PeaceLink

Lista News

Archivio pubblico

Trent'anni fa nacque un manuale per “obbedire alla Costituzione e disobbedire alla guerra”

"Deserto? Diserto!"

La guerra del Golfo scoppiò il 28 febbraio 1991 ma nel dicembre del 1990 arrivavano alcune cartoline dal Ministero della Difesa a casa di giovani che temevano di partire per il conflitto. Nacque così l'idea di creare una "rete" di comunicazione e di collegamento. Poi nascerà PeaceLink.
22 dicembre 2020

Trent'anni fa.

Avevo preparato un manuale per chi non voleva partire per la guerra. In realtà io non ero un disertore nato, né un obiettore di coscienza. Anzi, avevo fatto il corso AUC (Allievi Ufficiali di Complemento). Ma ero convinto che, nel momento in cui avessero impartito un ordine contrario alla mia coscienza, avrei disobbedito. E quindi avevo studiato molto bene i regolamenti militari, la Costituzione, la formula del giuramento, le procedure legali. Sulla base di tutto ciò, dopo essermi consultato con alcuni avvocati, scrissi un manuale per “obbedire alla Costituzione e disobbedire alla guerra”.

Lo segnalai a “il manifesto” che pubblicò poche righe dal titolo "Deserto? Diserto!" nell’ambito della finestra informativa curata dalla “Rete nonviolenta di informazione”. Sul giornale fu pubblicato anche il mio numero di telefono. Eravamo a un passo dalla guerra. Il caso volle che in quei giorni partirono anche tante cartoline che obbligavano i giovani a presentarsi ai distretti militari. Si diffuse il panico. Incominciai a ricevere decine e decine di telefonate. Non avevo più il tempo per andare a fotocopiare e a spedire la “guida per disobbedire” che arrivavano altre richieste e la cosa non aveva più fine. In un primo momento fu entusiasmante sentirsi così utile agli altri. Dopo alcuni giorni la vita divenne assolutamente caotica, col telefono che squillava in continuazione e la casa che era diventata un ufficio postale. Se ci fosse stata PeaceLink allora!

La scelta di costituire PeaceLink ha le sue radici proprio nella prima guerra del Golfo

L’idea di fondo era sostanzialmente questa: un sistema di condivisione permanente delle informazioni. Una bacheca elettronica creata dal basso. Occorreva una sistema “molti-a-molti”. Allora c'era il fax e non era idoneo allo scopo.

Occorreva ideare un sistema che replicasse in automatico i documenti: una sorta di “fotocopiatrice in rete” gratuita.

E così nell'autunno del 1991 nacque PeaceLink, purtroppo a guerra finita. Il logo originario di PeaceLink nella carta intestata del 1992

Articoli correlati

  • Nove milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia
    Editoriale
    Perché contestiamo il G7

    Nove milioni di bambini morti ogni anno non fanno notizia

    Come pacifisti siamo indignati perché le risorse che potrebbero salvare quei bambini ci sono. Basterebbe una riduzione del 5,7% delle spese militari dei G7 per eliminare fame, malaria e mortalità infantile. Per questo accusiamo i G7 di omissione di soccorso.
    25 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
  • “Impegno individuale e bene collettivo”
    Laboratorio di scrittura
    Discorso per i dieci anni della biblioteca scolastica di Francavilla Fontana

    “Impegno individuale e bene collettivo”

    Il mondo che i ragazzi desiderano vedere ha bisogno del nostro esempio. Se noi li tradiamo, e spesso li tradiamo, diventeranno impermeabili a quanto di meglio la storia ci ha consegnato. Diventeranno scettici e disincantati. Anche cinici. Ma dobbiamo essere noi il cambiamento che dia loro fiducia.
    22 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • PeaceLink: 50 mila articoli e oltre, un traguardo simbolico
    PeaceLink
    Oggi il software PhPeace raggiunge un record

    PeaceLink: 50 mila articoli e oltre, un traguardo simbolico

    Il 3 aprile 2024 segna un traguardo significativo per PeaceLink. Oggi infatti il sito ha raggiunto e superato la straordinaria cifra di 50 mila articoli pubblicati. PeaceLink continuerà a essere un laboratorio di anticipazione del futuro al servizio del presente. E anche della memoria storica.
    3 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ilva, l’ex ad Lucia Morselli indagata per inquinamento ambientale: “Picchi di benzene”
    Ecologia
    Fatto Quotidiano: "L'acciaieria si ritrova ancora una volta al centro del lavoro della procura"

    Ilva, l’ex ad Lucia Morselli indagata per inquinamento ambientale: “Picchi di benzene”

    L’ultimo picco risale proprio alle scorse ore, come denunciato da Peacelink: “La centralina del quartiere Tamburi, in via Machiavelli, ha rilevato un valore orario di 32,49 microgrammi/metro cubo, ben superiore al valore Rel acuto di 27 microgrammi stabilito dall’Oehha”.
    7 marzo 2024 - Rassegna stampa
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)