Dal mediattivismo digitale alla pace: la mission di PeaceLink
PeaceLink: un ponte tra digitale e pace
Portare la cultura digitale nel movimento per la pace è stato il punto di partenza di PeaceLink fin dal 1991.
PeaceLink rappresenta un punto di incontro tra le nuove tecnologie e l'impegno per la pace. Nata dall'idea di favorire una condivisione orizzontale delle informazioni, questa realtà si pone l'obiettivo di democratizzare i processi decisionali, superando le gerarchie tipiche delle istituzioni tradizionali.
La definizione di mediattivismo
Il mediattivismo può essere esplorato da diversi punti di vista: tecnico, filosofico, sociologico, pedagogico e comunicativo. Per un approfondimento si rinvia a questo saggio breve.
L'eredità di Capitini, Dolci e don Milani
Le radici di PeaceLink affondano nei valori dell'omnicrazia, un concetto caro ad Aldo Capitini che auspicava una partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita politica. Questo ideale si sposa perfettamente con la visione di Danilo Dolci, che sottolineava l'importanza di un protagonismo dal basso e di una comunicazione autentica e partecipativa. E si congiunge con l'esperienza educativa e valoriale di don Lorenzo Milani che è riuscito a fare di Barbiana un modello di condivisione di una nuova cultura per la pace.
Il mediattivismo al servizio dell'ecologia e della pace
Grazie all'utilizzo innovativo delle tecnologie digitali, PeaceLink promuove un mediattivismo che mette al centro le esperienze e le voci di chi vive sul territorio. Ogni individuo diventa un nodo di una rete in cui le informazioni circolano liberamente, senza filtri e senza gerarchie. In questo modo, si creano spazi di confronto e di dialogo, dove le idee possono nascere, crescere e diffondersi.
L'esperienza di denuncia e documentazione dell'impatto ambientale e sanitario dell'Ilva di Taranto è stata per PeaceLink un laboratorio di formazione di competenze comunicative e di ricerca nell'ambito della citizen science. È un modello comunicativo che - per le sue caratteristiche di precisione e di rapporto efficace con i giornalisti - è stata trasferita nel campo della conoscenza della guerra e delle strategie militari, dove i processi di disinformazione sono particolarmente insidiosi e dove è necessario portare ai media un'informazione pacifista documentata, tempestiva e pienamente notiziabile.
Il grafo presente in questa pagina web rivela la complessa trama concettuale su cui si è basata la strategia di comunicazione e di mediattivismo elaborata nel conflitto ambientale di Taranto.
Esperimenti di Intelligenza Artificiale
PeaceLink rappresenta un laboratorio di innovazione per un presente e un futuro in cui la tecnologia sia al servizio della cittadinanza attiva e non un mero strumento di potere. Attraverso la promozione di una cultura della pace e della nonviolenza, PeaceLink contribuisce a costruire esperimenti di Intelligenza Artificiale nell'ambito del mediattivismo sociale. Un esempio è il bollettino pacifista Albert, elaborato con l'intelligenza Artificiale generativa applicata ai testi.
I vantaggi della rete
- Democratizzazione dell'informazione: tutti possono accedere e condividere informazioni, senza intermediari.
- Partecipazione attiva: i cittadini diventano protagonisti attivi nella costruzione di una società più giusta e pacifica.
- Rafforzamento delle comunità: le reti digitali favoriscono la creazione di legami e di solidarietà tra persone che condividono gli stessi valori.
- Superamento delle barriere geografiche: le distanze si accorciano e le esperienze possono essere condivise a livello globale.
Omnicrazia e condivisione dal basso
La rete serve a esprimere il proprio potenziale e partecipare attivamente alla vita della comunità.
Purtroppo nonostante questa potenzialità della rete, i processi sociali decisionali continuano a rimanere in poche mani e seguono processi dal vertice alla base e non viceversa. Ma PeaceLink continua a credere nei processi di rete orizzontali in cui possano vivere e crescere realtà di base capaci di condividere globalmente il proprio patrimonio di esperienze e conoscenza, in linea con i valori di Aldo Capitini, don Lorenzo Milani e di Danilo Dolci.
Articoli correlati
- Dieci domande e dieci risposte
FAQ su PeaceLink
PeaceLink nasce per opporsi all’ingiustizia e trasformare la denuncia in azione concreta. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e creare connessioni tra persone e movimenti impegnati nel cambiamento. Come partecipare alle attività di mediattivismo per la pace, l'ambiente e la solidarietà.17 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink PeaceLink - Statistiche di accesso al sito 2024
Breve panoramica sull'uso del sito di PeaceLink nel 202418 gennaio 2025 - Francesco Iannuzzelli- Ilva di Taranto:
Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - Un percorso di collaborazione
Pax Christi e PeaceLink: rafforzare la comunicazione del movimento pacifista
Con il corso di Intelligenza artificiale generativa per la pace le due organizzazioni hanno avviato un percorso di formazione al mediattivismo per migliorare le tecniche di comunicazione e rendere più tempestiva l'informazione in contesti critici come quelli attuali.26 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network