanza/ ; https://www.bancaetica.it/una-finanza-per-la-pace-anche-in-palestina/
(28) https://orientxxi.info/magazine/articles-en-italien/b-tselem-un-apartheid-su-tutto-il-territorio-posto-sotto-l-autorita-dello-stato,4846
(29) https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/05/Statuto-Banca-Etica.pdf
(30) https://www.bancaetica.it/app/uploads/2022/01/2_Bilancio-Integrato-31.12.2018_PUB.pdf pag 27
(31) https://bdsmovement.net/boycott-hp
(32) https://www.amnesty.it/arresti-torture-forza-illegale-contro-i-palestinesi-amnesty-international-accusa-la-polizia-israeliana/
(33) http://nena-news.it/gerusalemme-nuovo-venerdi-di-proteste-palestinesi-contro-trump/sabato 6 maggio y
(34) http://www.whoprofits.org/updates/what-is-hpes-current-involvement-in-the-israeli-occupation-industry/
(35) https://orientxxi.info/magazine/articles-en-italien/b-tselem-un-apartheid-su-tutto-il-territorio-posto-sotto-l-autorita-dello-stato,4846
(36) https://www.catholic.co.il/?cat=&view=article&id=16305&m=
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