Palestina

L'escalation preoccupa la comunità internazionale, si dimette dall'ONU Craig Mokhiber

"Decine di commando USA combattono in Israele"

Negli ultimi giorni gli Usa stanno partecipando sul campo alle operazioni di liberazione di 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti a Gaza. Questa notizia segna un importante cambio nella posizione degli Stati Uniti, passando da spettatori e consulenti a partecipanti attivi nei combattimenti.
2 novembre 2023
Redazione PeaceLink

Una notizia di grande rilevanza internazionale ha scosso il panorama politico e militare della regione del Medio Oriente. Decine di commando statunitensi sono giunti in Israele negli ultimi giorni per unirsi alle operazioni volte a liberare 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti nella Striscia di Gaza Soldati Usa

Gli Stati Uniti si uniscono ai combattimenti a Gaza al fianco di Israele

Questo sviluppo rappresenta un cambiamento significativo nella posizione degli Stati Uniti, che fino a poco tempo fa erano principalmente spettatori e consiglieri nella regione.

La notizia è stata riportata la scorsa notte dalla televisione pubblica israeliana Kan, citando fonti all'interno del Pentagono. Questi commando statunitensi sono giunti in Israele per fornire supporto diretto alle forze israeliane nell'operazione di liberazione degli ostaggi. Questa mossa rappresenta un'evoluzione notevole rispetto al ruolo tradizionale degli Stati Uniti nella regione, che era principalmente quello di fornire assistenza militare e consulenza strategica.

Oltre ai commando, anche agenzie statunitensi come l'FBI e il Dipartimento di Stato sono coinvolte nella gestione della crisi. Esperti statunitensi in trattative su ostaggi sono già in contatto con le autorità israeliane per offrire consulenza e supporto logistico. Questo coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nelle operazioni a Gaza indica un forte impegno nella gestione della crisi.

Crescente preoccupazione

L'escalation della situazione è motivo di crescente preoccupazione per la comunità internazionale. La regione del Medio Oriente è già instabile, e un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nei combattimenti a Gaza potrebbe aumentare il rischio di un ulteriore allargamento del conflitto armato nella regione. 

Molti osservatori internazionali sono fortemente preoccupati che le parti coinvolte possano trovare una via d'uscita pacifica da questa crisi che evitari ulteriori spargimenti di sangue. La comunità internazionale seguirà da vicino gli sviluppi futuri e cercherà di contribuire a una risoluzione pacifica del conflitto.

"Genocidio da manuale", scrive Craig Mokhiber

Il direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, Craig Mokhiber, ha comunicato all’Alto Commissario le sue dimissioni, dopo oltre trent’anni di servizio. La lettera di dimissioni è un duro atto di accusa contro le politiche dello Stato di Israele. «Questo è un caso di genocidio da manuale», ha scritto criticando la copertura assicurata dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dall’Unione Europea. 

Note: (ANSA) - TEL AVIV, 01 NOV - Decine di commando statunitensi sono giunti in Israele negli ultimi giorni per aiutare nelle operazioni di liberazione dei 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti a Gaza. Lo ha riferito la scorsa notte la televisione pubblica Kan citando fonti nel Pentagono. La emittente ha aggiunto che l'Fbi, il Dipartimento di Stato ed esperti Usa in trattative su ostaggi sono gia' in contatto con la controparte israeliana per offrire consigli. (ANSA).

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