Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale
Intervento a nome di PeaceLink
Roma, 9 aprile 2025
Desidero portare un contributo sincero e costruttivo a questo spazio di confronto, che arriva in un momento particolarmente delicato per il movimento pacifista in Italia.
Dopo la manifestazione del 15 marzo convocata da Michele Serra e lanciata dalle pagine di Repubblica, abbiamo ricevuto numerosi messaggi da parte di attivisti e realtà pacifiste che hanno voluto rendere pubblica, esplicita e ben motivata la loro non adesione a quella piazza.
Il motivo di fondo di questo dissenso – che abbiamo ritenuto importante accogliere e rendere visibile – è stato la percezione di confusione e ambiguità: nella manifestazione sono confluite infatti voci profondamente diverse, sia favorevoli al piano europeo di riarmo (RearUE) proposto da Ursula von der Leyen e ben sostenuto dal direttore di Repubblica, sia contrarie. Una mescolanza che per molti ha rappresentato una frattura di senso, un corto circuito etico e politico difficile da metabolizzare, soprattutto per chi si oppone con fermezza all’idea di un’Europa militarizzata.
Noi di PeaceLink non abbiamo preso una posizione ufficiale, nel rispetto di un pluralismo interno che riteniamo essenziale. Ma abbiamo dato spazio al malessere espresso da molti: un dissenso costruttivo, che ci interpella e ci invita a riflettere sulla direzione del movimento pacifista, sulla sua coerenza, sulla necessità di distinguere con chiarezza le parole dai fatti. Dietro quei messaggi abbiamo colto una potenziale lacerazione, che merita ascolto e cura.
In questo tempo difficile, PeaceLink continua il suo impegno a beneficio di tutto il movimento per la pace, sviluppando strumenti e iniziative che possano contribuire a rafforzarne l’unità e l’efficacia comunicativa:
- Albert, il bollettino settimanale del movimento pacifista (www.peacelink.it/albert), è nato per raccogliere e valorizzare le tante voci della pace. È uno strumento alimentato dall’Intelligenza Artificiale, ma ispirato ai valori del pluralismo, dell’inclusività, e della nonviolenza attiva. Ogni settimana racconta ciò che si muove, si crea e si mobilita nel mondo della pace.
- Con Pax Christi, stiamo realizzando un percorso formativo sull’Intelligenza Artificiale per la pace, rispondendo concretamente all’invito di Papa Francesco: usare le nuove tecnologie per il bene dell’umanità, non per alimentare la guerra. Oggi alle 18 si terrà la seconda sessione del corso, aperta e gratuita.
- Abbiamo creato un database del movimento pacifista e della cittadinanza attiva(www.peacelink.it/associazioni), geolocalizzato e aperto: ogni associazione può arricchirlo, aggiornando i propri dati e costruendo così una mappa viva della rete della pace.
- È online un calendario condiviso degli eventi pacifisti: chiunque può segnalare un’iniziativa cliccando su www.peacelink.it/segnala. Uno strumento semplice per favorire la visibilità e il coordinamento.
- Promuoviamo la campagna "NoRiarmo" (www.peacelink.it/noriarmo), pensata per attivare un database di persone e gruppi disposti a mobilitarsi concretamente: riceveranno messaggi mirati e localizzati, provincia per provincia, per facilitare la partecipazione e la presenza sui territori. Un ponte digitale tra attivisti e iniziative. Vogliamo cercare di capire i passaggi parlamentari per l’acquisto dei 24 Eurofighter (7,4 miliardi), dei 25 F35 (7 miliardi) e del programma GCAP (7,5 miliardi di euro). E dobbiamo essere proattivi, stimolando i parlamentari alla vigilanza.
PeaceLink non si propone come un’associazione in più, ma come un progetto di rete digitale, nato nel 1991, che oggi esplora le frontiere della rivoluzione tecnologica con l’obiettivo di metterla al servizio della pace, della giustizia sociale ed ecologica, della cittadinanza attiva. In questo orizzonte vogliamo proporre innovazione e solidarietà, superando vecchie frammentazioni e contribuendo alla costruzione di un’Europa davvero solidale e nonviolenta.
Grazie a chi ha voluto creare questo spazio di dialogo. Ne abbiamo bisogno.
Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink
Articoli correlati
- Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale
"PeaceLink è una fonte filorussa?"
Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink
Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace
Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti - Dieci domande e dieci risposte
FAQ su PeaceLink
PeaceLink nasce per opporsi all’ingiustizia e trasformare la denuncia in azione concreta. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e creare connessioni tra persone e movimenti impegnati nel cambiamento. Come partecipare alle attività di mediattivismo per la pace, l'ambiente e la solidarietà.17 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink PeaceLink - Statistiche di accesso al sito 2024
Breve panoramica sull'uso del sito di PeaceLink nel 202418 gennaio 2025 - Francesco Iannuzzelli
Sociale.network